L’espressione lingua (o italiano) d’oggi, così come quella, equivalente, di italiano contemporaneo (entrambe usate negli studi: per l’una Cortelazzo 2000, LId’O 2004, Dardano & Frenguelli 2008; per [...] – forse ipercorrettistica o forse di matrice settentrionale – a ritrarlo sulla terzultima, in nomi e aggettivi come amaca, cosmopolita, edile, perone (osso della gamba), rubrica, zaffiro, in forme verbali come persuadere, constato e valuto (almeno in ...
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Sistemi locali e sfide globali
Paolo Perulli
Nei primi decenni del 20° sec. l’idea di globale fece la sua comparsa in un ristretto nucleo di pensiero filosofico, che riteneva possibile l’unificazione [...] Si stanno riportando nel centro delle città (ma se ne erano mai davvero andate?) le funzioni strategiche e le popolazioni cosmopolite dei city-users, confermando la vecchia idea proposta da Lewis Mumford in The city in history (1961; trad. it. 1964 ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giovanni Papini e Giuseppe Prezzolini
Emma Giammattei
A quale titolo si possano comprendere tra i filosofi del Novecento personalità intellettuali versatili ed elusive come Giovanni Papini e Giuseppe [...] vol., 1990, lettera del 18 ottobre 1911, p. 340). Questa ‘nuova’ cultura, insieme regionale e nazionale, vernacolare e cosmopolita, verrà diffusa dai numerosi circoli di cultura e dalle biblioteche nate su iniziativa della «Voce»; e risulterà davvero ...
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Massoneria
Giuseppe Giarrizzo
Introduzione
Il termine 'massoneria' ('frammassoneria'), entrato nel lessico italiano agli inizi del Settecento, traduceva la voce francese franc-maçonnerie, derivata a [...] strada lo scisma degli Ancients, che esalta la dimensione mistico-rituale rispetto all'orientamento filantropico, teistico e cosmopolita dei Moderns della Gran Loggia di Londra. Ciò riduce la capacità espansiva della massoneria anglosassone nel Nuovo ...
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BONTEMPELLI, Massimo
Alberto Asor Rosa
Nacque a Como il 12 maggio 1878, da Alfonso e da Maria Cislaghi. Rimase nella città natale solo pochi mesi. Infatti il padre, ingegnere costruttore nelle ferrovie, [...] Soupault, N. Frank, Mouratoff. Ospitò disegni di Picasso. Non si può nascondere, però, che quest'aura di cultura cosmopolita rivelava assai spesso un coacervo di vecchiumi e di tradizionalismi italici mai completamente scontati, e pronti a riemergere ...
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Limiti della vita in condizioni estreme
Silvano Onofri
La vita può esistere in condizioni che fino a pochi anni fa sembravano proibitive. Un quinto delle terre emerse del pianeta è deserto, un decimo [...] caldarium, è eucariotico, può crescere a pH 0,5 e ha un optimum di crescita a pH compreso tra 2 e 3 ed è cosmopolita, ovunque ci siano acque o fanghi acidi. Anche l’alga verde Dunaliella acidophila può sopravvivere a pH 0 e possiede un optimum a pH ...
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La querelle sui generi musicali che ha caratterizzato il ventennio a cavallo tra la fine del 20° e i primi anni del 21° sec. può essere ricondotta a una serie di ragioni che investono livelli diversi del [...] anni Cinquanta, il progetto di una sintesi musicale in grado di ricondurre a un’unica, indifferenziata tradizione cosmopolita i linguaggi sonori delle diverse culture e latitudini del pianeta. La nozione di Weltmusik teorizzata da Karlheinz Stock ...
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KUṢĀṆA, Arte
G. Fussman
La nozione di un'«arte k.» è dovuta a D. Schlumberger: «Rostovtzeff aveva dimostrato in precedenza che l'arte di Palmira e quella di Dura appartenevano a un insieme più ampio [...] in nome del sovrano. Vāsudeva sembra essere stato scivaita. La cultura dei Kuṣāṇa è dunque una cultura eclettica e cosmopolita, che guardava alla Grecia, a Roma, all'India, ma che restava fiera delle sue componenti centroasiatiche e iraniche.
I ...
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Il turismo segmentato
Pietro Leoni
Scenari competitivi globali e criticitàdel turismo italiano
Il turismo nel mondo rappresenta una tra le più importanti attività economiche, con un fatturato che vale [...] sensibilità dei nuovi ceti medi internazionali. Seguono Monaco di Baviera (che si conferma come la più vivibile, divertente, cosmopolita città tedesca), Tokyo (una metropoli che funziona, veloce e lenta al tempo stesso), Zurigo, Vienna, Helsinki e ...
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GUTTUSO, Renato
Raffaele De Grada
Nacque a Bagheria, allora un grosso borgo agricolo nei dintorni di Palermo, il 26 dic. 1911, da Gioacchino agrimensore e da Giuseppina D'Amico. All'anagrafe venne dichiarato [...] lo slogan dei nuovi barbari.
Dopo la Liberazione in un clima che egli segnalava come "crisi di rinnovamento in atto" (Il Cosmopolita, dicembre 1944) il G. si schierò con "quelle forze che con la lotta operano la trasformazione del mondo"; e nel 1945 ...
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cosmopolita
s. m. e f. e agg. [dal gr. κοσμοπολίτης, comp. di κόσμος «mondo» e πολίτης «cittadino»] (pl. m. -i). – 1. s. m. e f. Chi riconosce o afferma di riconoscere quale sua patria il mondo intero; chi non restringe i proprî affetti e...
cosmopoli
cosmòpoli s. m. [comp. di cosmo- e -poli], letter. – Propriam., città mondiale, città che ha caratteri universali (così Paul Bourget chiamò Roma in un suo romanzo, Cosmopolis, del 1893). In stampe clandestine, nome fittizio usato...