Decima lettera dell’alfabeto latino, che rappresenta l’occlusiva velare sorda (il suono proprio di c in casa, fuoco, acuto).
Linguistica
Nell’alfabeto fenicio portava il nome di kap e con la forma
rappresentava [...] Medioevo, per esprimerne il suono velare davanti a e o i (per es., ke = che). Nelle lingue germaniche i sepali.
Chimica
La lettera K è simbolo dell’elemento chimico potassio (lat. scient. Kalium).
Fisica
La lettera k è il simbolo della costante ...
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Haratischwili, Nino. – Scrittrice, regista e attrice teatrale georgiana (n. Tbilisi 1983). Intrapresa precocemente la carriera attoriale, dal 1998 al 2003 ha diretto a Tbilisi la compagnia bilingue georgiano-tedesco [...] su nodi esistenziali irrisolti, ma con una costante e lucidissima attenzione al contesto geopolitico e al difficile percorso delle ex repubbliche societiche, sono anche i romanzi successivi, da Mein sanfter Zwilling (2011; trad. it. ...
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Semantica
Giulio Lepschy
(XXXI, p. 334; App. III, ii, p. 692; IV, iii, p. 298)
Ciò che caratterizza gli studi di s. negli ultimi decenni del 20° secolo è la convergenza di due filoni di ricerca precedentemente [...] limiti della formalizzazione teorica con una costante attenzione alla natura storica e sociale dire che 'io' e 'tu' designano sempre la stessa persona, cioè i partecipanti all'atto locutivo, rispettivamente l'emittente e il ricevente del messaggio. ...
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ITALIA (XIX, p. 693; App. I, p. 742; App. II, 11, p. 72)
Mario Cataudella
Giuseppe de Meo
Giovanni Spadolini
Ignazio Baldelli
Alessandra Briganti
Fortunato Bellonzi
Carlo Melograni
Confini. - Con [...] però il progettare per l'industria ha costituito un settore di lavoro specifico e piuttosto separato. Un personaggio tra i più costantemente e vivacemente presenti in campo architettonico, G. Samonà, il quale con gli scritti e l'insegnamento, le ...
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Semiologia
Gian Paolo Caprettini
(App. IV, iii, p. 301; v. semiotica, III, ii, p. 697)
Semiologia del testo letterario
La s. (o semiotica) negli ultimi decenni è stata spesso al centro di interrogativi [...] a distinguere in ogni complesso testuale ciò che è costante e ciò che è variabile, richiamandosi al principio con T.A. van Dijk, H. Parret, J.-M. Klinkenberg; in Danimarca con I. Almeida; in Spagna con M.A. Garrido Gallardo, J. Talens, M.A. ...
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Vecchio Testamento. - Critica del testo. - Gli anni che vanno dal 1960 al 1975 sono stati dedicati particolarmente alla progettazione e alla pubblicazione di edizioni critiche della B. ebraica e delle [...] a cura di Th. H. Robinson et al., 1975. Mancano ormai solo i fasc. 5, 14 e 16, che non dovrebbero tardare, dato il ritmo & Ruprecht, continua a ritmo costante. Viene effettuata secondo i criteri più aggiornati della critica letteraria moderna ...
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Filologo classico, nato a Napoli il 22 febbraio 1913, morto a Genova il 24 settembre 1991. Formatosi alla scuola di A. Rostagni, dopo un decennio di incarichi universitari, ha ricoperto la cattedra di [...] Umanesimo (studi su Pietro Martire d'Anghiera, 1980, 1985).
Costante l'interesse per l'opera virgiliana, tradotta e commentata, e medievale di Genova ha raccolto in 12 serie di Opuscula i suoi scritti minori.
Nella ripresa di studi anteriori d.C. ...
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Linguista e scrittrice, nata a Milano il 7 settembre 1915; professore di Storia della lingua italiana dal 1962 nell'università di Lecce e dal 1963 in quella di Pavia; dal 1976 socio dell'Accademia della [...] e Dante, 1983).
Per l'altro verso, la costante volontà di approfondimento e di superamento del discorso sulla '' discorso critico dei saggi raccolti in Metodi e fantasmi (1969), in I metodi attuali della critica in Italia (1970, con C. Segre), ...
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Filologia
Gianfranco Contini
di Gianfranco Contini
Filologia
sommario: 1. La filologia nella storia della cultura. 2. Critica testuale. □ Bibliografia.
1. La filologia nella storia della cultura
Chi [...] e coscienza della rappresentazione. La distinzione di u e v come, dove occorra, di i e j si fa per accordo universale (a cui si vorrebbe partecipasse più costantemente la filologia spagnola, in cui edizioni famose arrivano a distinguere tra le varie ...
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Scienza indiana. La scienza nella cultura indiana
Frits Staal
La scienza nella cultura indiana
Il concetto di scienza e la classificazione delle scienze
Per designare le conoscenze sistematiche indiane [...] ai più informati dei nostri antenati. Naturalmente, non tutte le scienze si sono evolute in modo costante, secondo linee di sviluppo progressive; i loro percorsi registrano dei cul-de-sac e molte conoscenze sono indubbiamente andate perdute, ma in ...
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cultura s. f. [dal lat. cultura, der. di colĕre «coltivare», part. pass. cultus; nel sign. 2, per influenza del ted. Kultur]. – 1. a. L’insieme delle cognizioni intellettuali che una persona ha acquisito attraverso lo studio e l’esperienza,...
great resignation (Great Resignation) loc. s.le. f. inv. Il fenomeno delle dimissioni volontarie da un posto di lavoro, alla ricerca di alternative più appaganti. ♦ Quelli che dovevano essere i più saggi e maturi, travolti dal loro narcisismo...