Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Carlo Schiavi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Con International Style si intende quella corrente di stile e di gusto nata dalle [...] nato dalle istanze delle avanguardie degli anni Dieci e Venti si pone indubbiamente nel solco di una cultura internazionalista e cosmopolita, ma al contempo esprime molte specificità locali. Le ricerche di Gropius e di Ernst May sulle possibilità di ...
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FRATTINI, Angelo
Gemma Bracco Baratta
Nato a Milano l'8 ott. 1896 da Carlo e da Maria Righini, studiò legge a Pavia, musica e pittura a Milano, dove espose più volte le sue opere. Giovanissimo, intraprese [...] . Nell'intreccio particolarmente complesso di Due donne per un uomo (ibid. 1933), il F. si immerge nell'alta società cosmopolita, usufruendo del repertorio tipico del romanzo d'azione e poliziesco sino al finale veneziano che porterà la vicenda al ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Alessandro Galante Garrone
Girolamo Imbruglia
Per Federico Chabod, Alessandro Galante Garrone (Vercelli 1909-Torino 2003) fu un discepolo spirituale di Adolfo Omodeo: una definizione pertinente, che [...] delle fonti, la volontà di fare una storia politica delle idee, la consapevolezza della necessità di una visione cosmopolita dei movimenti europei.
Il doppio cognome di Galante Garrone è testimonianza del sacrificio della sua famiglia nella Prima ...
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Poeta e giornalista dell'America latina, nato a Chocoyos, l'odierna Metapa, dipartimento della Nueva Segovia, nella repubblica del Nicaragua, il 18 febbraio 1867 e morto a León il 5 febbraio 1916. Nel [...] s'ispira e ci dà il tono e il colore delle sùbite impressioni. Ormai da Parigi il D. si sente veramente il poeta cosmopolita, ma con le sognanti illusioni delle sue terre lontane. In Cantos de vida y esperanza. Los cisnes y otros poemas (Madrid 1905 ...
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PORTO SAID (Bōr Sa‛īd; A. T., 115)
Giuseppe Stefanini
SAID Città dell'Egitto posta su una spiaggia bassa e sabbiosa all'imbocco settentrionale del Canale di Suez, capoluogo della provincia che da questo [...] di appoggio e una stazione di rifornimento di combustibile per i piroscafi di passaggio. Ne risulta per essa un carattere cosmopolita, per l'importanza dei consolati e delle agenzie di navigazione, per il numero degli alberghi, per la ricchezza dei ...
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Genere di Ascolicheni eteromeri, gimnocarpi polimorfi, della famiglia Cladoniaceae. Da uu tallo primario, che consta di squamette dentellate orizzontali, si elevano formazioni verticali (podetia) varie: [...] putrido, sulle rocce, tra i muschi e sopra altri licheni.
La Cladonia rangiferina (lichene delle renne), anch'essa cosmopolita e frequente anche in Italia, forma estese piaterie nelle tundre russe, canadesi, ecc., ove ha grande importanza per la ...
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Famiglia di Uccelli dell'ordine Limicolae. Becco di forma assai variabile, da quello lungo, sottile e arcuato del Chiurlo (Numenius) a quello diritto della Beccaccia (Scolopax) o al corto e grosso del [...] che sia fabbricato un nido. Le specie settentrionali compiono migrazioni sopra quasi una metà del globo. La famiglia è cosmopolita, con oltre 100 specie. Lo Sharpe (1898) nella sua classificazione basata sulla forma del nido, sul numero e colore ...
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MOSASAURI (lat. scient. Mosasauria)
Ramiro Fabiani
Gruppo di Rettili estinti dell'ordine degli Squamati, indicato anche col nome di Pitonomorfi (Pythonomorpha). Perfettamente adattati alla vita marina [...] fatti nella seconda metà del secolo scorso e nel secolo attuale, risulta per tali rettili una diffusione cosmopolita, essendosene trovati gli avanzi in Europa (specialmente nel Belgio), nell'Africa meridionale, nell'America Settentrionale Meridionale ...
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MALAGODI, Giovanni (Giovanni Francesco)
Giovanni Orsina
Nacque a Londra, il 12 ott. 1904, da Olindo e da Gabriella Ester Levi. La madre era di origine torinese ed ebraica; il padre risiedeva a Londra [...] il destino delle sue opere storiche e letterarie. Più in generale, dalla famiglia il M. derivò la sua forma mentis cosmopolita, la convinzione di appartenere alla classe dirigente del suo Paese nonché un'educazione non comune per ricchezza di stimoli ...
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DUCROT, Vittorio
Ettore Sessa
Figlio dell'ingegnere ferroviario Victor e di Marie Roche, nacque a Palermo il 3 genn. 1867. 1 genitori, francesi, si erano stabiliti in Sicilia dopo un temporaneo soggiorno [...] (ove era stato mandato per volere della madre), il giovane D., dopo un prolungato esordio mondano nella cosmopolita società isolana fin de siècle, assunse la direzione dell'impresa del patrigno scongiurandone il fallimento (1895) e affrancandola ...
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cosmopolita
s. m. e f. e agg. [dal gr. κοσμοπολίτης, comp. di κόσμος «mondo» e πολίτης «cittadino»] (pl. m. -i). – 1. s. m. e f. Chi riconosce o afferma di riconoscere quale sua patria il mondo intero; chi non restringe i proprî affetti e...
cosmopoli
cosmòpoli s. m. [comp. di cosmo- e -poli], letter. – Propriam., città mondiale, città che ha caratteri universali (così Paul Bourget chiamò Roma in un suo romanzo, Cosmopolis, del 1893). In stampe clandestine, nome fittizio usato...