Letterato e patriota (Cesena 1778 - ivi 1853); insignito di cariche municipali durante la dominazione francese e viceprefetto di Cesena per G. Murat nel 1815; di tendenze liberali, fu (1824-31) in carcere; [...] . Le sue memorie, pubblicate nel 1915, s'intitolano: Sei anni e due mesi della mia vita. Scrisse anche alcune tragedie di stampo alfieriano: Francesca da Rimini (1801); Costantino Magno (1805); Il Conte di Barbiano (1807) e, più tardi, nel 1843 ...
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Dinastia dell'Impero bizantino. Il primo conosciuto di questa famiglia dalle origini ignote è Costantino Angelo, marito di Teodora, figlia minore dell'imp. Alessio I Comneno e di Irene Ducas. Da lui discesero [...] ) e che per breve periodo (1222-1244) furono anche imperatori di Tessalonica. Gli A. oltre che con i Comneno e i Ducas furono imparentati con i Paleologo, con gli Svevi di Germania, con Manfredi e con famiglie principesche della penisola balcanica. ...
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Ordine cavalleresco dell’Impero d’Oriente (anche detto di S. Giorgio, o dei cavalieri angelici, o dei cavalieri aurati) fondato probabilmente nel 12° sec. ma attribuito, dalla leggenda, a Costantino [...] , duca di Parma, quindi trasmesso a Carlo di Borbone, duca di Parma e poi re di Napoli che lì ne trasportò la sede. Ma i Borboni di Parma ritennero che questa fosse un’usurpazione e, dopo un lungo contrasto, le due case sovrane di Napoli e di Parma ...
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Uomo politico greco (Patrasso 1867 - Atene 1922), fu ministro delle Finanze dal 1907 al 1909; presidente del Consiglio e ministro degli Esteri nel marzo 1915, fu contrario alla spedizione contro i Dardanelli [...] a un intervento a fianco dell'Intesa. Esiliato nel 1917, tornò in patria nel 1920 promuovendo la restaurazione di re Costantino; membro del gabinetto Ràllis, divenne poi primo ministro e ministro degli Esteri e in tale qualità negoziò a Londra la ...
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Zar (m. 1280) dei Bulgari, detto dai Bizantini Lachanàs (gr. Λαχανᾶς). Sconfisse e uccise lo zar Costantino Asen e i boiari si sollevarono e lo proclamarono zar. con questo atto si aprì in Bulgaria un [...] periodo di guerre civili, di cui approfittò l'imperatore di Oriente MicheleVIII per contrapporre a I. Giovanni III Asen. I. con l'aiuto dei Tatari costrinse Giovanni III alla fuga, ma fu a sua volta rovesciato (1280) dal cumano Giorgio Terter. ...
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Nipote (1189-1238) di Giorgio Dolgorukij; alla morte del padre Vsevolod III (1212) entrò in conflitto col fratello maggiore Costantino cui dovette cedere il granducato, dove ritornò alla morte di questo [...] (1219). Esteso il suo dominio su Novgorod, contro i Bulgari del Volga costruì Nižnij Novgorod, ma nel 1238 i Mongoli di Batyi, distrutte Rjazan' e Mosca, sconfissero e uccisero in battaglia G. distruggendo Vladimir con la maggior parte degli abitanti ...
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Figlio (895-940) di Edoardo il Vecchio, salì al trono nel 925. Cercò di estendere i suoi dominî oltre il Tamigi e lo Humber, ma trovò l'opposizione di una potente lega capitanata da Costantino re di Scozia. [...] Con l'aiuto del fratello Edmondo, sconfisse la lega a Brunanburh (937) unificando la maggior parte dell'Inghilterra sotto il suo scettro (si proclamò rex totius Britanniae). Con un'azione politica energica ...
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Figlia (n. 1445 - m. 1488) del duca Francesco I e di Bianca Maria Visconti. Alunna di Guiniforte Barzizza e di Costantino Lascaris, per motivi politici fu promessa (1455) e sposata (1465) ad Alfonso d'Aragona [...] duca di Calabria (poi re Alfonso II). Amante delle lettere classiche e della filosofia, come della caccia e della danza, raccoglitrice in Castel Capuano di una pregevole biblioteca, a lei Masuccio Salernitano ...
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Figlio di Giorgio, successe al padre nel settembre 1660 per i buoni uffici di Costantino Cantacuzeno. Ma fu deposto nel 1664, per aver tradito i Turchi durante una spedizione in Tran silvania, e riparò [...] a Vienna; nel 1672 riottenne il trono profondendo grosse somme a Costantinopoli. Regnò ancora due anni e fu deposto per aver di nuovo tradito i Turchi nel corso della guerra con la Polonia (1674). ...
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Secondogenito (m. 1444) dell'imperatore Manuele II, succedette (1407) allo zio, Teodoro I; con lui il despotato raggiunse l'apogeo della potenza e dello splendore; nel 1432 annetté il principato di Acaia, [...] unificando tutto il Peloponneso ad eccezione di alcuni luoghi in mano ai Veneziani (Corone, Modone, ecc.). Alla corte di T. visse l'umanista Gemisto Pletone. Lasciò il potere al fratello Costantino, ritirandosi in convento. ...
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tolleranza s. f. [dal lat. tolerantia, der. di tolerare «sopportare, tollerare»]. – 1. La capacità, la disposizione a tollerare, e il fatto stesso di tollerare, senza ricevere danno, qualche cosa che in sé sia o potrebbe essere spiacevole, dannosa,...
in hoc signo vinces
〈in òk...〉 (lat. «in questo segno vincerai»). – Frase con cui viene comunemente tradotto il motto greco τούτῳ νίκα «vinci con questo» che, secondo Eusebio (Vita Constantini I, 27,31 e Hist. eccl. IX, 9), sarebbe apparso...