semantica Ramo della linguistica che si occupa dei fenomeni del linguaggio non dal punto di vista fonetico e morfologico, ma guardando al loro significato. Il termine fu coniato da M. Bréal nel 1883 come [...] cose stanno così e le cose stanno appunto così». Secondo Tarski, per evitare paradossi come il ‘mentitore’ è necessario formulare la definizione in E di L un’equivalenza metalinguistica ‘E è vero-in-L se, e solo se, T’, dove al posto di ‘E’ compare un ...
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Filosofo (Westport, Malmesbury, 1588 - Hardwicke 1679). Studiò a Oxford, dove conseguì nel 1607 il diploma di baccelliere delle arti. Fu introdotto presso la potente famiglia del barone William Cavendish, [...] proposizioni semplici ed evidenti. Sussiste evidentemente, afferma Hobbes, un desiderio naturale per cui ciascuno richiede per sé l'uso di cose che sono in comune, e una ragione naturale, per cui ciascuno si sforza di evitare la morte violenta come ...
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Processo legato alla genesi di una modificazione (traccia mnestica) di un substrato, organico o non, attraverso il quale un determinato effetto persiste e diviene suscettibile di rimanifestarsi nel corso [...] energia; al contrario, una m. si dice volatile se le informazioni in essa contenute si perdono qualora la m. non pensiero, piena di richiami alla natura, al paesaggio, alle cose, mirante a dar volto ed espressione all’inconscio.
Promossa soprattutto ...
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Ciascuno degli enti astratti che costituiscono una successione ordinata e che, fatti corrispondere ciascuno a ciascun oggetto preso in considerazione, servono a indicare la quantità degli oggetti costituenti [...] −1 si chiamano n. primi di Mersenne e non si sa se essi, e quindi i n. perfetti pari, siano in n. finito o viceversa infiniti. I più piccoli n. primi speciale di esistenza, analoga all’esistenza delle cose fisiche (il n., come entità matematica, ...
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sintesi In generale, composizione, integrazione di parti o elementi che ha per scopo o per risultato di formare un tutto unitario (in contrapposizione ad analisi).
Chimica
Il complesso di reazioni mediante [...] inalterate le altre parti della molecola in costruzione. Se così non avviene, è necessario in cui le cose sono unite (o non unite) nella realtà. In altre accezioni s. denota una modalità conoscitiva fondamentale contrapposta all’analisi (➔); in ...
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Secondo le teorie fisiche dell’antichità, particella di materia assolutamente semplice e non ulteriormente divisibile, dotata di qualità e quantità determinate. Nel linguaggio scientifico odierno, la più [...] gas trovino una giustificazione coerente solo se si ammette che a. e molecole siano cose diverse; che queste ultime siano gli stati n′-mo e n-mo e si ottiene
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formula che dà risultati in perfetto accordo con l’esperienza (per n=1 e n′=2, 3, 4 ... ...
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L’insieme delle cognizioni intellettuali che, acquisite attraverso lo studio, la lettura, l’esperienza, l’influenza dell’ambiente e rielaborate in modo soggettivo e autonomo diventano elemento costitutivo [...] civile, cioè un modello che poggia sulla considerazione di tutte le cose come «create per la salute degli uomini» (come dice F. versione più rigida del relativismo culturale, risulta oggi in crisi. Infatti, se è vero che ogni c. possiede una propria ...
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Rapporto che collega, in maniera essenziale o accidentale, due o più cose, fatti, concetti.
Esposizione, orale o scritta, con cui si danno informazioni intorno allo stato di una questione, ai risultati [...] I2, tali che esista un elemento z ∈ I che verifica le condizioni (x, z) ∈ R e (z, y) ∈ S. In particolare il prodotto relativo di una r. per se stessa dicesi quadrato relativo. Date due r. R ed S sull’insieme I, dicesi loro somma relativa, e si indica ...
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Filosofia
L’azione di considerare pensando e ripensando con attenzione e scrupolo. Nel linguaggio filosofico, il termine è andato storicamente caratterizzandosi in accezioni più specifiche. In J. Locke [...] in quanto non si limita a cogliere una natura delle cose come natura preesistente, ma la produce nel momento stesso in raggio rifratto (due raggi rifratti se il secondo mezzo è anisotropo: ➔ birifrangenza); la superficie in questione ha il nome di ...
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Termine generico con cui si indica qualsiasi porzione limitata di materia oppure la struttura fisica dell’uomo e degli animali oppure un insieme di cose o persone che formino un tutto omogeneo.
Anatomia
Il [...] Q è un c. sghembo, P, R, C sono campi. Un c. si dice ordinato se è possibile scegliere in esso un certo numero di elementi che son detti ‘positivi’ (simbolo: > 0), in modo che: 1) per ogni elemento a del c. vale una e una sola delle relazioni: a ...
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se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...
in1
in1 prep. [lat. ĭn, affine al gr. ἐν]. – Si fonde con l’articolo, o più propr. con le forme ant. dell’articolo ello, ella, ecc., dando luogo alle preposizioni articolate nel, nello, nella, nei, negli, nelle; anticamente si avevano anche...