Scrittore e militare belga (Bruxelles 1735 - Vienna 1814). Militò sino ai più alti gradi nell'esercito austriaco; spirito acuto e brillante, rappresentò, nella vita e negli scritti, il cosmopolitismo intellettuale [...] del sec. 18º. Notevoli il Coup d'ceil sur Belceil et sur une grande partie des jardins de l'Europe (1778), i portraits, l'epistolario ...
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Storico italiano (Firenze 1840 - ivi 1905); insegnò prima diritto costituzionale e poi storia nel R. Istituto di scienze sociali di Firenze, dedicandosi anche alla letteratura (notevoli specialmente le [...] sue traduzioni di Aristofane). Scrisse una Storia d'Italia dopo il 1789 (1878), intesa a dimostrare che il cosmopolitismo dei principî rivoluzionarî francesi si era in Italia trasformato in sentimento nazionale e aspirazione a indipendenza e unità. ...
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zdanovismo
Dal nome dell’ideologo e politico sovietico A.A. Ždanov, indirizzo generale di politica culturale avviato nell’Unione Sovietica subito dopo la fine della Seconda guerra mondiale sulla base [...] della critica all’individualismo decadente in letteratura, al formalismo nell’arte e nella musica, al cosmopolitismo, alla sudditanza nei confronti della filosofia occidentale. Si espresse nel richiamo, non privo di pesanti interventi censori, agli ...
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internazionalismo
Bruno Bongiovanni
L'ideale della solidarietà sociale al di là delle barriere nazionali
Il termine internazionalismo indica la tendenza a favorire la formazione di organismi internazionali [...] ‒ sospinge la borghesia a percorrere tutto il globo terrestre". Lo sfruttamento dei mercati mondiali aveva pertanto dato "un'impronta cosmopolitica alla produzione e al consumo di tutti i paesi". E non solo i "prodotti materiali", ma anche quelli ...
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Storico tedesco (Salzwedel 1862 - Berlino 1954); figura di primo piano della cultura tedesca del nostro secolo, uno dei maggiori rappresentanti della storiografia idealista. Entrato nel 1887 nell'amministrazione [...] delle sue opere di vasto respiro, Weltbürgertum und Nationalstaat (1908; trad. it., 2 voll., 1930), opponeva al cosmopolitismo illuministico il concetto, di derivazione romantica, dell'individualità dello stato, della sua piena libertà e del suo ...
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La Massoneria
Fulvio Conti
Le origini della moderna Massoneria speculativa risalgono al 1717, quando le logge inglesi si riunirono a Londra per dar vita a un’istituzione comune, la Gran loggia, sorta [...] scopi operativi per dedicarsi agli interessi filosofici e culturali. In quelle prime logge massoniche si respirò un generico cosmopolitismo umanitario, un ideale astratto di liberta e di fratellanza morale, un naturalismo newtoniano e deista che si ...
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Nazione, idea di
Francesco Tuccari
Nazione e idea di nazione
Nel corso degli ultimi due secoli la 'nazione' ha costituito un punto di riferimento fondamentale nei processi di formazione e di consolidamento [...] promuovere consapevolmente l'amor di patria e persino il pregiudizio contro lo straniero, opponendosi agli inganni di un cosmopolitismo il quale pretenderebbe di cancellare ogni carattere nazionale. In rapporto a questa seconda idea di nazione si è ...
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GRAMSCI, Antonio
Salvatore Francesco ROMANO
Uomo politico italiano, nato ad Ales (Cagliari) il 23 gennaio 1891, morto a Roma il 27 aprile 1937. Studiò a Torino, ove fin dal 1915 si schierò nell'ala [...] del "carattere non nazionale-popolare della cultura e della letteratura italiana", del cosmopolitismo degli intellettuali italiani, continuatori del cosmopolitismo medievale e della necessità di un nuovo tipo intellettuale che "dalla tecnica-lavoro ...
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Patria
Maurizio Viroli
Dall'inizio degli anni Novanta del 20° sec., la cultura e il linguaggio politici hanno riscoperto un concetto democratico di p. profondamente diverso dalle interpretazioni nazionalistiche [...] li educherebbe in modo contrario ai principi della vera educazione democratica.
A queste obiezioni avanzate dai fautori del cosmopolitismo, i sostenitori dell'idea di p. hanno ribattuto che nel suo significato democratico e civico il patriottismo non ...
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VILNA (A. T., 51-52)
Giuseppe CARACI
Feliks KOPERA
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Città della Polonia nord-orientale (in polacco Wilno, in lituano Wilnius: Vilna è forma dovuta a influenza russa), della quale è il centro più notevole [...] un posto distinto nella controriforma religiosa, è rimasta, ad onta di ogni influenza orientale e dello stesso cosmopolitismo conseguente alla sua funzione commerciale, in maggioranza cattolica (60% della popolazione urbana contro il 35% di Ebrei ...
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cosmopolitismo
s. m. [der. di cosmopolita]. – 1. Tendenza a considerare sé stesso e tutti gli altri uomini come cittadini di un’unica patria, il mondo; in senso più ampio, dottrina della fratellanza universale, corrente ideale che non ammette...
cosmopolitia
cosmopolitìa s. f. [der. di cosmopolita e, in qualche accezione, comp. del gr. κόσμος «mondo» e πολιτεία «forma di governo»], letter. – Carattere cosmopolitico; aspirazione a un governo universale: l’Italia ... a Roma volle tornare,...