Popoli e culture dell'Italia preromana. L'influenza greca nell'arte italica
Antonio Giuliano
L’influenza greca nell’arte italica
Dalla prima colonizzazione al v sec. a.c.
La Sicilia e l’Italia meridionale
La [...] cratere con una scena di naufragio, databile alla fine dell’VIII secolo, mostra , quasi lievitati su una struttura inesistente, inutilmente atteggiati, queste costante. In realtà alcune stipi votive, prima fra tutte quella di Lavinio (nei dintorni di ...
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Iconografia di Costantino
L’invenzione di una nuova immagine imperiale
Fabio Guidetti
Nel genere della ritrattistica romana il periodo costantiniano rappresenta un importante momento di riflessione [...] o stucco, il tutto appoggiato su una struttura portante fatta di travi di legno o metallo. L’imperatore era raffigurato recuperato ancora alla fine del regno di Costantino, sempre per raffigurare i Cesari: i figli Costanzo II e Costante e il nipote ...
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La cultura figurativa nell’età costantiniana
Il gusto e i valori di una nuova epoca
Fabio Guidetti
Come in molti altri ambiti della storia politica e culturale di Roma, anche per quanto riguarda l’arte [...] di Kaiseraugst, da riferire probabilmente a un donativo elargito dall’imperatore Costante, uno dei figli didi questo pezzo è l’introduzione di una suddivisione chiara delle singole scene, incastonate in una struttura (Monographs on the Fine Arts, 38); ...
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NAVE (navis; ναῦς)
N. Alfieri
A. Tamburello
L. Lanciotti
A. Tamburello
SOMMARIO: 1. Preistoria; 2. Egitto; 3. Mesopotamia, Siria, Fenicia; 4. Grecia; 5. Italia preromana; 6. Roma; 7. Elenco dei principali [...] si hanno una quarantina di sagome di navi, disegnate in costante veduta laterale su vasi provenienti per la massima parte dal Dipylon. Lo studio sistematico del Kirk le colloca tra la seconda metà del IX sec. e la fine dell'VIII, distinguendovi ...
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L’immagine di Costantino nelle fonti arabe
Il primo imperatore cristiano nello specchio dell’islam
Marco Di Branco
Gli storici arabi medievali condividono con i loro colleghi bizantini il punto di vista [...] musica, che è l’arte distrutturare i suoni. Le scienze erano in onore e godevano di un credito universale; assise su dovuti all’apporto di un cristiano (o forse un ebreo) di Siria, Hārūn Ibn Yaḥyā, che si sarebbe recato a Roma fra la fine del IX ...
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ARMAMENTO DIFENSIVO
B.M. Alfieri
La suddivisione classica dell'a. antico è tra armi difensive e offensive. Le prime proteggono la persona e la più antica fra esse è senz'altro lo scudo, seguito dall'elmo, [...] di maglia ad anelli è giunta fino ai tempi moderni con uso costante del Trecento.Fino alla fine del sec. 12° di una variante di corazzatura, che invece di essere strutturata in placche o doghe era composta di lamelle stagnate, coperte di pelle e/o di ...
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Vedi EGIZIANA, Arte dell'anno: 1960 - 1994
EGIZIANA, Arte
S. Donadoni
i. - Caratteri generali (v. anche voci egittologia; cronologia, vol. ii, p. 956 ss.; egitto, provincia romana). - L'arte dell'Egitto [...] ", intesa nel senso più banale, è una costante che certo ha molte eccezioni in Egitto, ma fine della III dinastia, si avrà il più maturo complesso architettonico di questa civiltà, la piramide a gradini di Saqqārah (v.), la pietra imiterà le strutture ...
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Vedi CIPRO dell'anno: 1959 - 1973 - 1994
CIPRO (Κύπρος Cyprus)
P. Bocci
G. Garbini
G. C. Susini
È l'isola posta più a E tra quelle del Mediterraneo orientale e si può considerare, da un punto di vista [...] di Paphos di età imperiale romana, la cui tipologia non è costante e che, in ogni caso, riproduce il tempio di , databile alla fine del VII sec di più a quella greca, l'interesse per la struttura del corpo e lo studio del panneggio (figure di ...
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L'architettura: caratteri e modelli. Asia Centrale
Boris A. Litvinskij
Ciro Lo Muzio
Caratteri generali
di Boris A. Litvinskij
Il carattere e la storia dell'architettura centroasiatica sono segnati [...] invece in abitazioni di Afrasiab nella seconda metà dello stesso secolo, diverrà una costante dell'architettura fine II - inizi I millennio a.C.), l'ipotesi di una utilizzazione cultuale è stata avanzata per la struttura fortificata di ...
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Città globali
Vittorio Gregotti
Benché molti affermino che nel nuovo secolo il fatto urbano stia radicalmente cambiando la propria natura, non si può scrivere della città del 21° sec. senza fare riferimento [...] di ordine sociale al di là di quelli esistenti. L’utopia è comunque vissuta nei nostri anni come struttura rigida, non corrispondente alle simpatie per la fluidità e il cambiamento costante it. in E.J. Hobsbawm, La fine dello Stato, Milano 2007, pp. ...
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piattaforma
piattafórma s. f [dal fr. plate-forme, propr. «forma (cioè superficie) piatta»; nei sign. 5 e 6, è calco dell’angloamer. platform] (pl. piattafórme, raro piattefórme). – 1. a. Superficie di terreno più o meno ampia, naturalmente...
organico
orgànico agg. e s. m. [dal lat. organĭcus, gr. ὀργανικός «attinente alle macchine, agli strumenti; che serve di strumento», der. di ὄργανον: v. organo] (pl. m. -ci). – 1. agg. Che si riferisce a, o ha rapporto con, gli organismi viventi,...