Mechitarista di Venezia (Costantinopoli 1820 - Venezia 1901), poeta e teologo, considerato uno dei maggiori scrittori armeni moderni; insegnò nei collegi della congregazione, diresse quello di Parigi (1859-61); [...] scrisse numerose opere sulla geografia, la storia, la religione antica e il cristianesimo dell'Armenia ...
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Nipote (Costantinopoli 1297 circa - ivi 1341) di Andronico II e da lui associato al trono (1320), temendo d'esser soppiantato nella successione, depose il nonno (1328). Non poté opporsi ai Turchi, che [...] occuparono l'Anatolia minacciando la Tracia, né ai Serbi che allargavano le conquiste in Macedonia; ritolse Lesbo e Chio ai Genovesi e ristabilì l'autorità imperiale ai confini con la Bulgaria ...
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Ingegnere (Stoccarda 1821 - Costantinopoli 1902). Si dedicò alle costruzioni ferroviarie, e realizzò nel Württemberg la Geislinger Steige (1844-50), una delle prime linee di montagna. Passato in Svizzera [...] e poi in Austria, progettò e costruì la linea del Brennero, tra Innsbruck e Bolzano (1862-65). Recatosi in Turchia (1869), divenne (1872) direttore generale delle ferrovie ottomane, e gettò le prime basi ...
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Filosofo e teologo (n. Costantinopoli, sec. 13º). Dopo la conquista latina emigrò in Asia ove studiò e, aggregatosi al clero di Nicea, divenne abate del monastero di S. Giorgio. Prese parte alla disputa [...] coi legati pontifici a Nicea (1234) e al Ninfeo (1250), difendendo contro i latini la dogmatica ortodossa. Scrisse un'autobiografia, opere teologiche, due trattati di geografia, un commento ai Salmi, ecc ...
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Figlio (n. Costantinopoli - m. 1777) di Alessandro, ottenne il principato di Moldavia (1764-67; 1774-77) e di Valacchia (1768-69) con somme enormi pagate ai dignitarî ottomani e allo stesso sultano. Cercò [...] invano nel 1775 di impedire che l'Austria occupasse la Bucovina, e protestò per l'avvenuta occupazione. Sospettato di favorire i Russi, fu assassinato dai Turchi ...
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Letterato turco (Costantinopoli 1826 - ivi 1871). Ebbe grande parte nello sviluppo del giornalismo nell'Impero Ottomano, fondando due giornali, il Targiumān-i ahvāl (1860) e il Taṣwīr-i efkār (1862). Tradusse [...] dai classici e romantici francesi, compose poesie con spirito nuovo e moderno, e fu uno dei maggiori promotori del rinnovamento letterario in Turchia nel sec. 19º ...
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Sultano ottomano (Costantinopoli 1884 - ivi 1918). Successe (1909) al fratello ῾Abd ul-Ḥamīd deposto dai rivoluzionarî del Comitato unione e progresso. Durante il suo regno l'Impero ottomano perse la Libia [...] (guerra italo-turca, 1911-12), quasi tutti i possedimenti europei (guerre balcaniche, 1912-13) e si schierò al fianco degli Imperi centrali nel primo conflitto mondiale ...
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Uomo politico ottomano (Costantinopoli 1800 - ivi 1858), uno dei principali fautori delle riforme (tanẓīmāt); dal 1846 fu più volte gran visir, nominato e deposto secondo il prevalere a corte della corrente [...] riformista o di quella reazionaria. Ebbe gran parte nella direzione degli affari esteri di Turchia durante la guerra di Crimea e la pace di Parigi ...
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afà I Sultano ottomano (Costantinopoli 1591 - ivi 1638). Salì una prima volta al trono (1617) alla morte del fratello Aḥmed I, e fu poco dopo deposto. Richiamato (1622) dopo l'uccisione di Othmān II, subì [...] la tirannia dei giannizzeri, e fu nuovamente deposto l'anno dopo. Concluse la pace con la Polonia (1623) ...
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Arcivescovo di Tessalonica (n. Costantinopoli 1125 - m. verso il 1194). Partecipò attivamente alla vita del suo tempo, contribuendo in modo assai notevole a rafforzare la disciplina e lo spirito del monacato. [...] Svolse notevole attività letteraria con il commento a Pindaro e gli scolî all'Iliade e all'Odissea, questi ultimi giuntici nell'autografo (il ms. Laur. gr. 59. 3, della Biblioteca Laurenziana di Firenze) ...
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bizantino
biżantino agg. [dal lat. tardo Byzantinus]. – 1. Di Bisanzio, antichissima città (gr. Βυζάντιον, lat. Byzantium) all’imboccatura del Mar Nero, tra il Corno d’Oro e il Mar di Marmara, che dopo la conquista di Costantino (323 d.C.)...
albizzia
albìzzia s. f. [lat. scient. Albizzia, dal nome di Filippo degli Àlbizzi che nel 1749 la introdusse da Costantinopoli in Toscana]. – Genere di piante della famiglia leguminose mimosacee, affine al genere Acacia; comprende una cinquantina...