PITTURA bizantina
T. Velmans
La p. bizantina fece la sua comparsa solo due secoli dopo la fondazione di Costantinopoli nel 324 e ben dopo la suddivisione dell'Impero romano nella parte occidentale e [...] il Cristo o con la Vergine, come per es. in S. Vitale a Ravenna e nella perduta chiesa delle Blacherne a Costantinopoli (seconda metà sec. 5°).Sulle parti alte del naós si disponevano il ciclo delle Grandi Feste, che illustra i maggiori avvenimenti ...
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Mushīr (maresciallo) turco nato a Costantinopoli nel 1876. Si distinse nella guerra combattuta dai Turchi per liberare l'Anatolia dai Greci (1921-1922); è capo del corpo di Stato maggiore fin dal 1920, [...] nel 1921-1922 fu presidente del Consiglio dei commissarî di Angora. Nel 1924, per l'incompatibilità tra le funzioni militari e il mandato parlamentare, si dimise da membro della Grande assemblea nazionale. ...
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MUṢṬAFÀ Reshīd pascià
Ettore Rossi
Uomo politico ottomano, nato a Costantinopoli nel 1214 eg. (1799-1800 d. C.) e colà morto il 9 febbraio 1858. Iniziò la sua carriera nella cancelleria della Sublime [...] e la pace di Parigi. Era Gran Visir per la sesta volta nel 1858 quando morì (9 febbraio). È sepolto a Costantinopoli presso la Moschea Bāyazīd.
Bibl.: Meḥmed Salāḥ ud-Dīn, Bir Türk Diplomatïnïn evrāq-i-siyāsiyyesi (Personalità politiche importanti ...
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Poeta lirico turco, nato a Costantinopoli nel 1869, morto nel 1915. Il più eletto rappresentante, in poesia, della scuola dei Nuovi Letterati, sorta in Turchia nel 1894. Suoi modelli sono non solo De Musset [...] e Lamartine, ma anche Baudelaire e Verlaine. Pure adoperando per lo più il verso quantitativo tradizionale, maneggiò la rima con una libertà sino allora sconosciuta e cantò, con grande purezza di stile, ...
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Romano (m. 10 luglio 983); vescovo di Sutri, fu fatto eleggere nell'ott. 974 da un missus di Ottone II, dopo la fuga a Costantinopoli di Bonifacio VII, creatura dei Crescenzî. Ligio all'imperatore, favorì [...] il clero tedesco, curò gli istituti monastici, colpendo nel sinodo romano la simonia. Epigrafe tombale in S. Croce in Gerusalemme a Roma ...
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RUSTEM, Jan
Felix Kopera
Pittore, nato nel 1762 a Costantinopoli, morto a Vilna nel 1835. Fu allievo del Norblin e del Bacciarelli. Dal Norblin derivò il culto di Rembrandt e fece nella maniera di questo [...] pittore quadri di genere della vita polacca. Dipinse anche composizioni religiose e storiche con stile rigorosamente classico, e ritratti di vivace sincerità. Nominato nel 1812 professore di pittura nell'università ...
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Nato a Costantinopoli circa il 1320, ricevette un'accurata educazione. Apprese il latino dal monaco calabrese Aspasio. In giovane età divenne professore di diritto, poi nomofilace e giudice a Salonicco. [...] Morì circa il 1380. Verso l'anno 1345 compilò un prontuario di leggi (Πρόχειρον ξόμωμ), denominato comunemente esabiblo (‛Εξάβιβλι hexabiblos), perché suddiviso in sei libri, ai quali sono aggiunti quattro ...
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MIDḤAT Pascià
Ettore Rossi
Uomo politico ottomano, nato a Costantinopoli nel 1822 e morto strangolato ad aṭ-Ṭā'if nel Ḥigiāz nel maggio 1883. Giovanissimo fu addetto al gran vizirato; nel 1858 fece [...] un viaggio di studio in Europa; nel 1861 gli fu affidato il governo della provincia della Bulgaria, dove attuò felicemente le riforme. Nominato nel 1868 presidente del Consiglio di stato, restò poco in ...
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TANTALÍDĒS, Ēlias ('Ηλίας Τανταλίδης)
Guido Martellotti
Poeta greco, nato a Costantinopoli nel 1818, inorto in Calcide nel 1876. Studiò a Costantinopoli e ad Atene filologia e teologia. Nonostante l'infermità [...] inno al mese di maggio). Tradusse in esametri il 1° libro dell'Iliade e pubblicò in Atene un volume di poesie (con musica) per la gioventù.
Opere: Παίγνια (Costantinopoli 1839); 'Ιδιωτικὰ στιχουργὴματα (Trieste 1860); Τὰ ᾄσματά μου (Atene 1876). ...
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bizantino
biżantino agg. [dal lat. tardo Byzantinus]. – 1. Di Bisanzio, antichissima città (gr. Βυζάντιον, lat. Byzantium) all’imboccatura del Mar Nero, tra il Corno d’Oro e il Mar di Marmara, che dopo la conquista di Costantino (323 d.C.)...
albizzia
albìzzia s. f. [lat. scient. Albizzia, dal nome di Filippo degli Àlbizzi che nel 1749 la introdusse da Costantinopoli in Toscana]. – Genere di piante della famiglia leguminose mimosacee, affine al genere Acacia; comprende una cinquantina...