CAMBIASO, Michelangelo
Maristella Cavanna Ciappina
Nacque a Genova il 21 sett. 1738 da Francesco Gaetano e da Maria Caterina Tassorello, maschio terzogenito dopo Giovan Battista e Carlo. Ascritto il [...] momento che il C., per unanime giudizio degli storici a lui contemporanei, anche corso sulle riforme da apportare alla costituzione: il C., come più anziano, di riposo per le proprie crisi di gotta. In seguito si trasferì con la moglie ai Bagni ...
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GUICCIARDI, Diego
Emanuele Pagano
Nacque in Svizzera, a Lugano, il 26 febbr. 1756 da Giuseppe Lodovico, nobile valtellinese originario di Ponte, e dalla nobildonna luganese Maria Maddalena Maderna. [...] il giudizio storico non è unanime. L'indubbia abilità politica, che gli consentì di attraversare indenne e in posizioni p. 77; U. Da Como, I comizi nazionali in Lione per la costituzione della Repubblica Italiana, III, 2, Notizie biografiche dei ...
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CAVALLINI, Filippo
Valerio Castronovo
Figlio del senatore Gaspare, nacque a Mortara nel 1852.Terminati gli studi in giurisprudenza, venne introdotto dal padre, che militava nelle file del Centrodestra, [...] Il Messaggero, onde il C. aveva proposto la costituzione di una società anonima con Ferdinando Martini come direttore ad analogo procedimento in Francia, senza che potesse difendersi dalle accuse, il C. venne rinviato a giudizio dal Tribunale ...
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PAVONE, Carlo
Carmine Pinto
– Nacque a Torchiara (Salerno) il 30 giugno 1823 da Donato e Orsola Cagnano.
La famiglia Pavone fu un esempio di borghesia colta provinciale napoletana, caratterizzata dalla [...] inevitabile sconfitta, impedita solo dalla concessione della costituzione. Poco tempo dopo il nuovo governo costituzionale sottoposte a giudizio, in gran parte condannate. A Carlo Pavone fu comminata la pena capitale, commutata in venticinque anni di ...
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GUERZONI, Giuseppe
Fulvio Conti
Nacque a Mantova il 27 febbr. 1835 da Lino e Maria Borali. Dopo avere frequentato i licei di Mantova e di Brescia, s'iscrisse alla facoltà di giurisprudenza dell'Università [...] in maggioranze, mancava delle virtù d'essere governativo. […] In lui difettarono principalmente queste indispensabili condizioni: l'accettazione leale ed incondizionata della costituzione Firenze 1875) per i giudizi poco lusinghieri sul comportamento ...
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CARRON, Giuseppe Gaetano Giacinto, marchese di San Tommaso
Enrico Stumpo
Da famiglia di origine borghese, che aveva raggiunto con Giovanni la nobiltà e le alte cariche dello Stato durante il regno di [...] Sicilia, si delinearono in Europa quei nuovi accostamenti diplomatici culminati con la costituzione della Quadruplice alleanza le lettere del suo successore, marchese di Breglio, con un giudizio sull'operato del C. e le accuse mossegli dal principe ...
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MAC DONALD, Francesco
Piero Crociani
Figlio di Giuseppe e di Eloisa Malloy, nacque a Pescara il 19 febbr. 1776.
Il padre, di origine scozzese, era allora aiutante maggiore del reggimento "Re", un reparto [...] pervenutagli dall'imperatore d'Austria, perché, a suo giudizio, la destinasse al generale più meritevole.
Un riconoscimento di rientrare in possesso dei propri beni e delle proprie rendite. Nel 1820, subito dopo la concessione della costituzione, il ...
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LATUADA (Lattuada), Felice
Vittorio Criscuolo
Le poche notizie sui primi anni e sulla formazione si ricavano in gran parte da un memoriale autobiografico redatto a Milano il 6 ag. 1802 (pubblicato in [...] , fra gli altri, P. Verri.
È ben noto il giudizio sprezzante del grande illuminista sul L.: "La sua meschina figura nel Circolo costituzionale per essersi espresso in favore dell'accettazione della costituzione del Trouvé. Nel dicembre 1798 ...
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BIANCO, Carlo Angelo, conte di Saint-Jorioz
Franco Della Peruta
Nacque in Barge (Cuneo) il 10 apr. 1795 da Giambattista, avvocato collegiato a Torino (fatto conte di Saint-Jorioz l'11 febbr. 1791), [...] su "colonne volanti", raggruppate in "legioni" - che avrebbe dovuto permettere la costituzione di un vero e la condanna moralistica delle ricchezze (I, pp. 32 ss.); il giudizio negativo sulle capitali e sulle grandi città, agglomerati di vizi e ...
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DE MARTINO, Domenico
Alfonso Scirocco
Nacque a Napoli il 22 maggio 1813, da Luigi. "scribente", e Michela D'Apuzzo. Della sua vita privata sappiamo quello che risulta dall'atto di morte: proprietario, [...] orientava chiaramente verso i moderati.
I democratici, dopo aver costituito una Società democratica, di cui fu dirigente il D., per le diffidenze della Sinistra il duro giudizio di Asproni, che lo definì in quei giorni "intrigante e da poco" ...
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costituzione
costituzióne (ant. constituzióne) s. f. [dal lat. constitutio -onis, der. di constituĕre «costituire»]. – 1. a. L’atto, il fatto di costituire, d’essere costituito: la c. di una società, di una cooperativa, di uno stato, di un...
giudizio
giudìzio (ant. giudìcio, iudìcio) s. m. [dal lat. iudicium, der. di iudex -dĭcis «giudice»]. – 1. a. L’attività logica del giudice, consistente nell’applicare le norme di legge al fatto da lui accertato: g. di fatto, se le questioni...