L'adattarsi da parte di un essere vivente, animale o vegetale, a vivere in un clima nuovo. Questo adattamento avviene sovente mediante modificazioni morfologiche o fisiologiche più o meno importanti dell'individuo [...] ha portati in tutto il mondo, ed essi hanno mostrato, in generale, resistenza ai diversi climi. Però, ad un cosmopolitismo generale della specie, è subordinata in determinate razze una variabilità nella resistenza a cambiamenti di ambiente. Il pollo ...
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di Gianfranco Pasquino
È impossibile definire e analizzare la d. senza, al contempo, definire, in sé e per contrasto, la sinistra e analizzarla nelle sue differenze rispetto alla destra. È quanto hanno [...] da valori tradizionali di lunga data, e la loro opposizione all'europeismo criticato anche come reincarnazione del cosmopolitismo, ovvero, del repubblicanesimo cosmopolita, considerato, in larga misura a ragione, l'ideologia della o delle sinistre ...
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. I partiti conservatori sono quelli che rispondono alla tendenza umana a mantenere gli ordinamenti trasmessi dalla tradizione; come tali si alimentano del senso della storia e della concretezza realistica [...] Jahre, 1815-1920, Zurigo 1921; H. Treitschke, Deutsche Geschichte im XIX. Jahrhundert, Lipsia 1879-1897; F. Meinecke, Cosmopolitismo e stato nazionale, trad. di A. Oberdorfer, Venezia 1930; Bolton King, Storia dell'unità italiana, Milano 1909-1910 ...
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COCCHI, Antonio
Ugo Baldini
Nacque il 3 ag. 1695 a Benevento da Giacinto, di Borgo San Lorenzo nel Mugello, e da Beatrice Bianchi di Baselice, nel Beneventano. Il padre si trovava in Campania per curare [...] teorizzando (secondo una testimonianza di G. Lami) la necessità di muoversi in una cerchia ristretta di amici: il cosmopolitismo e razionalismo scettici, approdati all'ideale d'una vita piacevole costruita in un ambiente familiare ed al di fuori di ...
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Architettura effimera
Maurizio Unali
In questo inizio di 21° sec., soprattutto nella parte economicamente sviluppata del pianeta, la poetica dell’effimero, una delle dimensioni più feconde e antiche [...] ; luogo di rappresentazione di paure, sogni e speranze di più generazioni; spazio elaborativo all’insegna del cosmopolitismo e dell’universalismo; sostanza reale e virtuale, luogo familiare e impalpabile, dimensione dell’esperienza individuale e ...
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VOLTA, Alessandro Giuseppe Antonio Anastasio
Lucio Fregonese
– Nacque a Como il 18 febbraio 1745, da Filippo Maria e da Maddalena Inzaghi.
La famiglia Volta apparteneva alla nobiltà locale di Como e [...] Alsazia, Savoia e incontrando, tra gli altri, Voltaire e il fisiologo Albrecht von Haller. I viaggi e il cosmopolitismo scientifico continuarono a svolgere un ruolo molto importante nella sua carriera scientifica. Nel 1778 diede nuovi contributi all ...
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VIEUSSEUX, Giovan Pietro
Marco Manfredi
– Nacque a Oneglia, in Liguria, il 28 settembre 1779 da Pierre e da Jeanne Elisabeth Vieusseux.
Il padre, dopo studi di diritto e gli inizi nella carriera forense, [...] quella cultura e con i temi della nazione da essa accesamente veicolati e piuttosto estranei al sostanziale cosmopolitismo implicito nella biografia del ginevrino. Agli svolazzi romantici e alle impazienze volontaristiche continuò a privilegiare un ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Vittorio Emanuele Orlando
Mauro Fotia
Presentare in un breve profilo una personalità multiforme come quella di Orlando, torna piuttosto arduo. Ci si trova invero dinanzi al giurista più rappresentativo [...] alla sua dipendenza dalla cultura tedesca, sempre più scarsamente originale, come fosse il frutto di un ‘cosmopolitismo provinciale’. Così che la riflessione giuspubblicistica italiana comincerà ad aprirsi a una nuova dottrina costituzionale, che ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Andrea Zorzi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel corso dell’Ottocento gli Stati, che tendono ormai a qualificarsi sempre più come nazionali, [...] al popolo-nazione che i processi di nation-building stanno lentamente tentando d’instillare nelle masse.
Rispetto al cosmopolitismo e all’approccio negoziale alla propria identità nazionale che fanno dei membri delle élite allogene dei soggetti dalle ...
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CIGNA, Giovanni Francesco
Ugo Baldini
Nacque a Mondovì il 2luglio 1734 da Filippo e Andretta Beccaria. Il padre, medico, l'avviò agli studi nella città natale, dove ebbe come insegnanti di filosofia [...] estranei a Torino e all'Italia, e i suoi rapporti con essi formano una maglia dell'ampia catena del cosmopolitismo scientifico e culturale che nella seconda metà del Settecento collegò molti cèútri italiani al fervore d'idee dell'Europa colta ...
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cosmopolitismo
s. m. [der. di cosmopolita]. – 1. Tendenza a considerare sé stesso e tutti gli altri uomini come cittadini di un’unica patria, il mondo; in senso più ampio, dottrina della fratellanza universale, corrente ideale che non ammette...
cosmopolitia
cosmopolitìa s. f. [der. di cosmopolita e, in qualche accezione, comp. del gr. κόσμος «mondo» e πολιτεία «forma di governo»], letter. – Carattere cosmopolitico; aspirazione a un governo universale: l’Italia ... a Roma volle tornare,...