ILLUSIONISMO
R. Bianchi Bandinelli
− Il termine critico i. è stato introdotto nella storia dell'arte antica da F. Wickhoff (v.) nel suo saggio sull'arte romana pubblicato nel 1895, ripreso ed esteso [...] 'arte della tarda antichità (v. spätantike), specialmente alla scultura del III e IV sec. d. C., che si basa quasi esclusivamente tardo-antonina (otto rilievi sull'attico dell'Arco di Costantino), raggiunge effetti più intensi nei rilievi dell'Arco di ...
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STOLAC (Stolaz)
G. Novak
Non sappiamo come si chiamava all'epoca romana il grande abitato le cui rovine si estendono per 1 km in lunghezza e 0,5 km in larghezza sotto il vecchio castello turco di Stolac [...] di Probo, di Costanzo Cloro, di Licinio, di Costantino il Grande, di Costantino II, di Costanzo I e II, di Valentiniano; Mitteilungen aus Bosnien und der Herzegovina, I, Vienna 1893, pp. 284-297; III, 1895, pp. 272-280; V, 1897, pp. 168-170; K. ...
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SUCIDAVA (Συκίδαβα)
D. Tudor
Centro della Romania, (oggi Celei) dacico e più tardi romano della Dacia Inferior, di un'area di circa 25 ettari, fortificato con un vallo e un fossato sin dal III sec. d. [...] momento dell'abbandono della Dacia si mantenne una testa di ponte a S. dove erano stanziate le coorti III e IV della legione V Macedonica.
Costantino il Grande costruisce a S. una nuova fortezza, restaura la strada romana a N e la collega ad Oescus ...
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DROBETA (Drubetae)
D. Adamesteanu
G. Florescu
Località dell'antica Dacia, posta sulla riva sinistra del Danubio, tra Viminacium e Ratiaria, nel punto in cui il fiume supera gli ultimi contrafforti transilvani [...] , è formato tanto da quello dell'età antecedente a Costantino quanto anche della sua fortezza. Sotto Giustino II la si faceva attraverso la torre angolare N-O.
Bibl.: Gr. Florescu, RIR, III, i, 1933, p. 32 ss.; D. Tudor, Oltenia Romana, Bucarest ...
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GIULIANO l'Apostata (Flavius Claudius Iulianus)
V. Scrinari
Figlio di Giulio Costanzo e di Basilina, nativo di Costantinopoli, fu col fratello Gallo superstite della strage operata alla morte di Costantino [...] signore di Acerenza, ufficiale di Manfredi.
Bibl.: E. Babelon, L'iconographie monétaire de Julien l'Apostate, in Revue numismatique, s. IV, III, 1903, p. 103; J. J. Bernoulli, Röm. Ik., Stoccarda 1884, II, 3, pp. 241-251, tavv. LIII-LV; R. Delbrück ...
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Vedi SERDICA dell'anno: 1966 - 1973
SERDICA (v. vol. vii, p. 207)
T. Ivanov
Centro antico corrispondente all'attuale Sofia. Situato sulla importante arteria romana Singidunum-Constantinopolis.
I reperti [...] Dacia mediterranea. S. raggiunge il suo massimo sviluppo economico e culturale durante il II e agli inizi del sec. III d. C., e poi sotto Costantino il Grande e Giustiniano I. La città viene distrutta verso la fine del sec. VI dagli Avari e dagli ...
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BRACARA
J. M. Bairrão Oleiro
Città dei Bracari, che abitavano a N del Durius (Douro), nella Gallaecia meridionale; fu un centro importante durante il dominio romano. B. Augusta fu capitale del conventus [...] dello stesso culto dal conventus Augustanus; altre dedicate a Costantino, al Genio Augusti e al Genio Caesaris; e il 1896; Leite de Vasconcelos, Religióes da Lusitânia, voll. II, e III, Braga 1895; História de Portugal, Barcelos 1928, vol. I ...
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VERCELLI (Οὐερκέλλαι, Βερκέλλαι, Vercellum, Vergellae)
C. Carducci
La città moderna del Piemonte, situata sulla destra della Sesia, occupa il luogo dell'antica.
Non è ben chiara l'origine del nome della [...] (Vercellae Libicorum ex Salluis ortae: Plin., Nat. hist., iii, 124).
È probabile che dopo i Salii anche i Cimbri per l'acqua. La città andò decadendo nel III e IV secolo. Massenzio la distrusse e Costantino la riedificò.
Bibl.: L. Bruzza, Iscrizioni ...
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Vedi BYLLIS dell'anno: 1959 - 1994
BYLLIS
P. C. Sestieri
Città della Macedonia, corrispondente all'odierna Gradista, posta in prossimità dell'odierno villaggio di Hekalj, sulla collina che lo domina, [...] iii, , in Oesterr. Jahresh., III, 1900, i, p. Voyage de la Grèce, I, libro III, Parigi 1826, p. 340; W. III, 12, 2; 2) Strabone, VII, 5, 8; VII, 7, 7; 3) Plinio, Nat. Hist., III , 30; 3) Cesare, De bello civili, III, 12; 40; 4) Cicerone, Ad familiares, ...
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UTILITAS
G. Becatti
¿ W. Koehler
1. Termine critico. - È una qualità che i Romani vogliono trovare associata alla bellezza nelle varie manifestazioni artistiche, poiché l'arte per l'arte è in teoria [...] . Nisi utile est quod facimus, stulta est gloria, dice Fedro (iii, 17), perciò l'arte più sentita e più celebrata dagli scrittori d'ogni altra riproduce il senso di utilitas publica. Sotto Costantino I la figura dell'Aequitas indica, con la stessa ...
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