Secondogenito (Valenciennes 1174 circa - Tessalonica 1216) di Baldovino VII conte di Fiandra e di Hainaut, partecipò col fratello Baldovino alla IV Crociata (1203); nel 1206, dopo la morte del fratello, [...] che era stato eletto imperatore dopo la conquista di Costantinopoli, fu riconosciuto suo successore. Prode guerriero e abile diplomatico, arrestò l'invasione bulgara, fronteggiò in Asia Teodoro I Lascaris, e nel 1210 si fece riconoscere l'alta ...
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Fondatore e organizzatore della Chiesa monofisita di Siria, detta perciò giacobita. Nacque a Tellā. Perorò la causa dei monofisiti a Costantinopoli, fu vescovo d'Edessa e morì nel 578. ...
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Vescovo di Iconio (n. Cesarea di Cappadocia 340-45 circa - m. dopo il 394); discepolo di Libanio, retore e avvocato a Costantinopoli, datosi poi a vita religiosa, fu eletto vescovo (373-74) su designazione [...] con cui si mantenne in corrispondenza, consultandolo e invitandolo a scrivere il De spiritu Sancto. Assisté ai concilî di Costantinopoli del 381 (ecumenico) e 394, combattendo le eresie dei macedoniani e dei massaliani, che condannò anche nei concilî ...
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Poeta bizantino (n. Lindo, Rodi, sec. 10º); autore di una descrizione in trimetri giambici della chiesa dei Ss. Apostoli di Costantinopoli, di due invettive in giambi e di alcuni epigrammi (conservati [...] nell'Antologia Palatina) ...
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Uomo politico turco (Il Cairo 1863 - Roma 1921), nipote di Muḥammad ῾Alī. Studiò in Europa e visse a lungo a Costantinopoli ove (1913-17) fu gran visir. Morì assassinato da rivoluzionarî armeni. ...
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DELLA VEDOVA, Michele
Liana Cellerino
Nacque a Pola, probabilmente agli inizi del sec. XV.
Le uniche notizie che abbiamo del D. si desumono dal suo Lamento di Costantinopoli, connesso con la conquista [...] e ragione d'ogni poesia, VI, Milano 1749, p. 135; L. Frati, Lamento di un istriano (M. D. da Pola) per la caduta di Costantinopoli, in Arch. stor. per Trieste, l'Istria e la Dalmazia, III (1885), 3-4, pp. 281-90; Lamenti stor. dei secc. XIV, XV e ...
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Architetto (secc. 16º - 17º), esponente del Barocco a Napoli dove costruì, tra l'altro, le chiese di S. Maria di Costantinopoli (1575 segg.), di S. Maria della Sanità (1602-13, a pianta centrale), di S. [...] Sebastiano e di S. Carlo all'Arena (a pianta ellissoidale) e il convento di S. Tommaso d'Aquino (1620 circa) ...
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Diplomatico francese (Lucerna 1838 - Parigi 1907). Pronipote del generale napoleonico J. Lannes, entrato in diplomazia nel 1858, divenne ambasciatore a Costantinopoli nel 1886, passando poi a Pietroburgo [...] nel 1891. Le sue personali amicizie alla corte russa ebbero gran peso nell'alleanza con la Francia; ma il suo moderato repubblicanesimo e i legami con gli ambienti dell'aristocrazia francese conservatrice ...
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Figlio minore (n. 1154 - m. 1212) del duca Jurij Dolgorukij; alla morte del padre, insieme alla madre trovò rifugio a Costantinopoli. Nel 1172 salì sul trono di Kiev, ma perdette il potere per opera del [...] duca Rjurik Rostislavič. Tornato a Suzdal´, dopo la morte del fratello maggiore Andrea Bogoljubskij (1174) riuscì a emergere durante le lotte civili e a dominare la Susdalia, di cui divenne granduca ...
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Vescovo (378) di Berea di Siria (m. centenario o più, 433 circa). Combatté Apollinare di Laodicea, partecipò al concilio di Costantinopoli (381), sostenne Flaviano di Antiochia, per cui papa Damaso lo [...] escluse dalla comunione; vi fu riammesso da Innocenzo I, che gl'impose di ristabilire nei dittici il nome di S. Giovanni Crisostomo, da A. fieramente avversato nel sinodo della Quercia (403) ...
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bizantino
biżantino agg. [dal lat. tardo Byzantinus]. – 1. Di Bisanzio, antichissima città (gr. Βυζάντιον, lat. Byzantium) all’imboccatura del Mar Nero, tra il Corno d’Oro e il Mar di Marmara, che dopo la conquista di Costantino (323 d.C.)...
albizzia
albìzzia s. f. [lat. scient. Albizzia, dal nome di Filippo degli Àlbizzi che nel 1749 la introdusse da Costantinopoli in Toscana]. – Genere di piante della famiglia leguminose mimosacee, affine al genere Acacia; comprende una cinquantina...