ANGUILLARA, Giovanni Andrea dell'
Claudio Mutini
Nacque a Sutri intorno al 1517, come si deduce da un capitolo autobiografico indirizzato al card. C. Madruzzo.
Incerta è anche la famiglia cui l'A. appartenne, [...] dedica a Enrico II (De le Metamorfosi d'Ovidio libri III di Giovanni Andrea dell'Anguillara tra i quali la stessa Caterina de' Medici; compone alcune tra le Rime più rifiuto. Testimonianza dei rapporti intercorsi tra Cosimo I e l'A. è una lettera ...
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BETUSSI, Giuseppe
Claudio Mutini
Nacque a Bassano intorno al 1512.
Lo Zonta ha rintracciato notizie sulla famiglia Betussi che risalgono alla prima metà del Quattrocento. In quest'epoca un Martino esercitò [...] era ospite nella villa della Topaia, donata da Cosimode' Medici al Varchi.
L'attività di gazzettiere mondano rende
Fonti e Bibl.: P. Aretino, Le Lettere, Parigi 1609, II, pp. 2, 60, 265; III, pp. 65, 66, 239, 315, 323, 325; VI, pp. 249, 294; V, pp ...
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PERI, Giovan Domenico
Pietro Giulio Riga
PERI, Giovan Domenico. – Nacque ad Arcidosso, presso Siena, nel 1564 da una famiglia di contadini; il padre si chiamava Bartolomeo, della madre, Margherita, [...] in occasione del passaggio nel paese di Cosimo II (26 ottobre 1612), Peri stese una che aveva immaginato di dedicare a Ferdinando II de’ Medici, ma che non giunse alle stampe. dei «pazzi cortigiani» (sferzata III), degli «empi governatori» (sferzata ...
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BARGAGLI, Scipione
Nino Borsellino
Fratello di Girolamo e di Celso, nacque a Siena nel 1540. Ebbe una buona cultura umanistica per cui entrò in relazione con i maggiori letterati senesi e soprattutto [...] de' Medici con Giovanna d'Austria scrisse un'orazione rimasta inedita; nel 1569 (un anno dopo il decreto di chiusura di tutte le congregazioni emanato da Cosimo e note, Lanciano 1914).La novella III di Ippolito e Cangenova è stata recentemente ...
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ATTAVANTI, Paolo (al secolo Francesco)
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Figlio di Antonio di Giusto, di cospicua famiglia, nacque in Firenze, in anno compreso tra il 1439 ed il 1445: molto più probabile appare il secondo.
La data [...] Filippo Benizi (in Monumenta Ordinis Servorum Sanctae Mariae, III, Bruxelles 1899, pp. 99-124, scritta dopo la seconda non reperita; il Dialogus De origine ordinis servorum ad Petrum Cosmae (Piero di Cosimode' Medici), scritto tra il 1465 ed il ...
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Pietro Aretino e Anton Francesco Doni: Opere
Carlo Cordié
PIETRO ARETINO
È molto difficile parlare di Pietro Aretino scrittore con quella serenità e quell'equilibrio che l'opera sua merita. Lasciati [...] eletto al soglio pontificio il cardinale de' Medici col nome di Clemente VII, 19 e 27 giugno 1545, sono dirette al duca Cosimo I: sono pubblicate alle pp. 7-11. Si laude dell'Imperatore, In gloria di Giulio III, In gloria della regina di Francia e ...
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Scienziati del Seicento - Introduzione
Maria Luisa Altieri Biagi
Di Bruno Basile
Scriveva Antonio Vallisneri, citando letteralmente Bacone: «Pare che abbiano le loro stelle, ora avverse ora benigne, [...] parte) lo fece a tavolino con la gran borsa del Gran Duca Ferdinando deMedici, e non andava (come faceva il Malpighi) a veder crescere le zucche. 'attività del protomedico Redi alla corte di CosimoIII, si specializza in vari àmbiti settoriali, si ...
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Il Rinascimento. Il ritorno della scienza antica
Sebastiano Gentile
Il ritorno della scienza antica
Petrarca e il ritorno del 'Cicerone scettico'
Per comprendere la svolta fondamentale che la nostra [...] Lubichi nella Magna, uno finito et perfetto, fece tanto Nicolaio con Cosimode' Medici, che, per mezo d'uno suo parente aveva di là, questione, o il suo modello, potrebbe essere il ms. III. C. 1 della Biblioteca Nazionale di Napoli, trascritto da ...
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Novellieri del Cinquecento
Marziano Guglielminetti
Occorre riconoscere, preliminarmente, che la narrativa del Cinquecento, e in particolare la novellistica, rimane tutt'oggi res nullius. o, se si vuole, [...] tra le più belle delle Piacevoli notti, quella di Pietro pazzo (III, I) e di Adamantina (v, 2), della classe di minimo, è forma interiore.
Fuori di Venezia, nella Firenze di Cosimode' Medici, tra Varchi e Celimi, è operoso in questi stessi anni ...
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Motti e Facezie del Piovano Arlotto: Prefazione
Gianfranco Folena
Le cose che a fanciulli e ad ignoranti
vanno per man, soglion perder sua forma
e mutar spesse volte soi sembianti.
Vien poi chi per [...] diverso, in Lorenzo de' Medici e nel Pulci. 88, 48; «e' mi pare acqua di fabri», III, 76; «Chi ha capo di vetro non vadia a (1478) ecc.
[13] Si veda ancora il ritratto di Cosimo nelle Storie fiorentine (VII, 6)del Machiavelli (ed. Casella, ...
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gigliato
agg. e s. m. [der. di giglio]. – 1. a. Che ha l’emblema o l’impronta del giglio: stemma, vessillo g.; monete g., con riferimento a monete antiche. Nel linguaggio sport., s. m. pl., i gigliati, i calciatori della Fiorentina, così detti...
ruspo
agg. e s. m. [prob. di origine germ.]. – 1. agg., ant. o region. Che ha la superficie ruvida, scabra: moneta r. (o assol., come s. f., ruspa, v. ruspa2), moneta ancora nuova di zecca, non ancora levigata dall’uso. 2. s. m., region. o...