Pittore, nato a Padova il 15 giugno 1915. Vive a Venezia. Figlio di un orafo e cesellatore, compì i suoi studî a Venezia e poi a Bologna con V. Guidi. Visse più tardi in Toscana e cominciò ad affermarsi [...] emotivo. Nell'arte di B. si scorge una intonazione fiabesca, velata spesso di malinconia e c'è in lui una costante ricerca spesso insoddisfatta, di superare il dato reale e naturalistico per abbandonarsi ad emozioni fuori di un tempo e di una ...
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Disegno industriale
Tomás Maldonado
di Tomás Maldonado
Disegno industriale
sommario: 1. Introduzione. 2. Per una storia del disegno industriale: a) le utopie scientifiche e tecniche; b) gli automi; [...] interno del Bauhaus la morfologia Stijl diventa un tema costante. Da molti è ufficialmente rifiutata, ma da molti di Bill sullo styling è chiara: ‟A paragone dei beni di produzione, i beni di consumo sono oggi assai più soggetti alla moda di una volta ...
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BARCELLONA
J. Yarza Luaces
(lat. Barcino; catalano Barcelona)
Città della Spagna nordorientale affacciata sul Mediterraneo, capoluogo della Catalogna. B. ebbe notevole importanza nel Medioevo, soprattutto [...] (Parigi, BN, lat. 4670A), databile tra il 1315 e il 1325, che dimostra quell'interesse per i temi giuridici che sarebbe divenuto una costante della miniatura gotica catalana. Negli anni successivi, Ferrer Bassa (v.) introdusse in Catalogna il modello ...
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CASTELLO
W. Müller-Wiener
Struttura fortificata con funzioni difensive e talvolta anche abitative, il c. viene normalmente indicato nelle fonti latine medievali con i termini castrum e castellum, indirettamente [...] 'impero e dell'Africa settentrionale, passate nel secondo quarto del sec. 7° agli Arabi, che da quel momento costrinsero i Bizantini, nei costanti scontri sulla linea di confine o nelle invasioni ripetutesi per anni in mare e in terra, a sempre più ...
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FIRENZE
C. De Benedictis
(lat. Florentia)
Città della Toscana, capoluogo di regione, F. si sviluppa in un'area pianeggiante sulle rive dell'Arno, che taglia la città in due parti. Fu colonia romana [...] su Arnolfo di Cambio, AM 1, 1983, pp. 157-202; id., I Cistercensi e la formazione di Arnolfo di Cambio, in Studi di storia dell'arte il testo dantesco era ormai divenuto una presenza costante nell'attività di ogni miniatore fiorentino e non solo ...
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LOMBARDIA
F. Cervini
Regione dell'Italia settentrionale, comprendente la parte centrale della pianura Padana, delimitata a N dalle Alpi Centrali, dal Mincio e dal lago di Garda a E, dal corso del Po [...] a crociera rette da spigoli a muro e da snelli costoloni a toro conclusi pensili, costantemente adottati in L. sul volgere del Duecento.Rarissimi sono i resti dei primi conventi mendicanti - S. Francesco a Cassine (prov. Alessandria), S. Francesco a ...
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COSTANTINOPOLI
C. Barsanti
(gr. ΚωνσταντινούπολιϚ; turco Istanbul)
Fondata da Costantino sul sito dell'antica Bisanzio (gr. Βυζάντιον), capitale dell'impero romano d'Oriente e poi di quelli bizantino [...] chiese ubicate in diversi quartieri della città e che per le loro costanti caratteristiche morfologiche sembrano costituire uno dei punti di partenza per i successivi sviluppi dell'architettura della prima età bizantina. Nell'estremo quartiere ...
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Le culture non occidentali
Marco Bussagli
Premessa
Qualsiasi riflessione sul corpo umano nell'arte non potrebbe in alcun modo considerarsi completa se non si estendesse lo sguardo anche alle civiltà [...] sua testa divenne il sacro monte, "i suoi occhi diventarono il sole e la luna, l'adipe i fiumi e i mari, i capelli e i peli gli alberi e gli altri vegetali costituito dal Vicino Oriente antico. Elemento costante nella successione dei sumeri, degli ...
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LONGOBARDI
E.A. Arslan
Popolazione germanica convenzionalmente accolta, sulla base della prevalente area di migrazione, nel novero dei Germani occidentali, insieme ad Alamanni, Bavari, Franchi.
Storia [...] analoghi a quelli emessi a nome di diversi imperatori (Maurizio Tiberio, Foca, Eraclio, Costante II) in altre aree (ducati del Nord, Tuscia) i tremissi, di peso calante, sembrano evolvere in tipi globulari, fortemente stilizzati, ispirati a quelli ...
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CISTERCENSI
M. Righetti Tosti-Croce
Ordine monastico le cui origini sono legate alla fondazione del novum monasterium sorto a Cîteaux (v.) in Borgogna nel 1098 per iniziativa di Roberto di Molesme, [...] esercitare un'economia di tipo curtense, analoga a quella praticata da abbazie come Cluny, il modello in negativo a cui costantementei C. sembrano riferirsi, almeno per tutta la prima metà del 12° secolo.Questi testi, ai quali fa da corollario una ...
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cultura s. f. [dal lat. cultura, der. di colĕre «coltivare», part. pass. cultus; nel sign. 2, per influenza del ted. Kultur]. – 1. a. L’insieme delle cognizioni intellettuali che una persona ha acquisito attraverso lo studio e l’esperienza,...
great resignation (Great Resignation) loc. s.le. f. inv. Il fenomeno delle dimissioni volontarie da un posto di lavoro, alla ricerca di alternative più appaganti. ♦ Quelli che dovevano essere i più saggi e maturi, travolti dal loro narcisismo...