Poesia latina
Edoardo D'Angelo
L'età sveva può essere definita, per l'Italia meridionale, l'età del trionfo definitivo della latinità, nel suo secolare incontro-scontro con le altre civiltà e lingue [...] cose fece sì che la poesia in latino (così come la storiografia) non rappresentasse, in quel milieu socio-culturale, ma forse in la critica abbia in generale sottovalutato, se non snobbato, la poesia in latino alla corte di Federico II.
In realtà, il ...
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JAHIER, Piero
Giuseppe Izzi
Nacque l'11 apr. 1884, secondo di sei figli, da Pier Enrico e da Giuseppina Danti, a Genova, dove la famiglia si trovava per una missione pastorale del padre.
Pier Enrico, [...] G. Calvino, La religione individuale (Lanciano 1912). È come se lo J. avesse voluto subito verificare la tenuta del suo mondo J. pensò di raccogliere in volume cose più sue, le pagine che videro la luce soltanto più tardi in Ragazzo, e che avrebbero ...
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DELLA SETA, Lombardo
Emilio Pasquini
Nacque a Padova da Iacopo nella prima metà del sec. XIV.
Scarsi i dati biografici, anche perché poco si può ricavare in proposito dalle sue lettere e da quelle a [...] cui disputa se sia meglio aver figli o non averne rimasero a lungo vivi gli echi in Padova. In quell'epoca il Fracassetti, II, Firenze 1892, pp. 393-407,"Id., Lettere delle cose familiari, volgarizzate e dichiarate con note da G. Fracassetti, V, ...
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GUAZZO (Guazzi), Marco
Giuseppe Girimonti Greco
Nacque a Padova fra il 1480 e il 1485 da padre mantovano e madre veneziana, "l'uno e l'altra di nobile famiglia", come egli stesso scrive nella sua Cronica [...] se ancora nel 1607 e nel 1623 se ne stampavano a Venezia due grossolane edizioni.
Se è degno di fede l'accenno poco lusinghiero presente in , per lo Zoppino, le Historie di tutte le cose degne di memoria…, il cui prolisso frontespizio segnala che ...
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CONTI (Comes, Maioragius), Antonio Maria (Marcus Antonius)
Roberto Ricciardi
Nacque a Mairago (prov. di Milano), il 26 ott. 1514 da Giuliano e Maddalena Conti.
Secondo la testimonianza del C., suo padre [...] col. 840), che conosce due stampe di questo discorso (1541 e 1547). Se tale notizia non è errata e le stampe furono due, cade senz'altro il senso particolare in cui Platone usa "imitazione" per descrivere la rappresentazione di cose con parole (p ...
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BENINCASA, Bartolomeo
Gian Franco Torcellan
Nato a Modena nel 1746, cadetto di una nobile famiglia originaria di Montegubbio e iscritta al patriziato modenese, venne avviato alla carriera del sacerdozio, [...] quel mondo d'aristocratici per lo più ottusi ed isterici, e se ne fece descrittore acuto ed ironico, narratore minuzioso e quasi B. s'ispirava nella traduzione di cose teatrali, riassurnibili in un'assoluta libertà di rielaborazione della forma ...
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BATACCHI, Domenico Luigi
Raffaele Amaturo
Nacque a Pisa il 3 nov. 1748 da nobile famiglia di origine fiorentina. Scarse e malcerte notizie si hanno della sua infanzia e della sua prima giovinezza, ricavabili [...] in un notissimo giudizio sul B.: "e, pare... che narrasse cose liete e licenziose per non morire di dolore". Ma a noi sembra in felice della fortuna del B. coincide comunque con l'età romantica, se è vero che il Porta lo ammirò al punto da imitarne ...
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DAGOMARI (de' Dagomari, Dugumaro), Paolo (Paolo Dell'Abbaco, Paolo Geometra, Paolo Astrologo, Paolo Arismetra)
Maria Muccillo
Nacque verso la fine del sec. XIII, probabilmente in Toscana, da Piero.
Del [...] dei D. avvenne a Firenze, tra il 1373 e il 1374, sein un suo poemetto dal titolo La pietosa fonte, scritto per la morte 1857); nel 1860 a cura di C. Guasti (Miscellanea pratese di cose inedite e rare antiche e moderne, Prato 1860, pp. 11-16); ...
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BORGHESI, Diomede
Gian Luigi Beccaria
Nacque a Siena intorno al 1540. Poco sappiamo degli anni della giovinezza: che fu scolaro a Siena di Lodovico Meneghini, docente nello Studio, e che - come ci informa [...] insieme per la scuola: e questa ipotesi è tanto più probabile se si tiene in conto sia il vezzo del B., riscontrabile più d'una volta, di dare per terminate od imminenti cose appena incominciate, sia il difetto della forma (alla quale il B ...
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LORENZI, Giovanni Battista (Giambattista)
Mario Armellini
Nacque probabilmente nel 1720 o 1721, forse a Conversano, presso Bari.
L'anno di nascita è calcolato a partire da una testimonianza di P. Napoli-Signorelli, [...] ottantasei" (p. 129). Quanto al luogo di nascita, anche se nel frontespizio dell'edizione delle sue Opere teatrali (I-V, Napoli "in Napoli ci abbiamo D. Giambattista Lorenzi, uomo di molta cultura nelle cose poetiche e di rara abilità nelle cose ...
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se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...
in1
in1 prep. [lat. ĭn, affine al gr. ἐν]. – Si fonde con l’articolo, o più propr. con le forme ant. dell’articolo ello, ella, ecc., dando luogo alle preposizioni articolate nel, nello, nella, nei, negli, nelle; anticamente si avevano anche...