Lazio
Marcello Aurigemma
Il L. del suo tempo non riceve da D. una particolare attenzione, eguale, ad es., a quella rivolta, per ovvi motivi, non soltanto alla Toscana, ma anche alla Romagna o al Veneto. [...] luoghi o personaggi del L. vengono non di rado citati nella Commedia. Vi è anzitutto il L. antichissimo il quale (già intravisto attraverso i Siratti), rifugio di s. Silvestro, visitato da Costantino perché lo guarisse dalla lebbra, compensato poi ...
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ADEODATO
Gino Franceschini
Eletto vescovo di Siena tra il 713 ed il 714 (poiché in una deposizione testimoniale dell'agosto del 715 un chierico dichiarava che la sede vescovile, tre anni prima, era [...] 6 marzo 715 (L. A. Muratori, Antiquitates Italicae Medii Aevi, VI, Mediolani 1742, coll. 383-386). A., però, ottenne che che A. avrebbe ottenuto in questa occasione dal papa Costantino è stato giudicato dal Pasqui e dal Kehr una falsificazione ...
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Galeno Claudio (Galieno)
Enzo Volpini
Nato a Pergamo nel 129-130 d.C. e morto nel 200 circa, G. è considerato, dopo Ippocrate, il medico più illustre dell'antichità.
Accurato anatomista e fisiologo di [...] presalernitano (secoli IX, X e XI), Roma 1956, 24). Del VI secolo è la traduzione dell'opera di G. Ad Glauconem De nella versione latina di Costantino Africano, servì di avviamento agli aspiranti medici. Lo stesso Costantino nell'XI secolo tradusse ...
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Ercole, Francesco
Pier Giorgio Ricci
, Storico (La Spezia 1884 - Gardone 1945), professore di storia del diritto nelle università di Urbino, Sassari, Cagliari, Palermo; poi di storia medievale e moderna [...] caratterizzata dalla persuasione che la donazione di Costantino avesse corrotto tanto l'Impero quanto i contributi non compresi in tale raccolta: Sulla data di composizione del canto VI e sulla cronologia del Purgatorio, in " Nuovo Giorn. d. " III ...
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concistoro
In Roma antica, corpo consultivo o consiglio intimo dell’imperatore romano, così denominato, al posto del precedente consilium, a partire da Diocleziano; dall’età di Costantino fu costituito [...] dietro convocazione del papa e sotto la sua guida. Il c. può essere segreto e riservato ai soli porporati, quando vi si trattano gli affari più delicati o questioni legate a nomine, oppure pubblico. Con l’articolazione della struttura curiale in ...
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nobiltà In senso specifico e in connessione alla storia europea dall’antichità all’età moderna, particolare condizione giuridica e sociale, legata al possesso spesso ereditario di onori e privilegi esclusivi, [...] censo.
Il processo si compì quando le riforme di Costantino delegarono le alte cariche statali a uomini di fiducia dell sociale della società e dell’elemento scelto come discriminante. Vi sono poi classi nobili rigorosamente chiuse, come la casta. ...
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Figlio (n. 1005 circa - m. Studion 1061) di Manuele, magister militum sotto Basilio II, fu valoroso generale sotto Costantino IX e Michele VI, e fu elevato al trono da una rivolta militare che abbatté [...] Michele VI (1057). Nel tentativo di risanare le finanze statali sottopose al fisco le rendite ecclesiastiche entrando così in contrasto con il patriarca Michele Cerulario. Ammalatosi, abdicò, anche per l'opposizione degli ambienti di corte e dell' ...
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Figlio (Roma, 320 circa - Illiberis, Spagna, 350) di Costantino I; fu nominato Cesare nel 335, e nel 337, alla morte del padre, Augusto, insieme ai fratelli Costantino II e Costanzo II. Combatté con fortuna [...] (341-342) e assicurò per alcuni anni la pace alle province occidentali. Favorì i vescovi ortodossi contro gli ariani e cercò di reprimere il donatismo. Una congiura contro di lui acclamò imperatore Magnenzio; C., fuggito in Spagna, vi fu ucciso. ...
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Titolo con il quale viene designato il vescovo di Roma, capo della Chiesa cattolica. L’uso di cambiare nome all’atto di salire al trono pontificio sembra risalga a Giovanni II. Il nome del p. è seguito [...] (684-685); Giovanni V (685-686); Conone (686-687); s. Sergio I (687-701).
8° sec. Giovanni VI (701-705); Giovanni VII (705-707); Sisinnio (708); Costantino (708-715); s. Gregorio II (715-731); s. Gregorio III (731-741); s. Zaccaria (741-752); Stefano ...
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Vincenza Costantino
Un affare di stato
Non tutte le società hanno sviluppato forme di teatro, ma laddove il teatro è esistito «è sempre stato un affare di Stato» (Badiou: 2015, p. 53). Ogni arte ambisce [...] e delle istituzioni culturali e sociali in genere, è il teatro greco prima ancora della sua codificazione in tragedia e commedia (VI secolo a. C.), nel suo formarsi nell’agorà. Elemento essenziale e originario della città greca, l’agorà era il centro ...
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retina
rètina (ant. retìna) s. f. [dal lat. mediev. retina, der. di rete «rete» (per i vasi sanguiferi che vi s’intrecciano), termine introdotto dal medico arabo Costantino Africano († 1087), propriam. come agg. (e con pron. piana), tunica...
staffetta
staffétta s. f. [der. di staffa, nel sign. 1 come dim., alludente alla forma, negli altri sign. da locuzioni quali essere con un piede nella staffa «esser pronto a partire» o sim.]. – 1. ant. Calze a staffetta, calze da uomo costituite...