LUMINARIA, DUO
DDiego Quaglioni
Nella famosa decretale Solitae indirizzata all'imperatore di Costantinopoli, presto inserita nella Compilatio III del 1210 e quindi, nel 1234, nel Liber Extra di Gregorio [...] IX (la raccolta ufficiale redatta da Raimondo di Peñafort e destinata a sostituire tutte le precedenti sillogi pontificie), Innocenzo III paragonava l'autorità pontificia e la potestà regale al sole e ...
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Vescovo di Ermiana, in Africa (sec. 6º); durante la controversia dei Tre Capitoli, a Costantinopoli scrisse Pro defensione Trium Capitulorum Concilii Chalcedonensis Libri XII contro origenisti ed eutichiani. [...] Dopo la condanna dei Tre Capitoli per opera di papa Vigilio (548), F. si staccò dalla comunione coi vescovi orientali e dal papa: distacco approfondito dall'ulteriore condanna della sua dottrina da parte del concilio di Costantinopoli (553). ...
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La croce in Oriente
Mauro della Valle
In questo contributo si tratterà della croce da Paolo ai Padri della Chiesa, fino alla fine dell’Iconoclastia: le origini e la diffusione del culto della vera croce [...] la leggenda della vera croce
Se molte leggende e tradizioni fanno riferimento all’età costantiniana per tutto ciò che riguarda la croce a Costantinopoli, è ben vero che molte tra queste sono nate non prima del VI secolo e poi tra la fine del VII e l ...
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Romano (m. 561). Personaggio ecclesiastico tra i più influenti, mentre papa Vigilio era a Costantinopoli, ebbe in mano il governo di Roma, cui evitò l'estrema distruzione quando fu occupata da Totila. [...] Recatosi poi a Costantinopoli, riuscì a ottenere con la sua energia che Vigilio non sanzionasse ufficialmente la condanna dei Tre capitoli. Ma il suo arresto determinò il papa a dichiararsi a favore della condanna. Durante la prigionia scrisse In ...
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Vescovo di Antiochia, di origine tracia, ariano, era tra i fautori di Demofilo di Costantinopoli. Eletto (376) durante lo scisma meleziano vescovo di Antiochia, fu deposto nel 381 in virtù di una legge [...] di Teodosio contro gli ariani. Chiamato a Costantinopoli nel 386 a succedere a Demofilo, dovette contendere con Marino, un altro prelato ariano, e i suoi fautori. In queste circostanze D. si isolò dalla fazione ariana, e sostenne che, la paternità di ...
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XIFILINO, Giovanni ('Ιωάννης ὁ Ξιϕιλῖνος)
Originario di Trebisonda e nipote dell'omonimo patriarca di Costantinopoli, visse monaco a Costantinopoli nella seconda metà del sec. XI. Per ordine dell'imperatore [...] Michele VII Parapinace fece un'epitome della Storia romana di Dione Cassio. Questa epitome comincia con il cap. 36 di Dione (epoca di Cesare e Pompeo) e giunge fino al regno di Alessandro Severo. L'epitomatore ...
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Ecclesiastico (n. probabilmente a Monemvasia, Peloponneso, circa 1380 - m. Roma 1463), compì gli studî a Costantinopoli, dove si fece monaco basiliano e divenne abate del monastero di Demetrio. Nel 1434 [...] incarico un lungo viaggio in Grecia (1444-48), di cui lasciò una relazione. Nel 1452, come legato di Nicolò V, proclamò l'unione a Costantinopoli; prigioniero dei Turchi dopo la caduta della città, tornò poi a Roma e fu nominato (1459) patriarca di ...
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Teologo bizantino (n. Creta - m. Roma 1459). Partecipò al Concilio di Firenze; patriarca di Costantinopoli (1443-51), sostenne invano l'unione delle Chiese. ...
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Eretici della seconda metà del 4° secolo. Prendevano forse nome da Macedonio, vescovo di Costantinopoli (344-360); non riconoscevano la divinità assoluta dello Spirito Santo, che consideravano un essere [...] intermedio non meglio definito, ed erano perciò detti anche pneumatomachi, «avversari dello Spirito santo» ...
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GIOVANNI d'Amalfi
Paolo Chiesa
Monaco e presbitero nato probabilmente ad Amalfi e di cui sappiamo che a Costantinopoli, dove viveva nel secolo XI, eseguì la traduzione latina di alcune opere agiografiche [...] invece che G. sia da porsi in relazione con la versione latina del romanzo di Barlaam e Josaphat, eseguita a Costantinopoli nel 1047, che appare improntata a criteri compositivi piuttosto dissimili.
Gli elementi per datare la vita di G. sono quelli ...
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bizantino
biżantino agg. [dal lat. tardo Byzantinus]. – 1. Di Bisanzio, antichissima città (gr. Βυζάντιον, lat. Byzantium) all’imboccatura del Mar Nero, tra il Corno d’Oro e il Mar di Marmara, che dopo la conquista di Costantino (323 d.C.)...
albizzia
albìzzia s. f. [lat. scient. Albizzia, dal nome di Filippo degli Àlbizzi che nel 1749 la introdusse da Costantinopoli in Toscana]. – Genere di piante della famiglia leguminose mimosacee, affine al genere Acacia; comprende una cinquantina...