Lo studio dell’italiano a scuola si affermò tra la fine del Cinquecento e il Settecento (Manacorda 1980; Marazzini 1985; De Blasi 1993; Matarrese 1993: 21-40) con un processo che modificò l’iter della [...] fiorentino univoco, entrato poi in crisi anche come riferimento per la pronuncia.
Costante nei programmi scolastici era il riferimento al dialetto (Corrà 1981-1982). I programmi del 1867 suggeriscono di far notare analogie e differenze «tra il ...
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Le lettere doppie (dette anche geminate, dal lat. gemino «raddoppio») sono la rappresentazione grafica delle consonanti che, in posizione intervocalica, vengono pronunciate al grado intenso, cioè con energia [...] così pronunce come [aˈkːasa] per a casa, [keˈdːiʧi] per che dici. È un tratto peculiare dell’italiano e, generalmente, italiana (Migliorini 200712) mettono in evidenza la costante instabilità diacronica delle lettere doppie. Nel Seicento inoltrato ...
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CRESCINI, Vincenzo
Gianfranco Folena
Nacque a Padova il 10 ag. 1857 da Vincenzo ed Anna Crescini, cugini, in una famiglia di agiata borghesia con tradizioni culturali e risorgimentali legate a Iacopo [...] la codificazione grammaticale e lessicale ricavata dai testi e ad essi aderente.
I limiti del metodo e delle ricerche del C. sono strettamente legati ai pregi: stanno nella costante impostazione monografica. E anche nella critica del testo, in cui fu ...
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I latinismi sono elementi linguistici attinti dal latino (parole e significati di parole, elementi grafici o fonetici, costrutti sintattici) e giunti in italiano in momenti diversi della sua storia. Occorre [...] (e una forma più antica divizia) dove l’esito -o- per ĭ latina testimonia una trafila non solo libresca, ma anche parlata, coincidente con l cardine. Non stupisce per questo che il recupero costante di latinismi sia un fatto endemico nell’italiano ...
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La lingua italiana dei segni (o lingua dei segni italiana), spesso chiamata con la sigla LIS, è la lingua adottata nella comunicazione dalle persone italiane sorde che si riconoscono membri di una comunità [...] i figli di sordi, possiedono competenze nella LIS a vario livello e costituiscono la terza fascia di utenti, oggi in costante luogo di produzione.
L’italiano scritto è il mezzo con cui i sordi comunicano con gli udenti e con altri sordi a distanza, ...
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Il proverbio (dal lat. provĕrbiu(m), da vĕrbum «parola») è oggetto di studio di numerose discipline: letteratura, sociologia, antropologia, dialettologia, storia delle tradizioni popolari (nell’insieme [...] si spezza, o fatti cornuto, che la pazienza ti viene, o chi ha pazienza ha i tordi grossi a un quattrin l’uno, o ancora la pazienza è come la piscia: pericolo costante, ma sono casi rari, perché nella cultura e nella lingua contemporanea i proverbi ...
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BOSCO, Umberto
Eugenio Ragni
Nacque a Catanzaro il 2 ottobre 1900, da Carmelo, avvocato dello Stato, e da Ambrosina Provenzano. Compiuti nella città natale gli studi secondari e il liceo, dove ebbe [...] dall’inizio del gravoso impegno dell’edizione critica delle Familiares, i cui primi tre volumi apparvero (a Firenze per Sansoni) 17), Bosco proponeva un’articolata disamina di alcune costanti del Rinascimento, precisando anzitutto che con esso «non ...
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La lingua del testo teatrale è un tipo di ➔ lingua scritta in cui gioca un ruolo primario la dimensione dell’oralità: il testo si realizza infatti nel divenire di un evento, lo spettacolo teatrale, caratterizzato [...] , destinata a pubblici ristretti e di livello culturale elevato, si è distinta dalla commedia per i contenuti storici o mitologici e per l’uso costante dell’italiano letterario in versi della tradizione poetica volgare di ➔ Dante e di ➔ Francesco ...
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A rigore, la lingua letteraria è definita e distinta da quella non letteraria soltanto dal fatto di essere scritta (anche se è esistita ed esiste una letteratura solo orale) e dalle finalità estetiche, [...] Antonio da Tempo già ai primi del Trecento. La differenza tra i volgari è ancor più netta in prosa, con una grande e a quello con dileguo della consonante) e il lento ma costante venir meno di secolari inversioni dell’ordine ausiliare o servile ...
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Gergo è un termine usato comunemente per indicare una varietà di lingua (o dialetto) dotata di un lessico specifico che viene utilizzato da particolari gruppi di persone, in determinate situazioni, per [...] esercizio dei loro mestieri, come i calderai, i seggiolai, gli arrotini, gli spazzacamini, i muratori, i ciabattini, ecc. Sul ruolo e delinquenti è talmente intrinseca da sembrare una costante piuttosto che un semplice accidente storico. Circa la ...
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cultura s. f. [dal lat. cultura, der. di colĕre «coltivare», part. pass. cultus; nel sign. 2, per influenza del ted. Kultur]. – 1. a. L’insieme delle cognizioni intellettuali che una persona ha acquisito attraverso lo studio e l’esperienza,...
great resignation (Great Resignation) loc. s.le. f. inv. Il fenomeno delle dimissioni volontarie da un posto di lavoro, alla ricerca di alternative più appaganti. ♦ Quelli che dovevano essere i più saggi e maturi, travolti dal loro narcisismo...