DONÀ (Donati, Donato), Leonardo
Gaetano Cozzi
Figlio di Giambattista di Andrea di Antonio e di Paola di Cristoforo Corner, nacque a Venezia il 12 febbr. 1536, probabilmente nella casa di rio terrà S. [...] offuscato dal lungo periodo di scisma pontificio e di contese con i maggiori principi all'epoca dei grandi concili di Costanza e di Basilea. La Repubblica non aveva contestato il ruolo di guida spirituale della Cristianità che la Sede apostolica ...
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Costantino nella patristica latina tra IV e V secolo
Gaetano Lettieri
Dopo Lattanzio, per ritrovare tentativi originali di riflessione sulla figura di Costantino che vadano al di là di consuete formule [...] modello ortodosso del padre di «sancta memoria»5. Analoga la risposta inviata, all’indomani del concilio di Milano (355), a Costanzo da Ossio di Cordova (256-357 circa)6, un tempo influente consigliere di Costantino e protagonista a Nicea; chiamato a ...
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ENRICO di Castiglia (Henricus de Castella, Henricus de Hispania, Arrigo di Castiglia, Anrricus, Don Enrrique)
Norbert Kamp
Nacque all'inizio del marzo 1230, quarto figlio di Fernando (Ferdinando) III [...] occupare in precedenza da soldatesche germaniche. Furono presi inoltre contatti con la corte aragonese dove, intorno alla regina Costanza, si erano raccolti fuorusciti ghibellini.
Clemente IV, che si rendeva sempre più conto del suo isolamento, già ...
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Magna curia
EErrico Cuozzo
Alle origini della "magna curia regis Siciliae". Il gran conte di Sicilia Ruggero I d'Altavilla organizzò il governo centrale della sua signoria territoriale senza un preciso [...] svevo tenesse presente la specifica procedura, adottata nell'ultima età normanna e sotto il regno di Enrico VI e di Costanza d'Altavilla, di commettere ai maestri giustizieri e connestabili delle province (è attestato per l'Apulia e la Terra di ...
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Il 313: Costantino e i cristiani
Harold A. Drake
Quando Costantino descrive la propria conversione al vescovo Eusebio di Cesarea, molti anni dopo i fatti, egli la identifica come un evento decisivo, [...] è già a Milano, per siglare l’alleanza secondo la tradizionale maniera romana: con il matrimonio tra Licinio e Costanza, sorellastra di Costantino. Se si considerano la logistica e gli elaborati protocolli che circondano tali eventi21, tenere tale ...
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DAVILA, Enrico Caterino
Gino Benzoni
Ultimogenito d'Antonio di Francesco e di Fiorenza di Giacomo Sinclitico, nacque a Piove di Sacco (prov. di Padova) il 30 ott. 1576.
Di ricca e influente nobiltà [...] è ripensata alla luce della comprensione insita nell'"età già consistente matura.". Un impegno portato avanti con sistematicità e costanza sì che, al più tardi alla fine del 1627, può dirsi ultimato; il 27 novembre, infatti, ringraziando per lettera ...
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ENZO (Enzio, Enrico) di Svevia, re di Sardegna
Antonio I. Pini
Nacque, forse a Cremona, nella prima metà del sec. XIII; figlio naturale dell'imperatore Federico II di Svevia, che lo legittimò e creò [...] suore della Misericordia che l'avevano onorevolmente ospitata. Sue eredi sono nominate le tre figlie naturali: Elena, Maddalena e Costanza. Alle ultime due E. assegna in dote mille oncie d'oro per ciascuna, raccomandandole poi al cugino Alfonso X ...
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Iconografia
FFrancesco Gandolfo
Davanti a ciò che è stato realizzato sotto la diretta committenza di Federico II, è parso possibile chiedersi se, per la prima volta nella storia, alcune delle immagini [...] , fatto con i ritratti suo e dei suoi antenati normanni, a partire da Ruggero II e ivi compresa la madre Costanza, come egli aveva fatto realizzare nella cattedrale di Cefalù, verosimilmente in pittura, senza tuttavia che si possa giudicare se si ...
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Agnello
F. Nikolasch
G. G. Pani
F. Panvini Rosati
SIMBOLOGIA E ICONOGRAFIA
di F. Nikolasch
L'a., al pari della pecora e dell'ariete, è tra i simboli principali dell'arte cristiana, soprattutto come [...] dei pani, la Resurrezione di Lazzaro); scene simili si trovavano anche nell'antica basilica di S. Pietro e nel mausoleo di Costanza a Roma. L'immagine di Cristo come a. in un gregge di a. si riferisce alla sua natura umana comune a tutti ...
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FEDERICO UBALDO Della Rovere, duca di Urbino
Gino Benzoni
Nato a Pesaro il 16 maggio (giorno sacro a s. Ubaldo; donde, appunto, il secondo nome) 1605, da Francesco Maria Il Della Rovere e dalla sua [...] , l'imperturbabilità nell'apprenderla fu tale che "tutti più parlavano - ricorderà il Donato nella sua relazione - di tanta costanza che dell'accidente medesimo" della tragica scomparsa di Federico Ubaldo. Mentre sua madre quasi impazzì, il ferreo ...
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costanza
s. f. [dal lat. constantia]. – 1. Qualità d’esser costante, perseveranza, fermezza: avere c. nel bene, nei propositi, negli affetti, nello studio; persona di scarsa c.; dov’è la forza antica? Dove l’armi e il valore e la c.? (Leopardi);...
isotermia
iṡotermìa s. f. [comp. di iso- e -termia]. – Nel linguaggio scient., costanza nel tempo della temperatura di un corpo o di un sistema, o invariabilità di essa da punto a punto di un determinato corpo, ambiente, ecc. In partic., in...