Vescovo (dal 311 - m. dopo 340) di Cartagine, la cui elezione, contestata, è alle origini dello scisma donatista; ma C. fu riconosciuto legittimo dai concilî di Roma (312 o 313) e di Arles (314). Tuttavia [...] Costantino trattenne in Italia i due contendenti, Donato e C. (questo a Brescia); i legati imperiali inviati a Cartagine per procurare l'elezione di un nuovo vescovo riconobbero però C., che poté ritornare in sede (316) e partecipare poi al concilio ...
Leggi Tutto
Figlia (n. 1445 - m. 1488) del duca Francesco I e di Bianca Maria Visconti. Alunna di Guiniforte Barzizza e di Costantino Lascaris, per motivi politici fu promessa (1455) e sposata (1465) ad Alfonso d'Aragona [...] duca di Calabria (poi re Alfonso II). Amante delle lettere classiche e della filosofia, come della caccia e della danza, raccoglitrice in Castel Capuano di una pregevole biblioteca, a lei Masuccio Salernitano ...
Leggi Tutto
Figlio di Giorgio, successe al padre nel settembre 1660 per i buoni uffici di Costantino Cantacuzeno. Ma fu deposto nel 1664, per aver tradito i Turchi durante una spedizione in Tran silvania, e riparò [...] a Vienna; nel 1672 riottenne il trono profondendo grosse somme a Costantinopoli. Regnò ancora due anni e fu deposto per aver di nuovo tradito i Turchi nel corso della guerra con la Polonia (1674). ...
Leggi Tutto
Secondogenito (m. 1444) dell'imperatore Manuele II, succedette (1407) allo zio, Teodoro I; con lui il despotato raggiunse l'apogeo della potenza e dello splendore; nel 1432 annetté il principato di Acaia, [...] unificando tutto il Peloponneso ad eccezione di alcuni luoghi in mano ai Veneziani (Corone, Modone, ecc.). Alla corte di T. visse l'umanista Gemisto Pletone. Lasciò il potere al fratello Costantino, ritirandosi in convento. ...
Leggi Tutto
Figlia (sec. 11º) del re di Georgia, donna molto dotta, fu moglie prima di Michele VII Ducas (1071-78), cui diede Costantino Ducas, poi di Niceforo III Botaniate (1078-81), sposato dopo l'abdicazione di [...] Michele con lo scopo di salvaguardare i diritti del figlio. Prese parte alla congiura che costò la vita a Niceforo. Si ritirò poi in un convento di Costantinopoli, dove morì. ...
Leggi Tutto
Khān dei Bulgari (seconda metà sec. 7º). Forse sotto la pressione dei Cazari, con i Bulgari allora stanziati presso il Mar d'Azov, si trasferì (660-68) nella Mesia e nella Piccola Scizia, invano ostacolato [...] dall'imperatore bizantino Costantino IV Pogonato; fondò così, con la sottomissione degli Slavi, la patria dei Bulgari, tra il Danubio e la catena dei Balcani. ...
Leggi Tutto
Figlio (m. 963) dell'imperatore Romano I Lecapeno, fu dal padre associato al trono (928) insieme con i fratelli Cristoforo e Costantino. Con quest'ultimo (Cristoforo era morto nel 931) rovesciò il padre [...] dal trono, relegandolo in un convento (944). Fatto arrestare a sua volta assieme al fratello (945) da Costantino VII Porfirogenito, sovrano legittimo, fu relegato in un convento. ...
Leggi Tutto
Storico bizantino (n. in Asia Minore 950 circa - m. fine secolo 10º), prese parte alla prima campagna di Basilio II contro i Bulgari (986). Ha lasciato una fondamentale storia dell'Impero in 10 libri, [...] che copre il periodo compreso fra la morte di Costantino VII (959) e l'ultimo anno di regno di Giovanni I Zimisce (975). ...
Leggi Tutto
Uomo d'arme (m. 1453), della nobile famiglia genovese; console a Caffa, corse poi il mare con due navi in guerriglia contro i Turchi. Quando questi attaccarono Costantinopoli, G. L. offrì i suoi servigi [...] all'imperatore Costantino Paleologo, costituendo, con Maurizio Cattaneo, l'anima della resistenza. Ferito gravemente nell'attacco del 29 maggio, morì qualche giorno dopo. ...
Leggi Tutto
Domenicano (Château-du-Loir, Sarthe, 1574 - Parigi 1623), vescovo titolare di Dardania e coadiutore a Metz (1617). Ebbe polemiche clamorose con Giacomo I d'Inghilterra, P. du Moulin, il Duplessis-Mornay [...] e M. De Dominis. Tra le sue opere: il Tableau des passions humaines, e l'Histoire romaine (da Augusto a Costantino), assai ammirate dai contemporanei. ...
Leggi Tutto
tolleranza s. f. [dal lat. tolerantia, der. di tolerare «sopportare, tollerare»]. – 1. La capacità, la disposizione a tollerare, e il fatto stesso di tollerare, senza ricevere danno, qualche cosa che in sé sia o potrebbe essere spiacevole, dannosa,...
in hoc signo vinces
〈in òk...〉 (lat. «in questo segno vincerai»). – Frase con cui viene comunemente tradotto il motto greco τούτῳ νίκα «vinci con questo» che, secondo Eusebio (Vita Constantini I, 27,31 e Hist. eccl. IX, 9), sarebbe apparso...