Concentrazione industriale
William J. Baumol
Introduzione
L'espressione 'concentrazione industriale' o 'concentrazione di mercato' generalmente indica la percentuale delle vendite realizzate in un settore [...] valore massimo che l'indice può assumere. Nella situazione opposta, in cui un settore è costituito da un numero enorme di piccolissime imprese, il valore H
Attualmente prevale un giudizio più complesso: si concorda sul fatto che in alcuni casi la ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Scuola di economia agraria
Guido Fabiani
L’evoluzione dal 1850 al 1950 della Scuola di economia agraria va analizzata da una duplice prospettiva. In primo luogo, considerando come, sul piano generale, [...] piccola e media proprietà agraria che costituiva il cuore dell’agricoltura di quel Paese. In Inghilterra, tra il 1879 e il , 1949).
Vi è sicuramente un tratto di esagerazione nel giudizio finale di Rossi-Doria, ma egli, allora giovane economista ...
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CARLI, Filippo
Silvio Lanaro
Nacque a Comacchio (Ferrara), l'8 marzo 1876, da Lorenzo e da Aventina Gentili. Laureatosi in giurisprudenza, fu nominato giovanissimo segretario della Camera di commercio [...] spazio coloniale (che ne costituisce anzi il complemento necessario) essa non può alterare gli analoghi processi in corso presso i popoli il laburismo del C. - quanto per un diverso giudizio sui rapporti da stabilire fra borghesia e socialismo e sul ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Meridionalismo
Adriano Giannola
All’origine del dualismo
Vi è ampio dibattito su quale fosse il divario Nord-Sud al momento dell’Unità. Certamente per molti aspetti le due aree erano significativamente [...] Libera», 1943, 3). Come sostiene Rossi-Doria nel 1958 in una lettera a Francesco Compagna,
Dal tuo e dal mio questa ‘missione impossibile’ peserà nel giudizio sul Sud visto sempre più al Mezzogiorno dalla Costituzione; l’ostinata persistenza ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Cooperazione
Stefano Zamagni
Un fatto da tempo acquisito è che nell’epoca attuale, che si è soliti definire postindustriale o posttayloristica, il fattore di sviluppo principale è la cooperazione, sia [...] e di quella capitalistica gemella adottando quale metro di giudizio la nozione paretiana di efficienza allocativa. Ma l’ di crisi. In presenza dei ben noti fenomeni di market failures e di government failures, la costituzione di imprese cooperative ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Solidarietà e sussidiarietà
Ivo Colozzi
Una definizione dei concetti
La parola solidarietà ha alla base l’espressione del latino giuridico in solidum, che indicava l’obbligo da parte di un individuo [...] dei fini, per cui l’economista non può fare a meno di riferirsi a giudizi di valore che trova al di fuori dell’economia, per es., nel caso della guerra e il 1948, quando entrò in vigore la nuova Costituzione repubblicana, si ebbe un fiorire di studi ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Conflitto sociale
Antonio Cardini
L’argomento del conflitto sociale venne affrontato in termini di ‘italianità’ da un orientamento, una ‘scuola’, poi dimenticata, ma che ebbe a metà dell’Ottocento un [...] in rapporto a un’«equa ripartizione» e a un «conveniente consumo». Nei concetti di equo e di conveniente diveniva determinante il giudizio compito di costituire lo scheletro di un sistema ideologico ben ordinato in cui la borghesia in ascesa doveva ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Usura
Nicola Lorenzo Barile
La proibizione dell’usura fra scolastica medioevale e scienza economica
Ripercorrendo le origini del moderno sistema bancario, l’economista Giuseppe Garrani ricorda l’invito [...] diritto romano, gli scolastici adottano come criterio di giudizio decisivo l’analisi della natura legale del contratto che gli sia pagato un interesse, perché, in teoria, non corre alcun rischio. Nella costituzione della società, d’altra parte, la ...
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MALAGODI, Giovanni (Giovanni Francesco)
Giovanni Orsina
Nacque a Londra, il 12 ott. 1904, da Olindo e da Gabriella Ester Levi. La madre era di origine torinese ed ebraica; il padre risiedeva a Londra [...] ricchezza di stimoli.
Nel 1926 il M. si laureò in giurisprudenza a Roma con 110 e lode, con una tesi consulenza retribuita e la presidenza del costituendo Sindacato Italia e Oltremare, un debba derivare, più che dal giudizio su quel che fece, dalla ...
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FANTUZZI, Marco
Alfeo Giacomelli
Nacque a Roma il 15 ag. 1740 dal nobile ravennate Costantino e dalla contessa Diana Ippoliti di Gazoldo di Mantova e fu battezzato in S. Pietro il 18 agosto, primogenito [...] : Ravenna pagava annualmente alla Camera apostolica scudi 29.658 che costituivano 1/2 del tributo romagnolo mentre la sua popolazione era soltanto romani degli ultimi cinquant'anni, in genere con giudizi estremamente puntuali su uomini e fatti ...
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costituzione
costituzióne (ant. constituzióne) s. f. [dal lat. constitutio -onis, der. di constituĕre «costituire»]. – 1. a. L’atto, il fatto di costituire, d’essere costituito: la c. di una società, di una cooperativa, di uno stato, di un...
giudizio
giudìzio (ant. giudìcio, iudìcio) s. m. [dal lat. iudicium, der. di iudex -dĭcis «giudice»]. – 1. a. L’attività logica del giudice, consistente nell’applicare le norme di legge al fatto da lui accertato: g. di fatto, se le questioni...