GHIDONI, Matteo, detto Matteo de' Pitocchi
Maria Giovanna Sarti
Nacque intorno al 1626 e probabilmente non a Firenze (Bortolini) ma a Padova (Donzelli - Pilo), perché veneto è il linguaggio della sua [...] una certa rilevanza se nel 1674 ricopriva la 293; P. Brandolese, Pitture, sculture, architetture ed altre cose notabili di Padova, Padova 1795, pp. 65 s., , Rovigo 1990, ad indicem (P.L. Fantelli, rec. in Padova e il suo territorio, VI [1991], 31, p. ...
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Vedi LEMNO dell'anno: 1961 - 1973 - 1995
LEMNO (Λῆμνος, Limnos)
L. Bernabò-Brea
Red.
Isola dell'Egeo settentrionale, antistante alla costa della Troade con cui è stata culturalmente collegata nella [...] , ma è incerto se si tratti di Milziade I, alla metà del VI sec. a. C., o di Milziade II, e anche in questo secondo caso resterebbe Efestiesi, con cui esprime il desiderio di "vedere le cose sacre" e cioè probabilmente di ricevere il grado più ...
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DALL'ARZERE, Gualtiero
Alessandro Bevilacqua
Figlio del pittore padovano Battista (Rigoni, 1939, p. 40; e soprattutto Sartori, 1976, p. 78), del quale non abbiamo notizie; il cognome deriva dalla contrada [...] visse sempre a Padova, pur sein case diverse (Sartori, 1976), e quivi morì nel 1552, fra il 20 aprile, in cui risulta ancor vivo (ibid.), Indicem; P. Brandolese, Pitture, sculture ed altre cose notabili di Padova nuovamente descritte, Padova 1795, ...
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DELLALA Di Beinasco, Francesco Valeriano
Bruno Signorelli
Nacque a Torino, nella parrocchia di S. Teresa, il 31 ag. 1731 da Emanuele Filiberto e da Maddalena Cavalleri (Schede Vesme, p. 404). Non si [...] abilità e perizia delle cose riguardanti l'architettura". Si estremamente interessante e dettagliata, anche se oggi non esiste più. Le 1968], pp. 169, 373, 427 s.; A. Cavallari Murat, in Forma urbana ed archit. nella Torino barocca, Torino 1968, I, 1 ...
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Vedi GIUDAICA, Arte dell'anno: 1960 - 1973
GIUDAICA, Arte
M. Avi-Yonah
La produzione artistica degli Israeliti ebbe probabilmente origine contemporaneamente alla loro storia nazionale intorno al XIII [...] -135) furono per forza di cose più periodi di distruzione che di Diaspora durante l'Impero romano, se ne trovano esemplari anche al di Lipsia 1933-1935; per i mosaici pavimentali: M. Avi-Yonah, in Quarterly Dept. Antiquit. Palest., II, 1933, p. 136 ss ...
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FLORIGERIO, Sebastiano
Caterina Furlan
Figlio di un "maistro Iacobo de Bononia", nacque probabilmente a Conegliano tra il 1500 e il 1505, come si può dedurre da un documento del 28 giugno 1523 relativo [...] 1988, p. 103). Inoltre, se spettano effettivamente al F. le collegata all'uso "di ritrarre rilievi e cose naturali a lume di candela" (Furlan, oratorio di S. Bovo e l'opera di S. F. a Padova, in Padova, VI (1960), 2, pp. 19-29; S. Moschini Marconi ...
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CAVINO, Giovanni da
Andrea S. Norris
Figlio dell'orafo Bartolomeo, nacque probabilmente a Padova nel maggio 1500. Questa data è desunta dall'epigrafe sulla tomba del C. nel chiostro del noviziato della [...] Severo (morto nel 235). È molto dibattuta la questione se C. produsse queste medaglie con l'intento di ingannare apprezzamento che si faceva delle cose antiche e delle copie di oggetti classici ben conosciuti.
In molti casi le padovane differiscono ...
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COSTA, Giovan Battista
Gabriello Milantoni
Nacque a Rimini il 3 dic. 1697 (Pellegrini, f. 2) e la sua prima educazione fu letteraria. Iniziò a dipingere solo dal 1715, sotto la guida di G. Alemanni, [...] , al momento, si conosce pochissimo (Pasini, 1980, p. 133).
Se il C. non fu artista di grande talento (ma l'unico di S. Francesco di Rimino, o sia descrizione delle cose più notabili in esso contenute, rist. in C.G. Fossati, Le Temple de Malateste de ...
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PARRASIO (Παρράσιος, Parrhasius)
M. Cagiano de Azevedo
Pittore greco. Egli stesso si dice, in un epigramma sottoposto ad un suo dipinto, nato ad Efeso da Euenor e allievo di suo padre ed efesio lo dicono [...] da Silla il dipinto venne portato a Roma nell'86 a. C. e collocato in Campidoglio dove andò distrutto nell'incendio del 70 d. C.
14) Filottete a da dire, come riferisce Ateneo: "Anche se dovete sentire cose che vi sembrino incredibili io affermo che ...
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LEONBRUNO (Leombruno), Lorenzo
Leandro Ventura
Figlio adottivo del pittore Giovanni Luca de Liombeni, nacque quasi sicuramente a Mantova entro il mese di giugno del 1477.
Nei documenti s'incontra per [...] a Roma, presso Baldassarre Castiglione, ambasciatore mantovano in Curia, per "vedere delle cose assai da immitare" (ibid., pp. 47- si conosce la data di morte del L., anche se alcuni documenti noti agli studiosi ottocenteschi ricordano la sua ...
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se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...
in1
in1 prep. [lat. ĭn, affine al gr. ἐν]. – Si fonde con l’articolo, o più propr. con le forme ant. dell’articolo ello, ella, ecc., dando luogo alle preposizioni articolate nel, nello, nella, nei, negli, nelle; anticamente si avevano anche...