Retore bizantino (sec. 11º), vissuto a Costantinopoli; scrisse prolegomeni alla retorica e commentarî ai proginnasmi di Aftonio e ai trattati di Ermogene, conservandoci frammenti di precedenti commentatori. ...
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Dapprima retore a Costantinopoli, insorse fin dal 423 contro la dottrina di Nestorio, e attaccò più tardi direttamente lui stesso. Il suo zelo contro Nestorio gli fece stringere amicizia con Eutiche, del [...] Eutiche formulò la sua eresia. Divenuto nel frattempo vescovo di Dorileo in Asia Minore, denunziò Eutiche a Flaviano di Costantinopoli ottenendone la condanna (448). L'anno seguente dal concilio di Efeso E. fu, insieme con Flaviano, deposto ed ...
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Balivo veneziano (sec. 15º). Balivo a Costantinopoli, fu a capo delle forze di fanteria veneziane nella difesa della città e resistette eroicamente contro l'attacco dei Turchi del 1453. ...
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Generale e uomo politico (Bursa 1839 - Costantinopoli 1899). Ministro dei Lavori pubblici nel 1873, si di stinse durante la guerra russo-turca per la difesa di Kars ed Erzerum. Nel 1878 fu capo di stato [...] maggiore dell'esercito e nel 1895 alto commissario turco in Egitto ...
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Innografo bizantino (sec. 10º), questore a Costantinopoli nel 907, autore di canoni sulla penitenza, per la festa dell'annunciazione, per la domenica delle Palme, ecc.; da non confondere con l'altro innografo [...] A. ὁ ταπεινός, humilis, che alcuni identificano invece con s. Anastasio Sinaita ...
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. Dopo il pullulare dell'eresia gnostica e la fine delle persecuzioni, la controversia ariana si deve considerare, tra le grandi crisi attraversate dal cristianesimo antico, la più grave e ricca di conseguenze. [...] che il ritorno all'unità apparisse come una decisa vittoria degli Occidentali. Il papa non fu invitato al concilio di Costantinopoli del 381, che raccolse del resto solo 150 vescovi, tutti orientali o, al più, della penisola balcanica. Si diede la ...
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Patriarca di Costantinopoli. Aveva mutato il nome di Giorgio in quello di Gennadio, quando si fece monaco nel monastero di Oxia, presso Nicea, poi ancora in Arsenio; e senza aver preso gli ordini divenne [...] , ma senza rinunciare alla carica, gli fu sostituito Niceforo, che morì dopo 6 mesi: sicché, riconquistata Costantinopoli (25 luglio 1261), il Paleologo acconsentì a reintegrarlo, purché riconoscesse la validità delle ordinazioni di Niceforo; il ...
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Patriarca di Costantinopoli dal 26 maggio 1275 al 26 dicembre 1282. È ignoto il suo anno di nascita. Prima ostile, poi favorevole all'unione fra le chiese d'Oriente e d'Occidente vagheggiata da Michele [...] VIII Paleologo, nel 1275 fu eletto patriarca di Costantinopoli in sostituzione di Giuseppe, deposto perché contrario all'unione proclamata nel secondo concilio ecumenico di Lione (1274). Il partito antiunionista accentuò la propria opposizione a B., ...
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Storico bizantino (sec. 10º). Nato a Costantinopoli da nobile famiglia, visse a corte. Narrò in quattro libri le vicende dei regni di Leone V, Michele II, Teofilo, Michele III e Basilio I, negli anni 813-886. [...] Pur avendo avuto a disposizione fonti di prima mano, scritte e orali, manca di senso critico; il suo stile è oscuro e artificioso ...
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Metropolita di Cesarea di Cappadocia (m. Costantinopoli 558). Sentendosi minacciato per le sue opinioni origeniste, indusse Giustiniano alla condanna dei Tre Capitoli (543) che fu sanzionata dal quinto [...] concilio ecumenico (552-553), ma accompagnata da una nuova condanna degli errori di Origene; a questa l'A. si sottomise, riconciliandosi anche col papa Vigilio, che aveva pronunciato la sua deposizione ...
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bizantino
biżantino agg. [dal lat. tardo Byzantinus]. – 1. Di Bisanzio, antichissima città (gr. Βυζάντιον, lat. Byzantium) all’imboccatura del Mar Nero, tra il Corno d’Oro e il Mar di Marmara, che dopo la conquista di Costantino (323 d.C.)...
albizzia
albìzzia s. f. [lat. scient. Albizzia, dal nome di Filippo degli Àlbizzi che nel 1749 la introdusse da Costantinopoli in Toscana]. – Genere di piante della famiglia leguminose mimosacee, affine al genere Acacia; comprende una cinquantina...