Scienze sociali
Pietro Rossi
Le scienze sociali come 'famiglia' di discipline
Definire che cosa siano le scienze sociali è assai più arduo che non definire, per esempio, che cosa siano la geometria [...] sociale e ne cogliesse le 'tendenze' evolutive, costituiscein larga misura una reazione alla minaccia rappresentata dal condizione però che non si traducesse nella formulazione di giudizi di valore. Egli faceva perciò valere una netta distinzione ...
Leggi Tutto
La questione romana
Saretta Marotta
L’eredità defraudata: ecclesiologia e psicologia della fine dello Stato pontificio
Per Pio IX la rinuncia al potere temporale sarebbe stata quasi un’eresia. Egli [...] .
33 Per Manfroni quella fu «la notte che a mio giudizio fu moralmente dannosa all’Italia quanto le giornate di Custoza e Lissa -religioso di Leone XIII in Italia: la costituzione delle conferenze episcopali regionali, in Episcopato e società tra ...
Leggi Tutto
L'Ottocento. Introduzione. Le radici del sapere contemporaneo
Enrico Bellone
Le radici del sapere contemporaneo
Nell'introduzione allo sviluppo scientifico e culturale che si è realizzato durante la [...] decisivo dall'esperienza al giudizio.
A monte delle discussioni sul ruolo delle osservazioni e delle misure, tuttavia, vi è, agli inizi dell'Ottocento, un quesito centrale riguardo al modo in cui è costituito il processo stesso della conoscenza ...
Leggi Tutto
Costantino e il Senato romano
Rita Lizzi Testa
Costantino, il Senato di Roma e la sua aristocrazia
Sull’alta asta a forma di croce che Costantino ordinò di erigere nel Foro accanto alla sua statua colossale, [...] , scaturita dai lavori di Chastagnol e in parte da quello di Arnheim, ha costituito la base di partenza degli studi più virtù elogiate da Avianio Simmaco, secondo le categorie di giudizio enunciate da Ammiano, le stesse che Costantino aveva saputo ...
Leggi Tutto
STORIOGRAFIA DELL'OTTOCENTO E DEL NOVECENTO
RRoberto Delle Donne
Non diversamente da Giannone e da Voltaire, che avevano esaltato in Federico II il campione del giurisdizionalismo (v.) e l'antesignano [...] 'imperatore. Del resto, che neppure la più solida erudizione potesse costituire un antidoto in grado di guarire da plurisecolari prevenzioni e preclusioni si evince anche dai giudizi espressi da Johann Friedrich Böhmer, che aveva raccolto per anni ...
Leggi Tutto
Partito popolare italiano
Francesco Malgeri
Le origini
Nei primi anni del Novecento, il problema dell’incontro tra cristianesimo e democrazia e la rivendicazione dell’autonomia politica del cristiano [...] di aver messo «Cristo in soffitta».
«Oggi [replicò Sturzo] era maturo un atto, che, senza costituire una ribellione, fosse invece e Tupini portò in primo piano la figura di Francesco Luigi Ferrari, che contestò il giudizio positivo di Tupini sull ...
Leggi Tutto
I cattolici e il consenso politico dopo la fine della Democrazia cristiana
Sergio Apruzzese
Il tramonto della Democrazia cristiana e l’inizio della diaspora cattolica
Il partito che è stato di Alcide [...] dell’«Italia di mezzo», volto a costituire un ponte fra Udc da un lato ad esempio, Cossiga esprimeva un giudizio assai duro sulla pratica dominante inaugura il primo Club forzista a Milano, e a Roma in via dell’Umiltà (la stessa della sede del vecchio ...
Leggi Tutto
La cultura scientifica
Carlo G. Lacaita
Il periodo del Risorgimento e dell’unificazione italiana è anche quello in cui si registrano grandi incrementi e grandi trasformazioni scientifiche e tecniche. [...] e Piria. A stimolare le ricerche dei matematici che costituivano una massa più omogenea di lettori si impegnò l’iniziativa «permessi» solo nei centri più popolosi.
In sintonia con questo giudizio critico si mostrava sul «Corriere mercantile» ...
Leggi Tutto
Nazionalsocialismo
Hans-Ulrich Thamer
Introduzione
Il nazionalsocialismo come fenomeno storico ha una duplice dimensione: specificamente tedesca da un lato, europea dall'altro. L'ascesa del movimento [...] annientamento del Terzo Reich fanno sì che il giudizio storico sui dodici anni della dittatura hitleriana assuma Hitler venne riconosciuta la facoltà di emanare leggi nazionali in deroga alla Costituzione, a patto però che non venissero toccate le ...
Leggi Tutto
I cattolici e la Costituente
Paolo Pombeni
I cattolici e il momento costituente: tra avveramento della profezia sul crollo dei regimi liberali e desiderio di partecipazione alla ‘nuova Italia’
L’apertura [...] testimone di quel momento:
«il primo riguardava il giudizio da dare sulla democrazia politica, intesa come controllo ’articolo 1 del Trattato si avesse in Italia uno Stato confessionale, perché ciò costituirebbe «preoccupazione […] anche nostra, se ...
Leggi Tutto
costituzióne (ant. constituzióne) s. f. [dal lat. constitutio -onis, der. di constituĕre «costituire»]. – 1. a. L’atto, il fatto di costituire, d’essere costituito: la c. di una società, di una cooperativa, di uno stato, di un governo, d’un...
giudizio
giudìzio (ant. giudìcio, iudìcio) s. m. [dal lat. iudicium, der. di iudex -dĭcis «giudice»]. – 1. a. L’attività logica del giudice, consistente nell’applicare le norme di legge al fatto da lui accertato: g. di fatto, se le questioni...