. Stile o maniera artificiale, dotta, raffinata, simile a quella considerata caratteristica della letteratura, specialmente della poesia, greca, che fiorì ad Alessandria sotto i Tolomei.
La poesia classica [...] antitetici. E sein letteratura era d'origine alessandrina tutta la simbologìa erotica con i suoi vezzosi e scherzanti amorini (chi più alessandrino, in molte cose, di Ronsard?), e tutta l'emblematica di Heinsius, di Vaenius e seguaci, in arte le ...
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La società araba contemporanea, sia essa musulmana o non, è attraversata da tensioni politiche che influiscono inevitabilmente sulla sua produzione letteraria e poetica. Gli attentati terroristici dell'11 [...] premio letterario N. Mahfūẓ per Maḥbūbāt (Cose amate, 2003).
Analogamente alla prosa, anche unità base prosodica taf̔ila, anche se il numero di queste unità varia 2005), che invita il poeta a guardare in modo diverso ai propri modelli di riferimento, ...
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Filosofo, saggista e critico letterario tedesco di famiglia ebraica, nato a Berlino il 15 luglio 1892, morto suicida a Port Bou (Catalogna) il 26 settembre 1940. Studiò nelle università di Friburgo, Berlino, [...] dei linguaggi umani, e se da un lato in questi linguaggi si danno tracce cose e alle persone, dall'altro l'anelito al ripristino della pura lingua originaria della verità - secondo le tesi esposte in Die Aufgabe des Übersetzen (1921; trad. it. in ...
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WILLIAMS, William Carlos
Cristina Giorcelli
Scrittore americano, nato a Rutherford, New Jersey, il 17 settembre 1883, morto ivi il 4 marzo 1963. Esercitò per tutta la vita, nella cittadina in cui nacque [...] come egli stesso proclama: "Nessuna idea che non provenga dalle cose"), il disordine della vita americana e l'ordine della lingua , The Desert Music del 1954 e, in special modo, Pictures from Brueghel del 1962. Se, a tratti, mancano alle sue opere ...
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VILLENA, Enrique de
Alfredo Giannini
Scrittore spagnolo, nato nel 1384, morto nel 1434; fu della stirpe reale d'Aragona per parte di padre e di quella di Castiglia per parte di madre. Avrebbe potuto [...] i più alti onori, se insieme con la vasta e profonda cultura avesse avuto più scienza del mondo e delle cose umane: "Aieno y scalco alla mensa di re e di gran signori, in venti capitoli, in cui si sente il fine buongustaio, quale realmente fu E ...
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VALERIO Massimo (Valerius Maximus)
Arnaldo Momigliano
Scrittore latino, autore di una raccolta di detti e fatti memorabili (Factorum ac dictorum memorabilium Libri IX). L'autore è noto solo per quanto [...] alle vicende più interessanti per la casistica antica della vita. Le cose romane hanno preferenza assoluta: sono 636 in confronto a 320 "esterne". Il tono è dunque patriottico e in genere moraleggiante, ma di un patriottismo divenuto parte di una ...
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SANTUCCI, Luigi
Giuseppe Antonio Camerino
Scrittore, nato a Milano l'11 novembre 1918. Il suo esordio come saggista (nel 1942 pubblica Folgore da San Gimignano e Limiti e ragioni della letteratura injantile, [...] dimensione fiabesca e allegorica. Nel 1973 appare Come se, opera in cui S. sembra imprimere una svolta al suo il racconto Il diavolo in seminario (1955), nonché alcuni saggi (Collodi, 1961, Donne alla mola, 1965, Cantico delle cose di Papa Giovanni, ...
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La personalità di questo scrittore di teatro, poeta, narratore, critico, regista e soggettista cinematografico, si è andata negli ultimi anni sempre meglio precisando. Dal suo esordio (La Lampe d'Aladin, [...] du Sphinx. C. è anche un provveduto teorico e sagace polemista, e se non veramente un critico, certo un acuto ragionatore e intenditore di cose d'arte. Numerose anche in questo campo del suo multiforme lavoro, le testimonianze della sua attività: Le ...
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Scrittore, nato a Porto Empedocle (Agrigento) il 6 settembre 1925. Pur avendo cominciato giovanissimo a pubblicare poesie e racconti, per molti anni si è dedicato soprattutto al lavoro di regista e soltanto [...] sua opera di scrittore, se si pensa all'intrinseca teatralità L. Sciascia.
Dopo i primi romanzi (Il corso delle cose, 1978, ma scritto nel 1967-68; Un filo di La bolla di componenda, 1993), che, in parte ispirati a episodi reali della storia ...
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Scrittore russo, nato a Mosca il 12 maggio 1909, morto ivi il 29 maggio 1978. Figlio di un avvocato, frequentò dal 1926 al 1932 i corsi dell'Istituto di Letteratura a Mosca. La sua attività letteraria [...] uno dei primi lavori dedicati all'epoca dello stalinismo (in URSS se ne pubblicò una variante ridotta), capace di evocare un ennesimo caso di ''rimozione'', quando la pubblicazione in URSS di Facoltà di cose inutili (Novyj Mir, 8-11, 1988) lo ...
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se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...
in1
in1 prep. [lat. ĭn, affine al gr. ἐν]. – Si fonde con l’articolo, o più propr. con le forme ant. dell’articolo ello, ella, ecc., dando luogo alle preposizioni articolate nel, nello, nella, nei, negli, nelle; anticamente si avevano anche...