Bernstein, Eduard
Politico tedesco (Berlino 1850-ivi 1932). Fu uno dei primi membri della socialdemocrazia tedesca. Nato da umile famiglia ebrea d’origine polacca, sin dal 1872, seguendo i consigli di [...] tesi di una sorta di missione universalistica del popolo ebraico, effetto della sua stessa dispersione e del conseguente cosmopolitismo. Scrisse anche in talune riviste svizzere contro la continuazione della guerra. Scoppiata la rivoluzione in Russia ...
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GRASSI, Giulio Costantino
Michele Gottardi
Nacque a Genova l'8 ag. 1793 da Carlo Giuseppe e da Laura Bianchi di Lavagna di Castelbianco. Chiamato alle armi nel 1812 come soldato, entrò successivamente, [...] rive, mescolati ai triestini, membri dell'ex famiglia imperiale come Elisa Baciocchi, Carolina Murat o Girolamo Bonaparte. Il cosmopolitismo insito nel costume della città (nel 1843 il governatore F.S. Stadion rilevava, non senza irritazione, come ...
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ELIA, Enrico
Bruno Maier
Nacque a Trieste il 26 maggio 1891 da Alberto e da Ersilia Fano, entrambi d'origine ebraica. Il padre si suicidò quando l'E. era ancora bambino; la madre negli ultimi anni del [...] nel pensiero e negli scritti dell'E., il quale sotto questo aspetto è un esponente caratteristico di certo europeismo e cosmopolitismo triestino.
Dal punto di vista ideologico l'E. è un irredento, non un irredentista né un nazionalista; ed è di ...
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FACCIOTTO (Facciotti, Faciotti, Faciotto), Guglielmo
Massimo Ceresa
Tipografo nativo, intorno al 1560, di Gattinara, nei pressi di Vercelli; il padre Gerolamo viene definito sempre nei documenti "da [...] romano del primo Seicento; in misura minore trovano riscontro quegli elementi di svago, di intrattenimento e di cosmopolitismo che caratterizzavano in quel periodo la vita culturale della città.
I caratteri della tipografia del primo Seicento che ...
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GIOANNETTI, Giuseppe (Gioseffo) Natale
Massimo Cattaneo
Ottavo di dodici figli, nacque a Bologna il 25 dic. 1768, da Carlo Bernardo e dalla contessa Anna Fantuzzi. La famiglia paterna, in cui spiccava [...] solo con la sigla "G. G. cittadino bolognese" e attribuito, pur con qualche dubbio, al G., si caratterizzava per cosmopolitismo democratico e sensibilità per il problema del pauperismo.
Nel dicembre 1796 il G. invitò i deputati bolognesi al Congresso ...
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PICCOLO, Lucio, barone di Calanovella
Silvia Chessa
PICCOLO, Lucio (Lucio Carlo Francesco), barone di Calanovella. – Nacque a Palermo il 27 ottobre 1901 da Giuseppe e Teresa Mastrogiovanni Tasca Filangeri [...] Butler Yeats e frequentò il salotto palermitano del barone Bebbuzzo Sgàdari di Lo Monaco. All’insegna di un paradossale cosmopolitismo (rari gli spostamenti in Italia e all’estero, in Francia e in Inghilterra con Lampedusa), Piccolo continuò a vivere ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Federigo Enriques
Gaspare Polizzi
Nella figura di Enriques si intrecciano matematica, filosofia, storia, pedagogia e organizzazione della cultura. Il matematico livornese unisce le sue competenze scientifiche [...] Croce, in nome di una neutralità estranea a ogni particolarismo sia nazionale che partitico e orientata da un cosmopolitismo intellettuale che vedeva nella scienza una vocazione pacifica e transnazionale. Notevole fu, accanto all’attività scientifica ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Franco Venturi
Adriano Viarengo
Franco Venturi è stato lo storico italiano della seconda metà del Novecento di maggior rilievo internazionale, tanto per i suoi studi sulla Russia dell’Ottocento, tra [...] loro discussioni. Professore emerito dell’ateneo torinese, Venturi si spense a Torino il 14 dicembre 1994.
Una ricerca cosmopolitica
«Per professione ed attitudini, Venturi era un intellettuale, ma fu anche, fin dai primissimi esordi, uomo d’azione ...
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BONGIORNO, Mike
Aldo Grasso
(Michael Nicholas Salvatore)
Nacque a New York, il 26 maggio 1924, da Philip, avvocato italo-americano, figlio di siciliani, molto in vista e impegnato attivamente nella [...] perfetta incarnazione della televisione come strumento capace di 'portare il mondo in casa', di farsi agente di cosmopolitismo e modernizzazione. Sin da questo suo esordio, Bongiorno legò indissolubilmente il suo nome a quello della televisione ...
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Marx, Karl
Stefano De Luca
Il teorico del materialismo storico e del comunismo
Marx fu un uomo di formidabili passioni intellettuali e politiche, che si alimentavano a vicenda. Egli fu al tempo stesso [...] e trascinando nella civiltà tutti i paesi è riuscita costruire un mercato mondiale e a porre le basi per un reale cosmopolitismo. Tuttavia, come uno stregone che non riesce più a dominare le forze da lui evocate, la borghesia è destinata a soccombere ...
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cosmopolitismo
s. m. [der. di cosmopolita]. – 1. Tendenza a considerare sé stesso e tutti gli altri uomini come cittadini di un’unica patria, il mondo; in senso più ampio, dottrina della fratellanza universale, corrente ideale che non ammette...
cosmopolitia
cosmopolitìa s. f. [der. di cosmopolita e, in qualche accezione, comp. del gr. κόσμος «mondo» e πολιτεία «forma di governo»], letter. – Carattere cosmopolitico; aspirazione a un governo universale: l’Italia ... a Roma volle tornare,...