Spesso si pensa che la poesia sia un genere letterario a sé, chiuso nelle sue forme e nella sua tradizione, molto poco interdisciplinare e dunque difficile da studiare in riferimento ad altro. Certamente [...] di un pastiche, di un plurilinguismo, di una costante contaminazione di generi e lingue che la rendono un vita, il palcoscenico sul quale sempre ci si deve muovere, con i riflettori perennemente accesi perché il sipario non scende e lo spazio ...
Leggi Tutto
Negli stili, non meno che nelle visioni del mondo, la critica italiana del ’900 nasce con e contro Benedetto Croce. Per la generazione successiva alla sua, il filosofo è un modello ineludibile e insieme [...] su Kipling e Pascoli; poi la prosa d’arte classicista le esorcizza riducendole a inventari di eccentricità (tra i due periodi, costante resta però la vocazione mimetica). Presto l’elzeviro diventa per Cecchi più importante della critica in sé, che ...
Leggi Tutto
La parola vera e giusta è immagine di un’anima buona e affidabile(Isocrate, Antidosis, 255) È assurto agli onori delle cronache veneziane il caso delle tre studentesse del liceo classico “Foscarini”: le [...] giornalista del «Sole 24 ore», ci sono almeno quattro motivi per i quali lo studio del greco antico può fare la differenza, tanto dal che tematiche e contenutistiche; la lingua greca, nella costante ricerca d’un paragone che alimenti il confronto, è ...
Leggi Tutto
«Solo storicizzare»: potrebbe essere questo il motto (ed è il titolo del primo capitolo) della raccolta dei saggi danteschi di Teodolinda Barolini appena pubblicata da La Nave di Teseo (Il vento di Aristotele. [...] una totale mancanza di senso storico e una costante incomprensione di fenomeni culturali di ampia portata. Nel sé non deve apparire sul volto; giacché chi lo fa rende felici i suoi nemici e gli amici infelici».Ma il dolore appariva anche sui ...
Leggi Tutto
I prossimi interventi di cui questo articolo costituisce l’introduzione saranno dedicati ai deonimici che provengono da altre lingue e sono quindi in italiano classificabili come “prestiti”. Anche solo [...] nel corpo del testo]). Ma le attestazioni in alcuni repertori creano dubbi. Sicuramente la costante delle ricette è rappresentata dal fatto che i dolcetti siano cotti in formelle scanalate (o scannellate), ma alcune attestazioni fanno riferimento ad ...
Leggi Tutto
Proseguiamo il viaggio tra i suffissi dei cognomi italiani con alcune curiosità su terminazioni particolari. Che valore hanno i suffissi -eto ed -eta?Hanno valore soprattutto locativo collettivo e dunque [...] risultano genericamente meridionali (Amante, Bramante, Brillante, Costante, Ferrante, Gravante, Mercadante e Mercante, Mirante Frequenti e rari, le altre ragioni che spiegano i cognomi58 I cognomi degli esposti59 I cognomi uscenti in -etto e in -one: ...
Leggi Tutto
Un autore particolarmente vicino alla concezione dell’unicità del nome per un personaggio è stato Italo Calvino, che ebbe a dichiararsi contrario ai nomi scialbi, insignificanti, anodini, considerati non [...] chiave di volta del personaggio o della storia pone un costante rischio di superinterpretazione. Si veda il caso dell’opera di Frequenti e rari, le altre ragioni che spiegano i cognomi58 I cognomi degli esposti59 I cognomi uscenti in -etto e in -one: ...
Leggi Tutto
Che cos’hanno in comune Antonia, Bernarda, Bartolomeo, Federica e Martino? Non molto, potremmo rispondere d’istinto, se escludiamo l’ovvia appartenenza alla categoria dei nomi propri di persona. Da un’osservazione [...] lui”» (DLE s. v.). Senza seguirne l’itinerario attraverso i testi nella storia, rileviamo almeno che la sopravvivenza del solo antroponimo XVII (GRADIT s.v.), ha beneficiato di impiego costante nel linguaggio giovanile del XX secolo (una sorte ...
Leggi Tutto
Il primo capitolo, Come nasce un linguista, si legge tutto d’un fiato e così, pagina dopo pagina, quelli successivi. Come un romanzo che fatalmente tiene incollato il lettore dall’inizio alla fine, la [...] interessante abbiano da dire. Un italiano accogliente, nel titolo, anticipa bene i temi di un dialogo in cui lo studioso e l’oggetto dei che, ricorda, era già del padre.E nel desiderio costante di riconoscere e restituire ciò che quella terra gli ha ...
Leggi Tutto
Renzo ParisMadame BettiRoma, Elliot, 2024 In questo memoir appaiono due figure, due persone che si attraggono come fossero due corpi celesti venuti a trovarsi in una stessa orbita: si attraggono per destino, [...] di uno “Stabat Mater”, con un’amplificazione costante del sentimento e l’incallirsi di una devozione che , che si paleserà come l’incagliarsi e lo scemare dell’amicizia fra i due: «Alla Laura, vedova e addolorata, si era sostituita una Madame ...
Leggi Tutto
cultura s. f. [dal lat. cultura, der. di colĕre «coltivare», part. pass. cultus; nel sign. 2, per influenza del ted. Kultur]. – 1. a. L’insieme delle cognizioni intellettuali che una persona ha acquisito attraverso lo studio e l’esperienza,...
great resignation (Great Resignation) loc. s.le. f. inv. Il fenomeno delle dimissioni volontarie da un posto di lavoro, alla ricerca di alternative più appaganti. ♦ Quelli che dovevano essere i più saggi e maturi, travolti dal loro narcisismo...
Figlio (Roma, 320 circa - Illiberis, Spagna, 350) di Costantino I; fu nominato Cesare nel 335, e nel 337, alla morte del padre, Augusto, insieme ai fratelli Costantino II e Costanzo II. Combatté con fortuna i Franchi (341-342) e assicurò per...
COSTANTE I (Flavius Iulius Constans)
M. Floriani Squarciapino
Imperatore romano, terzo figlio di Costantino e Fausta, nacque in Roma tra il 320 e il 323 d. C. Cesare nel 333 ebbe l'Illiria, l'Italia e l'Africa; Augusto con i fratelli nel 337,...