Andrea, Santo
A. Simon
Apostolo, fratello di Simon Pietro e come lui pescatore a Cafarnao (Mt. 4, 13-20; Mc. 1, 16-18), discepolo del Battista secondo Giovanni (Gv. 1, 35-41), fu il primo a seguire [...] diffusione delle sue reliquie: traslate infatti nel 356 ca. da Patrasso (luogo del suo martirio secondo gli Apocrifi) a Costantinopoli, esse permisero alla Chiesa d'Oriente di contrastare il primato di sede apostolica di Roma che, a sua volta, ne ...
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Dell’Oriente, cioè in genere dei paesi posti a E dell’Europa, e quindi soprattutto dei paesi asiatici, ma con estensione più o meno vasta secondo il significato che nei vari tempi è stato attribuito a [...] di lingua e sviluppo storico, fino al 1054, quando lo scisma di Michele Cerulario segnò la separazione tra Roma e Costantinopoli e la nascita delle Chiese ortodosse (➔ ortodossa, Chiesa). Singole comunità rimasero unite o si unirono poi a Roma ...
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GREGORIO III, papa, santo
Paolo Delogu
Di origine siriaca, apparteneva probabilmente a una famiglia giunta a Roma dall'Oriente a seguito dell'occupazione araba di quelle province dell'Impero bizantino. [...] e in un primo momento tornò indietro; quando, minacciato di deposizione dal papa, intraprese finalmente il viaggio per Costantinopoli, il legato venne trattenuto in Sicilia dai funzionari imperiali, che gli sequestrarono le lettere papali.
G. III ...
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Dono
Stefano Gasparri
Romano di nascita e figlio di un Maurizio, D. venne eletto al soglio pontificio nel 676, dopo la morte di Adeodato, avvenuta il 16 giugno di quell'anno, e fu consacrato il 2 novembre [...] , una lettera ufficiale, cioè, nella quale in termini assai deferenti invitava D. ad intavolare trattative con i patriarchi di Costantinopoli e di Antiochia in vista del raggiungimento di un'intesa che restituisse all'Impero quell'unità e quella pace ...
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SISINNIO
Vera von Falkenhausen
Secondo il Liber pontificalis, l'unica fonte che lo menziona, S. era di origine sira, figlio di un certo Giovanni. Il suo luogo di nascita è sconosciuto e niente si sa [...] e di indicare quei canoni che la Chiesa di Roma non poteva accettare. Sembra che Giovanni VII li abbia rispediti a Costantinopoli senza commento e senza firma. La sua morte nell'ottobre del 707 lasciò la Chiesa in una situazione delicata; perciò è ...
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CANDELABRO
C. Barsanti
Il termine c. (lat. medievale candelabrum, cereostata, cerostatum) designa un sostegno di grandi dimensioni per candele o ceri, la cui tipologia veniva di norma adottata - sia [...] abate Desiderio fece fare, insieme a una serie di c. di bronzo e di argento dorato cesellato alti 3 cubiti, a Costantinopoli tra il 1068 e il 1071 per la basilica dell'abbazia di Montecassino (Bloch, 1986). Le kamárai tòn proskynemáton erano analoghi ...
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SABINIANO
Antonio Sennis
Nato a Blera nella Tuscia, figlio di Bono, prima di accedere al soglio pontificio ebbe una carriera ecclesiastica tutta interna alle gerarchie del clero secolare. Divenuto diacono, [...] alla cattura di un "Petrus acholytus" che si era rifugiato in quella città dopo essere sfuggito alla custodia di S. a Costantinopoli, non se ne hanno più notizie fino alla sua elezione a pontefice. L'opinione che Gregorio aveva di lui e il suo ...
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DONO (Donus, Donnus), papa
Stefano Gasparri
Romano di nascita e figlio di un Maurizio D. venne eletto al soglio pontificio nel 676, dopo la morte di Adeodato II, avvenuta il 16 giugno di quel medesimo [...] , una lettera ufficiale, cioè, nella quale in termini assai deferenti invitava D. ad intavolare trattative con i patriarchi di Costantinopoli e di Antiochia in vista del raggiungimento di un'intesa che restituisse all'Impero quell'unità e quella pace ...
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Nome di vari santi e beati:
1. Andrea, apostolo: v. la voce.
2. Andrea Avellino, santo (Castronuovo, ora Castronuovo di Sant'A., Potenza, 1521 - Napoli 1608), al battesimo Lancellotto, sacerdote (1545), [...] fondò i conventi di Morbegno e di Coira; festa, nell'ordine, 19 gennaio.
18. Andrea Salos, santo, mistico e asceta (m. Costantinopoli 936 o 946 o 956); schiavo e notaio del protospatario Teognosto, si dedicò a una vita d'intenso ascetismo, non esente ...
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DIONIGI il Piccolo (Dionysius Exiguus)
Hubert Mordek
Monaco della Scizia, fu un importante tramite della cultura greca nell'Occidente latino svolgendo il ruolo di dotto traduttore, canonista e computista. [...] . C'erano anche dubbi se si debba attribuire a D. la traduzione dell'Oratio prima de Deipara di Proclo di Costantinopoli. È invece sicuramente sua la versione latina dell'epistola di Proterio vescovo di Alessandria al papa Leone, lettera che possiamo ...
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bizantino
biżantino agg. [dal lat. tardo Byzantinus]. – 1. Di Bisanzio, antichissima città (gr. Βυζάντιον, lat. Byzantium) all’imboccatura del Mar Nero, tra il Corno d’Oro e il Mar di Marmara, che dopo la conquista di Costantino (323 d.C.)...
albizzia
albìzzia s. f. [lat. scient. Albizzia, dal nome di Filippo degli Àlbizzi che nel 1749 la introdusse da Costantinopoli in Toscana]. – Genere di piante della famiglia leguminose mimosacee, affine al genere Acacia; comprende una cinquantina...