CIGNA, Giovanni Francesco
Ugo Baldini
Nacque a Mondovì il 2luglio 1734 da Filippo e Andretta Beccaria. Il padre, medico, l'avviò agli studi nella città natale, dove ebbe come insegnanti di filosofia [...] estranei a Torino e all'Italia, e i suoi rapporti con essi formano una maglia dell'ampia catena del cosmopolitismo scientifico e culturale che nella seconda metà del Settecento collegò molti cèútri italiani al fervore d'idee dell'Europa colta ...
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GATTERI, Giuseppe Lorenzo
Patrizia Fasolato
Figlio di Giuseppe e Caterina Zilli, nacque a Trieste il 18 sett. 1829; il nome di battesimo fu scelto in omaggio al padre, ma anche a uno dei suoi migliori [...] sull'arte a Trieste, ibid., pp. 54-56; F. Firmiani, in Pasquale Revoltella (1795-1869). Sogno e consapevolezza del cosmopolitismo triestino (catal., Trieste), Udine 1996, pp. 118-120; M. Masau Dan, Pasquale Revoltella e l'arte: dalla collezione al ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Giuseppe Mazzini
Nunzio Dell'Erba
Il pensiero politico di Giuseppe Mazzini si colloca nella storia del Risorgimento e s’intreccia con il movimento che condusse l’Italia all’unificazione nazionale. Fondamentale [...] cura di S. Mastellone, Milano 1997, 20052.
Lettere slave e altri scritti, a cura di G. Brancaccio, Milano 2007.
Cosmopolitismo e nazione. Scritti sulla democrazia, l’autodeterminazione dei popoli e le relazioni internazionali, a cura di S. Recchia, N ...
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DELLA VALLE, Pietro
Claudia Micocci
Nacque a Roma l'11 apr. 1586 da Giovanna Alberini e da Pompeo, la cui nobile famiglia vantava origini medievali (di essa il D. scrisse una Storia oggi perduta).
Il [...] tra due culture, sviluppando tra l'altro doti di tolleranza e duttilità da cui dipendono le ripetute professioni di cosmopolitismo che hanno colpito tutti i suoi biografi. Nell'esperienza del viaggio coinvolse infatti e risolse il prestigio della ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Arnaldo Momigliano
Rita Lizzi Testa
Arnaldo Momigliano è annoverato tra i più grandi storici italiani del nostro tempo per l’elevata qualità degli studi dedicati al mondo antico e alla sua percezione [...] la storia fosse possibile solo se contemporanea.
Gli interessi di Momigliano si precisarono rapidamente: l’analisi del cosmopolitismo politico era diretta alla comprensione del suo significato culturale, in particolare dei processi di integrazione e ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Ernesto Buonaiuti
Giacomo Losito
Precoce cultore degli studi storico-filosofici sviluppati all’estero, partecipe indagatore della realtà socioreligiosa contemporanea e prete in conflitto con la sua [...] l’opera del francese Alfred Loisy, che Buonaiuti incontrò durante un viaggio estivo in Francia nel 1906.
Il cosmopolitismo culturale dell’ambiente religioso romano aiutò Buonaiuti a mettersi in evidenza nel mondo culturale anglosassone: infatti, una ...
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GENOVESI, Antonio
Maria Luisa Perna
Nacque il 1° nov. 1713 a Castiglione (ora Castiglione del Genovesi), piccolo paese dell'Appennino campano a pochi chilometri da Salerno, primogenito dei quattro figli [...] , che viene considerato come la garanzia istituzionale delle riforme. Esso si articola sulla polarizzazione tra il cosmopolitismo culturale, perseguito con la consueta ampiezza e tempestività di letture, e il patriottismo, consistente nell'attenzione ...
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ANGIOLINI, Gasparo
Fernanda Mariani Borroni
Nacque a Firenze nel 1731 da una famiglia di artisti, tanto che il suo primo maestro di danza e coreografia fu il padre Francesco. Nel 1748 aveva già esordito [...] F. Apostoli, Le Lettere sirmiensi, a cura di A. D'Ancona, Milano 1906, pp. 270-74, 364; R. Soriga, Dal Cosmopolitismo al Nazionalismo, Il coreografo G. A., [1916] in L'Idea nazionale italiana dal secolo XVIII all'unificazione, Modena 1941, pp. 31-50 ...
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CARLO ALBERTO, re di Sardegna
Giuseppe Talamo
Nato a Torino il 2 ott. 1798 da Carlo Emanuele, principe di Carignano, e da Maria Cristina Albertina, principessa di Sassonia Curlandia, venne tenuto a [...] ancora tali finalità, accostando all'Alfieri il Foscolo, il Petrarca e il Machiavelli, non più contro il cosmopolitismo settecentesco di ispirazione illuministica, ma contro il dilagare dell'influenza asburgica nella penisola.
Furono questi giovani a ...
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FABRONI (Fabbroni), Angelo
Ugo Baldini
Nacque a Marradi (Firenze) il 7 sett. 1732, da Alessandro e Giacinta Fabroni, ultimo di undici figli. La famiglia era tra le più cospicue del luogo, facendo parte [...] forma linguistica latina, degli scritti d'un Fontenelle. Tuttavia, se in questo senso l'operazione si raccordava al cosmopolitismo dell'età, essa intendeva riaffermare il valore del contributo italiano di fronte ad una cultura europea che, dagli ...
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cosmopolitismo
s. m. [der. di cosmopolita]. – 1. Tendenza a considerare sé stesso e tutti gli altri uomini come cittadini di un’unica patria, il mondo; in senso più ampio, dottrina della fratellanza universale, corrente ideale che non ammette...
cosmopolitia
cosmopolitìa s. f. [der. di cosmopolita e, in qualche accezione, comp. del gr. κόσμος «mondo» e πολιτεία «forma di governo»], letter. – Carattere cosmopolitico; aspirazione a un governo universale: l’Italia ... a Roma volle tornare,...