De Sanctis, Francesco
Gennaro Sasso
Storico e critico della letteratura, nato a Morra Irpina nel 1817 e morto a Napoli nel 1883. Quando, fra il maggio e il giugno del 1869, in una sala dell’ex convento [...] la penisola italiana, la forza e la concentrazione necessarie a farne un unitario soggetto politico. Così rimaneva cosmopolita, non raggiungeva il traguardo della nazione, realizzava, ma soltanto nell’intelletto, quel che più tardi, nell’unitaria ...
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Impresa
Franco Amatori
di Franco Amatori
Impresa
sommario: 1. L'impresa all'alba del XXI secolo. 2. Le declinazioni 'regionali': a) gli Stati Uniti; b) l'Europa; c) il Giappone. 3. Conclusioni. □ Bibliografia.
1. [...] e abilità. Soprattutto nell'Italia centro-settentrionale emergono la grande tradizione artigiana, l'abitudine al commercio cosmopolita, la raffinata domanda dei centri urbani, l'etica del lavoro del mondo rurale trapiantata in ambiente industriale ...
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Vedi Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord dell'anno: 2013 - 2014
Il Regno Unito, costituito dalle quattro divisioni amministrative di Inghilterra, Scozia, Galles e Irlanda del Nord, è a tutt’oggi [...] ma anche politico-culturali. Il dibattito sul divario, soltanto percepito secondo alcuni e reale secondo molti altri, tra la cosmopolita Londra e il resto della Gran Bretagna si è riacceso sui principali media inglesi nel corso del 2013 e si è ...
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MANCINI, Pasquale Stanislao
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Nacque il 17 marzo 1817 a Castel Baronia, in provincia di Avellino, da Francesco Saverio e da Maria Grazia Riola. Di famiglia benestante, devota e politicamente conformista, [...] che l'unificazione legislativa in materia di commercio era di vitale importanza per il nuovo Stato: "il commercio è cosmopolita, e cresce in prosperità in ragione dell'ampiezza dei territori aperti alla sua libera azione; e quindi la legislazione ...
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BORRI, Francesco Giuseppe
Salvatore Rotta
Nacque a Milano il 4 maggio 1627 da Branda e da Savina Morosini, che morì nel 1630 poco dopo aver dato alla luce il secondogenito, Cesare.
I Borri vantavano [...] di Paracelso o quello di van Helmont.
Furono proprio l'Oldenburg e il Digby a presentargli due anni dopo il "virtuoso e cosmopolita" Monconys. Sarà il suo più attento e paziente intervistatore. Tra il 4 e il 26agosto avrà ben nove lunghi colloqui con ...
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FILANGIERI, Gaetano
Eugenio Lo Sardo
Nacque a Cercola (Napoli) il 18 ag. 1752, terzogenito di Cesare, principe di Arianiello, e di Marianna Montalto, figlia del duca di Fragnito. Un'ipotesi fondata [...] per la corte napoletana, da cui egli non riceveva quei riconoscimenti che gli erano tributati dal mondo dotto e cosmopolita dall'altro, lo spinsero a considerare con favore l'amicizia di un giovane esponente della massoneria tedesca, il danese ...
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Le vie, i luoghi, i mezzi di scambio e di contatto. Mondo fenicio
Massimo Botto
Piero Bartoloni
La rete dei contatti e degli scambi
di Massimo Botto
I commerci hanno sempre rappresentato l'asse portante [...] la tarda età ellenistica, dopo la conquista di Cartagine, sussistono alcuni tipi, tra i quali soprattutto la forma cosmopolita con collo a tromba e fondo con peduncolo, destinata al trasporto delle granaglie.
Bibliografia
H. Frankfort, Studies ...
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Interni
Andrea Branzi
La locuzione interior design (o architettura degli interni, o arredamento) indica quell’attività che si occupa della qualità funzionale, estetica o tecnica degli spazi interni [...] , nuove offerte di servizi, nuove strategie attrattive si sono resi necessari per rispondere alle richieste di una clientela sempre più cosmopolita ed esigente, che viaggia per motivi di business o di piacere (la cosa è indifferente) ed è attratta da ...
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GOZZI, Gasparo
Domenico Proietti
Nacque a Venezia il 4 dic. 1713, primo degli undici figli del conte Iacopo Antonio e della nobildonna Angela Tiepolo. I Gozzi sono attestati a Bergamo a partire dal [...] , apertamente schierato su posizioni di dura polemica antirazionalista e antilluminista e impegnato, contro il progressismo cosmopolita dei riformatori, in un'opera di rivendicazione della specificità della storia e delle istituzioni veneziane in ...
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CATALANI, Alfredo
Sergio Martinotti
Nacque a Lucca il 19 giugno 1854 da Eugenio e da Giuseppina Picconi.
Il padre, buon pianista e compositore, allievo di Giovanni Pacini, si era dedicato all'insegnamento [...] fattori il C. riesce la figura più indicativa del Romanticismo nel teatro musicale italiano, ma Romanticismo spontaneo e non cosmopolita, scevro di quelle velleità per lo più letterarie che ebbe un Boito. Condiziona, piuttosto, l'arte del C. certa ...
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cosmopolita
s. m. e f. e agg. [dal gr. κοσμοπολίτης, comp. di κόσμος «mondo» e πολίτης «cittadino»] (pl. m. -i). – 1. s. m. e f. Chi riconosce o afferma di riconoscere quale sua patria il mondo intero; chi non restringe i proprî affetti e...
cosmopoli
cosmòpoli s. m. [comp. di cosmo- e -poli], letter. – Propriam., città mondiale, città che ha caratteri universali (così Paul Bourget chiamò Roma in un suo romanzo, Cosmopolis, del 1893). In stampe clandestine, nome fittizio usato...