Storico latino, nato in Antiochia da nobile famiglia greca. È ignoto l'anno della sua nascita, che si può ritenere avvenuta fra il 332 e il 335 d. C., come pure è ignota la vita da lui trascorsa prima [...] della sua vita si ricavano dai varî passi dell'opera sua stessa (v. cit. in M. Schanz, p. 94-95). Il suo perduti di A. cominciassero dalla morte di Costantino (337) e che la storia da Nerone a Costantino formasse l'oggetto di un'altra opera di ...
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Arte antica. - Il bisogno di una illuminazione artificiale, specie per uso domestico, indusse per tempo l'uomo a ricercare non soltanto una materia illuminante di speciale intensità, legno resinoso, grasso [...] ricorda candelabri d'oro e d'argento offerti da Costantino alle chiese di Roma. Candelabri si mettevano anche sulle piccoli e talora a lucerna, che si fanno risalire fino al secolo III-V. Per i secoli VIII e IX si ha notizia di numerosi candelabri d' ...
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. Uno dei sette colli di Roma, suddiviso in due sommità, rappresentate oggi dalla chiesa dell'Aracoeli e dal Museo Mussolini. Sulla prima fu stabilita l'acropoli della città, detta arx Capitolina, sull'altra [...] chiesa di S. Rita fra la scala dell'Aracoeli e il monumento a V. Emanuele, e che fu poi nel Medioevo adibita al culto con l decadenza di Roma segnò anche quella del Campidoglio. Dopo che Costantino ebbe abbandonato nel 330 la città, il colle conservò ...
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Storia della scienza. - Nel tracciare la storia degli studî botanici, conviene distinguere, per l'antichità e il Medioevo e anche per i primi tempi dell'età moderna, tra le conoscenze botaniche di carattere [...] orto botanico di Pisa ed ebbe come discepoli Ulisse Aldrovandi, Costantino di Rodi e Luigi Anguillara, il quale viaggiò in la costa del Venezuela, il Perù e il Chile; William Dampier (v. XII, p. 278) non trascurò di descrivere nuove piante trovate ...
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Astrolatria (dal gr. ἀστηρ "astro" e λατρεία "culto") vale "adorazione degli astri", cioè del sole, della luna, delle stelle, dei pianeti e delle costellazioni. Per astralismo s'intende quella concezione [...] noto come anche gli antichi Greci adoravano il sole (v.), la luna (v.) e qualche pianeta.
Il paese classico dell'astrolatria e dell'Impero e dell'imperatore, da Aureliano fino a Costantino. La sorte stabilita dagli astri è una necessità inflessibile, ...
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SCRITTURA
Armando Petrucci
(XXXI, p. 232)
Storia della scrittura. - Ove si considerino s. tutte le "tracce grafiche dotate di significati convenzionali" (G.R. Cardona) che gli uomini hanno adoperato [...] famosi, di Naǧ' Ḥammādī (4°-5° secolo d.C.; v. in questa Appendice). Parimenti dalla maiuscola greca libraria derivò nel 4° , la glagolitica, creata intorno all'863 dall'erudito Costantino-Cirillo, le cui lettere sono caratterizzate dalla presenza di ...
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Era nata, principessa di Anhalt-Zerbst, il 2 maggio 1729 e battezzata col nome di Sofia-Federica-Amalia. Nel 1743, con la madre, fu chiamata a Pietroburgo dall'imperatrice Elisabetta Petrovna, e nel 1745 [...] sull'educazione dei suoi nipoti, i principi Alessandro e Costantino Pavlovič, e in altre opere, ella sviluppò le monografica, ma nessun lavoro complessivo; la migliore biografia è quella di V.A. Bilbasov, Istorija Ekateriny II (Storia di C. II), voll ...
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La storia di questa famiglia si confonde molte volte e s'immedesima con la storia di Genova e può, come questa, dividersi in alcuni principali periodi. Sino al sec. XIV i D. primeggiano con le altre grandi [...] spedizione a Ventimiglia, come Lazzaro a Barcellona; Costantino e Domenichino, primo principe di Oneglia, capitani egli fu ucciso da un colpo d'archibugio nel gennaio 1547 (v. fieschi).
Da Ginetta di Adamo Centurione Gianettino aveva avuto tre femmine ...
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MESIA (Moesia)
Pietro Romanelli
Provincia romana del Basso Danubio. I Mesi, da cui essa prese nome, erano un popolo di razza tracica abitante in una regione di estensione assai limitata, compresa fra [...] adoperato l'etnico in luogo del nome delle due regioni. V. Pârvan suppone che i termini Moesi e Thraces siano qui usati i due più grandi imperatori della fine del mondo antico: Costantino di Naisso, e Giustiniano di Tauresio, presso Scupi; d'origine ...
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VALLE d'AOSTA (A. T., 20-21)
Piero LANDINI
Giustino BOSON
d'AOSTA La valle d'Aosta comprende per intero il bacino montano della Dora Baltea, affluente di sinistra del Po, chiusa ad ovest e a nord dalla [...] che da Cervinia (Breuil) porterà al Colle di S. Teodulo (m. 3324).
V. tavv. CXIX e CXX.
Bibl.: P. L. Marini, La transumanza nella , ma penetrò nelle valli secondarie. Sotto Diocleziano e Costantino, la valle faceva parte delle Alpi Graie e Pennine ...
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basso1
basso1 agg. [lat. tardo bassus]. – 1. a. Poco elevato dal suolo o da altro livello, sia rispetto ad altre cose determinate, sia rispetto all’altezza ordinaria delle cose dello stesso genere: un ragazzo b. e tarchiato; b. statura, inferiore...
comitatus
s. m., lat. [der. di comitari «accompagnare»; nel 2° sign., direttamente da comes -mĭtis: v. conte] (pl. -us). – 1. Séguito, accompagnamento. Cesare e Tacito così chiamano il séguito di giovani volontarî, legati da giuramento di...