Diritto
Situazione derivante da un determinato rapporto o da una determinata norma per la quale un soggetto giuridico può essere chiamato a rispondere della violazione colposa o dolosa di un obbligo giuridico.
R. [...] danni arrecati, materiali o morali. La riparazione può avvenire in forma specifica, ripristinando lo stato di cose anteriore alla violazione (restitutio in integrum), oppure – se ciò è materialmente impossibile o eccessivamente oneroso – mediante il ...
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Filosofia
La c. nella filosofia antica e medievale
La c. nella filosofia antica è concepita come un processo le cui modalità vengono diversamente interpretate: secondo la concezione di Pitagora, ripresa [...] delle rappresentazioni, consistente nella concordanza di queste con le cose. Se lo schema è ancora quello identificatorio, la c. è elimina l’organismo che propone una soluzione sbagliata, l’uomo è in grado di ‘far morire’ i propri prodotti (ipotesi e ...
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Filosofo (Amsterdam 1632 - L'Aia 1677), di famiglia ebraica emigrata dal Portogallo. Per le sue opinioni apertamente professate e sostenute, contrarie all'ortodossia religiosa, fu scomunicato dalla comunità [...] , affezioni della sostanza, che costituiscono l'insieme delle cose determinate e finite. I modi di ciascun attributo non agiscono sui modi dell'altro attributo (in quanto ogni attributo è concepito per sé e indipendentemente da ogni altro): ma i modi ...
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Ogni cosa che il soggetto percepisce come diversa da sé ed esterna, quindi tutto ciò che è pensato, in quanto si distingue sia dal soggetto pensante sia dall’atto con cui è pensato (per lo più contrapposto [...] l’‘opposto’, cioè il concetto in quanto si contrappone a un altro. La realtà delle cose, come ‘o.’ del pensiero, accettare la concezione kantiana dell’o., eliminando peraltro il concetto di cosa insé; in J.G. Fichte, per es., l’o. è identificato con ...
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Nel linguaggio scientifico, ogni fatto o evento suscettibile di osservazione diretta o indiretta, provocato o spontaneo.
Teorie fenomenologiche sono quelle che cercano di render conto di un f. quale esso [...] secondo le forme pure della sensibilità (spazio e tempo) e le categorie a priori dell’intelletto, e le cose considerate come ‘insé’ o ‘noumeni’, cioè come puramente intelligibili, pensate secondo i principi della ragione, al di là di ogni esperienza ...
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Sostantivo greco (λόγος «parola, discorso, ragione»), variamente usato nel linguaggio filosofico e teologico.
Per il più antico pensiero greco, incline a non distinguere l’aspetto verbale dall’aspetto [...] era presso Dio, e il l. era Dio. Egli era in principio presso Dio: mediante lui tutte le cose furono fatte»; egli «si è fatto carne e abitò fra pure categorie logiche, è il primo momento, o idea ‘insé’ (tesi), del divenire dell’‘idea’, la quale dalla ...
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Fisico e filosofo della natura (Pisa 1564 - Arcetri 1642). Figlio maggiore di Vincenzo, musicista e teorico della musica e di Giulia Ammannati, trascorse la sua infanzia tra Pisa e Firenze (dal 1574). [...] furono scoperti quattro satelliti che orbitavano intorno a Giove. Se Giove con i suoi satelliti ruotava intorno ad un corpo 1612, G. pubblicò il Discorso intorno alle cose che stanno in su l'acqua o che in essa si muovono. Il saggio fu venduto così ...
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Stato tormentoso di ansietà e di sofferenza.
Filosofia
L’a. è uno dei temi fondamentali dell’esistenzialismo, che l’intende come una delle situazioni affettive rivelatrici attraverso cui l’esistenza si [...] finite, lo ‘conduce alla fede’ e lo fa riposare sulla provvidenza. In M. Heidegger la paura è propria dell’esistenza banale, falsa, in cui l’uomo è fuori di sé, disperso nelle cose mondane; l’a. invece è la situazione affettiva che apre l’uomo all ...
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Forma di condotta comunicativa atta a trasmettere informazioni e a stabilire un rapporto di interazione che utilizza simboli aventi identico valore per gli individui appartenenti a uno stesso ambiente [...] parla (espressione); influenzano chi le riceve (richiamo) e informano su cose (rappresentazione). Queste funzioni fanno sì che un segno del l. sia chimici sia acustici. In molte specie di pesci che vivono in gruppo, se un individuo è aggredito, ...
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Filosofo (Atene 470 o 469 - ivi 399 a. C.). Era figlio di uno scultore, Sofronisco, e di una levatrice, Fenarete. Scarse le notizie sulla sua vita familiare, eccezion fatta per la figura della moglie Santippe, [...] S. è anzitutto un critico, che vuol rendersi conto delle cose e perciò discute: il suo ideale è quello dell'ἐξετάζειν alcun principio che non si giustifichi da sé medesimo ma si richiami comunque a un'autorità; e in ciò è il suo nesso col grande ...
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se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...
in1
in1 prep. [lat. ĭn, affine al gr. ἐν]. – Si fonde con l’articolo, o più propr. con le forme ant. dell’articolo ello, ella, ecc., dando luogo alle preposizioni articolate nel, nello, nella, nei, negli, nelle; anticamente si avevano anche...