CALDARI, Ferdinando
Giovanna Sarra
Nato a Firenze nel 1688, dopo gli studi letterari, in cui si distinse per il gusto della poesia volgare, conseguì intorno al 1710la laurea dottorale in utroque iure [...] ) ed altre cose inedite e incompiute - si affida al poema in due parti e quaranta canti La Genesi ridotta in ottava rima ( vita di corte in corte - in una ormai consunta tradizione letteraria rinascimentale: intento in parte riuscito se alcuni tra i ...
Leggi Tutto
CESENA, Antonio
Gaspare De Caro
Nacque a Varese Ligure, presso La Spezia, presumibilmente al principio del sec. XVI. Presi gli ordini religiosi divenne, in data imprecisabile, parroco del paese natale. [...] prima mano, seppure minore, alla conoscenza dell'episodio, se il cronista nella intenzione di giustificare i protagonisti e di a tacere troppe cose, ad accantonare i momenti politici della contesa, per sottolineare quelli, in definitiva irrilevanti, ...
Leggi Tutto
Frank, Anna
Ermanno Detti
Una testimone della Shoah
A tredici anni, la piccola ebrea Anna Frank, rinchiusa in un alloggio segreto per sfuggire alle persecuzioni naziste, cominciò a scrivere il Diario [...] anche noi". Questa realtà terribile non la scoraggia, anzi c'è in lei una speranza per un futuro diverso, per un mondo nuovo e a sé stessa, almeno agli altri. Le sue pagine si fanno più belle sotto la spinta di questa convinzione.
Le cose vanno ...
Leggi Tutto
BELLASO, Giovan Battista
Armando Petrucci
Della sua vita, svoltasi fra prima e seconda metà del sec. XVI, risulta pochissimo. Nato a Brescia da nobile famiglia, laureato in diritto, fu a Roma, non sappiamo [...] cifre non consiste nel formare delle carte, ma consiste in trei [sic] cose principali, che non si possino intendere, che siano analoghi, derivati evidentemente, da quelli del crittografo bresciano. Se ne ignorano la data e il luogo della morte.
...
Leggi Tutto
ARMANNINO da Bologna
Ghino Ghinassi
Figlio di Tommasino di Armannino, notaio e dettatore bolognese autore di una Ars dictandi dal titolo Microcosmus, dovette nascere prima del 1260, se fin dal 1285 [...] sua dimora rimase Bologna (anche se il suo ufficio di giudice poté Orazio Isidoro Cassiodoro profeti e recitatori delle cose latine greche ebraiche ecc." e altrove appunti per la storia letteraria del secolo XIV, in Giorn. stor. d. letter. ital.,LXV ...
Leggi Tutto
CASOTTI, Marco
Sergio Cella
Nato nel 1804 a Traù (Trogir) in Dalmazia da antica famiglia comitale, cui era appartenuto il beato Agostino, domenicano, vescovo di Zagabria e poi di Lucera (circa 1260-1323), [...] L. Fichert ed il croato L. Botić. Se questo lavoro letterario può riferirsi alla lezione manzoniana, nel Urbani, Ilromanzo del "Berretto rosso" e altre cose dalmate nel volume del prof. A. Petravić, in La Rivista dalmatica (Zara), XVI (1935), pp ...
Leggi Tutto
BOTTAZZO (Bottazzi, Bottacio, Boccacio), Giovanni Iacopo
Piero Floriani
Nacque a Montecastello (Alessandria), probabilmente nei primi anni del sec. XVI.
La tradizione lo considera nativo di Casale, [...] compagno e una guida in un maestro siciliano, con lui avrebbe a lungo viaggiato, acquistando esperienze di uomini e di cose. La sua fama di dotto, al ritorno dai viaggi narrati dal dialogo, doveva essere saldamente stabilita, se nel 1540 lo troviamo ...
Leggi Tutto
FIORENTINI VACCARI GIOIA, Giuseppe Antonio
Lucinda Spera
Nacque a Ferrara probabilmente nella seconda metà del XVII secolo. Risale al 1687 l'adozione del cognome Gioia, in seguito alla morte di un Alfonso, [...] sentimento amoroso anima i sonetti "L'Oceano gran padre delle cose" (precedentemente pubblicato dal Crescimbeni nei Comentajj, III, ibid notizie della sua produzione in prosa legata agli studi di oratoria e filosofia, se si eccettua la segnalazione ...
Leggi Tutto
ANTONIO di Boezio (A. di Buccio)
Francesco Sabatini
Nacque a San Vittorino, uno dei castelli del contado di Aquila, certamente prima del 1350, da una famiglia di modeste condizioni. Passò a vivere in [...] al 1381. Conservò nella sua lunga Cronaca in volgare aquilano (il cui titolo è forse Delle cose dell'Aquila), iniziata nel 1377, il 82, volle invece usare l'ottava, rivelando così (anche sein fine del poema dichiarò di voler tornare alla quartina) il ...
Leggi Tutto
ANTONIO da Sant'Elpidio
Agostino M. Giacomini
Agostiniano di S. Elpidio, nelle Marche. Nel 1358 il generale dell'Ordine Gregorio da Rimini gli concede di vendere alcuni possedimenti in pagamento di [...] per sistemare le cose della provincia agostiniana napoletana, del convento e dello studentato di S. Agostino alla Zecca in Napoli. Qui se più attento e più meticoloso nella traduzione, che l'agostiniano preferisce invece talvolta semplificare in quei ...
Leggi Tutto
se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...
in1
in1 prep. [lat. ĭn, affine al gr. ἐν]. – Si fonde con l’articolo, o più propr. con le forme ant. dell’articolo ello, ella, ecc., dando luogo alle preposizioni articolate nel, nello, nella, nei, negli, nelle; anticamente si avevano anche...