FESTARI, Girolamo
Paolo Preto
Nato a Valdagno (Vicenza) il 12 ott. 1738 da Giuseppe, medico condotto, e da Margherita Tonelli, studiò medicina a Padova e Bologna e poi tornò nel paese natale ad esercitare [...] delle più felici tra quelle passate in Ginevra" (pp. 28-32).
Il Giornale resta la preziosa testimonianza di quel cosmopolitismo culturale e scientifico del secolo dei lumi che riuscì ad animare anche personaggi minori che vivevano in piccoli centri ...
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Francia
Katia Di Tommaso
Un paese in equilibrio fra tradizione e modernità
Quarta potenza economica mondiale ‒ che vuole mantenersi grande anche nella politica internazionale ‒ la Francia da tanti punti [...] diffusa, l'eleganza delle città grandi e piccole, la ricerca della modernità senza cancellare il passato, il cosmopolitismo: l'atmosfera, insomma, tipicamente francese ma anche tipicamente e profondamente europea.
Tutto questo non vuol dire che ...
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Classe (Mammalia) di Vertebrati Amnioti omeotermi. Distribuiti in tutto il mondo, rappresentati da circa 5500 specie complessivamente, e nei più svariati ambienti, la maggioranza terrestri, pochi adattati [...] avrebbero dato origine agli Eupantoteri e, attraverso questi, a tutti i Mammiferi L’estesa distribuzione e il cosmopolitismo di certi gruppi è caratteristica dei M. mesozoici.
Cenozoico. - La maggioranza dei M. del Cenozoico ebbe origine ...
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SVIZZERA (A. T., 20-21)
Mario SALFI
Anna Maria RATTI
Claudia MERLO
Fabrizio CORTESI
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Delio CANTIMORI
Luigi CHATRIAN
Otto TSCHUMI
Ernesto GAGLIARDI
Arthur HABERLANDT
Paul GEIGER
Rudolf KAUFMANN
Giuseppe [...] coscienza svizzera di ritrovare lo spirito stesso che aveva segnato le origini della sua storia; d'altra parte, col cosmopolitismo dell'epoca venne momentaneamente a cadere una delle barriere che potevano impedire al cittadino di sentire, al di sopra ...
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Nome dei rappresentanti di un movimento filosofico iniziatosi nell'età di Socrate e perpetuatosi poi attraverso tutto lo sviluppo della cultura antica. Socrate, reagendo al relativismo sofistico, aveva [...] della civitas mundi e della libertà. Entrambe, s'intende, in una forma ancora astratta e negativa, perché questo cosmopolitismo è mero rifiuto di ogni vincolo determinato di cittadinanza, e questa libertà è sogno disperato di affrancazione del volere ...
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STEIN, Heinrich Friedrich Karl vom und zum
Carlo ANTONI
Uomo di stato tedesco, nato il 26 ottobre 1757 a Nassau, morto il 29 giugno 1831 a Kappenberg in Vestfalia. Era d'un'antica famiglia di baroni [...] della Germania coincise per lui con quella della liberazione d'Europa, sicché si sono scorti in lui residui di cosmopolitismo settecentesco e insieme elementi di quel romanticismo politico, che diede origine alla Santa Alleanza. In realtà, più che di ...
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ISLANDA (XIX, p. 622; App. I, p. 739; II, 11, p. 67; III, 1, p. 898)
Elio Migliorini
Hartmut Ullrich
Mario Gabrieli
L'isola ha visto gradualmente crescere i suoi abitanti (216.628 nel 1974; densità [...] Messa di requiem", 1952), la letteratura moderna d'I., nella sua tenace ma confusa volontà d'emancipazione e di cosmopolitismo, viene spesso valutata in base a criteri extraestetici.
Già il poeta rivoluzionario Steinn Steinarr (1908-1938) era assurto ...
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Pop art
Filiberto Menna
di Filiberto Menna
Pop art
sommario: 1. Definizione. 2. Il contesto sociale. 3. L'iconosfera urbana. 4. Le origini inglesi e la pop art americana. 5. La situazione europea. [...] ma le svuota della loro forza di rottura, ne trasforma l'internazionalismo in un puro e semplice cosmopolitismo linguistico, richiesto, d'altra parte, dall'estendersi dei mercati e dalle stesse tecniche produttive delle grandi concentrazioni ...
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CHIARI, Pietro
Nicola Mangini
Nacque a Brescia, allora sotto la Repubblica di Venezia, il 25 dic. 1712. Sulla prima fase della sua vita non si conoscono altre fonti che i suoi scritti, ove peraltro [...] nelle accoglienti ma selezionate conversazioni dei salotti patrizi. Venezia era più che mai uno dei maggiori centri del cosmopolitismo culturale, in cui si andavano maturando i fermenti di un profondo rinnovamento. Appunto a tale rinnovamento diede ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Vincenzo Cuoco
Antonino De Francesco
L’impegno intellettuale, l’elaborazione teorica e la concezione della politica di Vincenzo Cuoco, una delle più grandi intelligenze dell’Ottocento, rappresentano [...] che li avrebbe indotti a far strame delle tradizioni politico-culturali della penisola in nome di un malinteso cosmopolitismo, conosceva poi un approfondimento d’ordine costituzionale nei Frammenti di lettere a Vincenzio Russo posti in appendice all ...
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cosmopolitismo
s. m. [der. di cosmopolita]. – 1. Tendenza a considerare sé stesso e tutti gli altri uomini come cittadini di un’unica patria, il mondo; in senso più ampio, dottrina della fratellanza universale, corrente ideale che non ammette...
cosmopolitia
cosmopolitìa s. f. [der. di cosmopolita e, in qualche accezione, comp. del gr. κόσμος «mondo» e πολιτεία «forma di governo»], letter. – Carattere cosmopolitico; aspirazione a un governo universale: l’Italia ... a Roma volle tornare,...