Corpo di forma sferica o sferoidale, soprattutto se internamente cavo.
astronomia G. terrestre o terracqueo La Terra; per analogia, la rappresentazione rimpicciolita della Terra su una superficie sferica [...] (g. terrestre) e quella dell’immaginaria sfera celeste in cui sono segnati cerchi fondamentali, costellazioni, stelle (g. celeste).
Gli antichi raramente usarono g. terrestri; nel Medioevo l’uso delle sfere cosmografiche rimase presso gli Arabi; in ...
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Scienza greco-romana. Astrologia
Tamsyn Barton
Astrologia
L'esposizione storica dell'astrologia greco-romana presenta alcune difficoltà di ordine cronologico. È difficile, infatti, ricostruire con [...] , anche se nella maggior parte dei casi l'interesse era rivolto principalmente allo studio del cielo. La scoperta di una nuova costellazione da parte di un astronomo della corte di Tolomeo III (288/280-221 a.C.) è stata celebrata da Callimaco nel ...
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TIRESIA (Τειρεσίας, Tiresias)
Carlo GALLAVOTTI
Famoso indovino della mitologia greca, appartenente alla stirpe degli Sparti, cioè dei nati dalla terra, che si ritenevano i fondatori di Tebe. Il suo nome [...] ne palesa l'essenza. Esso è difficilmente da collegare con τείρεα, che significa "costellazioni, fenomeni o segni celesti", ma piuttosto con τέρας "prodigio". Altrettanto esplicito è il nome di sua figlia, Manto, ch'ebbe a sua volta un figlio, pure ...
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Utilizzo degli astri per determinarne i presunti influssi sul mondo terreno e in base a essi prevedere avvenimenti futuri o dare spiegazione di fatti passati rimasti sconosciuti.
Le origini
Le origini [...] orizzonte, quelle diurne dalla VII alla XII al di sopra. Il percorso diurno del Sole nell’eclittica, sullo sfondo delle costellazioni contenute nella fascia dello Zodiaco (➔), taglia le case in angoli e vertici. Trarre l’oroscopo (➔) di una nascita o ...
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Piccola costellazione del cielo boreale; si trova a S del Cigno e a E dell’Aquila ed è facilmente riconoscibile per la forma di rombo in cui sono disposte le sue stelle principali.
Il suo nome è connesso [...] alla leggenda di Tritone, mutato in delfino e posto fra le costellazioni. ...
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Pittore (Barcellona 1893 - Palma di Maiorca 1983). Studiò alla Scuola di belle arti di Barcellona e con F. Galí; frequentò l'ambiente dadaista che ruotava intorno alla personalità di F. Picabia. Dopo un [...] nel 1932 curò la scenografia di Jeux d'enfants. Nel 1940 si ritirò a Palma di Maiorca dove terminò la serie delle Costellazioni e si dedicò alle prime ceramiche, per le quali, anche in seguito, ebbe come stretto collaboratore Josep Llorens i Artigas ...
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Urania (Uranìe)
Clara Kraus
Una delle nove Muse, considerata simbolo dell'astronomia per il nome che la ricollegava al cielo (οὐρανός) e quindi protettrice delle arti a essa connesse.
Posta come settima [...] nell'enumerazione delle Muse di Apollodoro (Biblioth. I 13), U. è in rapporto con le costellazioni e con i miti relativi a ciascuna di esse. Per quanto concerne le fonti latine, si può rilevare che Virgilio non la nomina e che in Ovidio (Fast. V 55 " ...
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Astronomia
Secondo la definizione tradizionale, corpo celeste che brilla di luce propria, perché costituito di materia incandescente, a differenza di un pianeta che si limita a riflettere la luce ricevuta [...] : poche centinaia di s. hanno un moto proprio maggiore di 1″/anno e soltanto una, la s. freccia di Barnard, della costellazione di Ofiuco, presenta l’eccezionale moto proprio di 10,3″ all’anno, il maggiore finora conosciuto (scoperto nel 1903 da E.E ...
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(gr. ᾿Ικάριος) Mitico eroe ateniese che sotto il re Pandione ebbe da Dioniso il dono della vite. Volle diffonderne la coltura, ma i pastori, ubriacatisi, credendosi avvelenati, lo uccisero e lo seppellirono [...] sotto un albero. Sua figlia Erigone e il fedele cane Maira (Μαῖρα) ne ritrovarono il cadavere ed Erigone s’impiccò. Furono tutti trasformati in costellazioni: I. in Boote (o Arturo), Erigone nella Vergine, Maira nel Cane. ...
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plaga [plur. plage, in rima]
Antonio Lanci
Ricorre solo nel Paradiso, e vale " zona ", " regione ": con tal plaga / che ciascun giorno d'Elice si cuopra, / rotante col suo figlio (XXXI 31) D. allude [...] a " quelle terre dell'estremo settentrione (oltre il 55° parallelo), sulle quali ogni giorno passano allo zenit le costellazioni dell'Orsa maggiore e di Boote " (Sapegno).
In XXIII 11 [Beatrice] stava eretta / e attenta, rivolta inver' la plaga / ...
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costellare
(letter. constellare) v. tr. [tratto da costellato, che è dal lat. tardo constellatus, der. di stella] (io costèllo, ecc.). – Ornare di stelle; più com. fig., cospargere d’altre cose in modo simile a quello con cui sono sparse le...
costellazione
costellazióne (letter. constellazióne) s. f. [dal lat. tardo constellatio -onis, der. di stella «stella»]. – 1. a. In astronomia, aggruppamento apparente di stelle sulla volta celeste (in passato detto anche asterismo), in cui...