BARONI, Giovanni
Gino Barioli
Nacque a Rossano Veneto, da Costantino e Giulia Compostella, ed entrò a far parte del comprensorio ceramico delle Nove (1802) in un momento di particolari difficoltà, cioè [...] operai e artisti entro un complesso produttivo artisticamente valido ed economicamente solido e proficuo.
Al B. va anche ilgrande merito (nel campo delle porcellane e delle maioliche) di avere mantenuto nella principale fabbrica delle Nove un ...
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CESARI, Bernardino
Herwarth Roettgen
Figlio, di Muzio, nacque ad Arpino (Frosinone) nel 1571. Fratello minore di Giuseppe, il Cavalier d'Arpino, è documentato per la prima volta a Roma in una condanna [...] anche le pitture della volta con i pennacchi nel passaggio tra il capitolo dei padri e il parlatorio. Queste vanno confrontate con ilgrande affresco, citato dalle fonti, con l'Ingresso di Costantino a Roma del 1600 in S. Giovanni in Laterano (dove è ...
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DELLA GIACOMA (Jacoma, nelle fonti russe Della Giacomo), Antonio
Carla Muschio
Mancano notizie sulla formazione, in Italia, di questo decoratore originario di Predazzo (Val di Fiemme; Ambrosi, 1883); [...] privati dei principi Alessandro e Costantino.
Nel gennaio del 1792 ricevette una commissione di importanza ancora maggiore: gli affreschi della sala del trono, dove, insieme con il francese G. F. Doyen creò ilgrande soffitto e dipinse un fregio ...
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GHIRARDELLI (Gherardelli), Giovanni Battista Filippo
Fabio Tarzia
Nacque a Roma il 17 ag. 1623. Si ignora il nome del padre, appartenente a una famiglia originaria di Castelfidardo (Ancona), mentre [...] , int. 2).
Il 20 febbr. 1653 il G. dette alle scene un'altra sua tragedia in prosa, ilCostantino, destinata, a differenza citazione nel celebre Discours de la tragédie. Di come ilgrande tragediografo francese venisse a conoscenza dell'opera del G. ...
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Letterato (Venezia 1470 - Roma 1547). Seguendo a Firenze (1478-80) il senatore Bernardo (v.), suo padre e suo primo maestro, si familiarizzò col volgare fiorentino, dei diritti del quale egli, umanista [...] diventare il più autorevole sostenitore. Nel 1492 si recò a Messina, dove studiò greco alla scuola di Costantino Lascaris. fu creato cardinale. La sua posizione sociale, la grande cultura, il fascino e decoro della persona, la somma discrezione ...
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Pittore e architetto (Urbino 1483 - Roma 1520). Figlio di Giovanni Santi R. poté ricevere dal padre, morto nel 1494, solo un primo indirizzo alla pittura. Grande importanza ebbero invece per la sua formazione [...] troverà la massima attuazione nei grandi cicli del periodo romano. le aspirazioni politiche maturate durante il papato precedente: il nuovo papa infatti più che all -17; la quarta sala, detta di Costantino, venne interamente eseguita dopo la morte di ...
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Uno dei dodici Apostoli. Secondo il Vangelo di Matteo (16, 17-19; cfr. Giovanni, 1, 42) il suo nome originario, reso in italiano come Simeone o, per lo più, come Simone (gr. Σίμων), figlio di Giona, fu [...] Giona, perché non carne e sangue te l'ha rivelato, ma il Padre mio ch'è nei cieli. Ora anch'io ti dico: la poneva sul colle vaticano, dove Costantino aveva fatto erigere una basilica "sul egiziana, che godette di grande autorità nei primi secoli ...
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Stratego d'Oriente (n. Germanicea in Commagene 675 circa - m. 741), detto Isaurico da Teofane, da altri scrittori ritenuto siriaco, fu acclamato imperatore (717) in sostituzione di Teodosio III. Con la [...] grande vittoria conseguita (717-18) sugli Arabi che, passati in Europa, avevano attaccato Costantinopoli per mare e per terra, Ecloga, a modifica della legislazione giustinianea, e generalizzò il sistema dei temi. Gli successe il figlio Costantino V. ...
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Pittore (Borgo S. Sepolcro 1406 o 1412 - ivi 1492); figlio di Benedetto dei Franceschi (cognome noto anche nella forma della Francesca, che poi si è imposta nella tradizione) e di Romana di Pierino da [...] luce improvvisa e tagliente; nella Vittoria di Costantino la luminosità diurna decanta una spettacolare parata architettonica di P. si svolge pienamente nella grande nicchia che accoglie il gruppo divino in una perfetta sublimazione di forma ...
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Imperatore romano d'Occidente (n. 384 - m. Ravenna 423). O. ebbe il titolo di Augusto nel 393 e, a soli undici anni, divenne erede dell'Impero Romano di Occidente, che resse sotto la tutela di Stilicone. [...] , dopo aver proclamato imperatore e poi deposto il praefectus urbi Attalo, prese e saccheggiò Roma (410). A questa catastrofe seguì una certa ripresa, per merito del generale Costanzo con le vittorie su Costantino III (411) e su Eracliano che si ...
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costantiniano
agg. – Relativo a un personaggio di nome Costantino, e in partic. a Costantino il grande, imperatore romano dal 306 al 337: il periodo c., l’epoca c., l’età c.; donazione c., secondo quanto si credette fino a tutto il medioevo,...
bizantino
biżantino agg. [dal lat. tardo Byzantinus]. – 1. Di Bisanzio, antichissima città (gr. Βυζάντιον, lat. Byzantium) all’imboccatura del Mar Nero, tra il Corno d’Oro e il Mar di Marmara, che dopo la conquista di Costantino (323 d.C.)...