ENRICO VI di Svevia, imperatore, re dei Romani e di Sicilia
Theo Kölzer
Nacque verso la fine del 1165 (tra l'ottobre e il dicembre) a Nimega in Gheldria (od. Paesi Bassi), secondogenito dell'imperatore [...] studiosi fino ad oggi non sono concordi sul giudizio degli ultimi due anni del governo di in effetti "un fatto nuovo e inaudito", come osservava un contemporaneo (Ann. Marbacenses, p. 68), e avrebbe posto su basi assolutamente nuove la costituzione ...
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BONGHI, Ruggiero
Pietro Scoppola
Nacque a Napoli il 21 marzo 1826 da Luigi, avvocato di origine bergamasca, e da Carolina de Curtis. Morto il padre nel 1836, il B. fu educato dal nonno materno Clemente [...] moto per le riforme e per la costituzione, condividendo le diffuse speranze in Pio IX. Perseguitato dalla polizia borbonica politiche che restano ancora, per larghezza di informazione e acutezza di giudizio, un modello del genere (Opere, IX, X e XI ...
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GUGLIELMO Gonzaga, duca di Mantova e del Monferrato
Raffaele Tamalio
Paola Besutti
Secondogenito di Federico II, primo duca di Mantova, e di Margherita Paleologo, marchesa del Monferrato, nacque a [...] appartengono quindi l'istituzione del magistrato della Rota, la costituzione di una regola fissa nei pesi e nelle misure e delle proprie composizioni egli cercò sempre l'ausilio e il giudizio di maestri attivi in corte e al di fuori di essa: nota è la ...
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LABRIOLA, Antonio
Stefano Miccolis
Nacque a Sangermano (l'odierna Cassino) il 2 luglio 1843, da una "famiglia patriottico-liberale" (scriveva egli stesso a Friedrich Engels il 14 ag. 1891) di modeste [...] in R. De Zerbi, direttore del Piccolo. L'Unione liberale propugnava il superamento della dialettica risorgimentale tra Partito d'azione e Destra storica, attraverso la costituzione ) al 1902 cambiava solo il giudizio sulla Triplice: da impaccio e ...
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CIANO, Galeazzo
Gianpasquale Santomassimo
Nacque a Livorno il 18 marzo 1903 da Costanzo e Carolina Pini. Durante la prima guerra mondiale si trasferì con la famiglia a Venezia, dove frequentò il ginnasio [...] fasci e delle corporazioni. In questo discorso, che venne pubblicizzato, con grande impegno e che costituì il documento politico più o scopertamente calunniosi, si fa più complesso il giudizio che occorre dare sulla immediatezza e sulla sincerità dei ...
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Sergio Romano
Russia
Bol'šaja strana,
"grande terra"
I grandi dilemmi dello Stato russo
di Sergio Romano
14 marzo
Vladimir Putin viene rieletto alla presidenza della Russia con il 71,2% dei voti, distaccando [...] e la natura dei problemi impongono altri criteri di giudizio. Quando si scontrano con i pregiudizi degli stranieri, legittimate, continuavano a sussistere sulla base della vecchia Costituzione, solo in parte modificata, le strutture del passato. Di ...
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CORBINO, Epicarmo
Domenico Demarco
Nacque ad Augusta (Siracusa) il 18 luglio 1890 da Vincenzo, modesto artigiano, ma con cultura superiore alla media, e da Rosaria Imprescia. Egli fu quarto maschio [...] esaminando la vita economica di decennio in decennio, costituiscono una delle fonti più preziose per non vi sentite inclinati all'indulgenza… allora permettetemi di dirvi che il giudizio vostro, più che severo, sarà ingiusto e immeritato" (Annali…, 2 ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Lucio Gambi
Franco Farinelli
È davvero difficile, e forse impossibile, trovare, all’interno delle singole vicende disciplinari che hanno segnato nel secolo scorso la vita accademica e culturale del [...] 1950, 18, 4, pp. 88-115) secondo il giudizio di Gabrieli, maestro dell’arabistica italiana,
mostrano il Moscati numerosi contributi, articoli e libri su diversi argomenti che costituironoin ordine di tempo il secondo blocco tematico.
Alcuni saggi ...
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CARACCIOLO, Domenico
Antonello Scibilia
Nacque il 2 ott. 1715 a Malpartida de la Serena, in Spagna, dove suo padre Tommaso, marchese di Villamarina e Capriglia, era tenente colonnello in un reggimento [...] .
Non si vede neppure fino a che punto possa costituire, in questo quadro, un particolare titolo di merito la protezione nobiltà ed il popolo". Ma si trattava pur sempre di un giudizio piuttosto semplificativo. Al fondo c'era il disprezzo del C. per ...
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BRIGNOLE SALE, Antonio
Giuseppe Locorotondo
Nato a Genova il 22 maggio 1786 da Giulio e dalla senese Anna Pieri, nel 1798 fu mandato a proseguire gli studi nel collegio Tolomei di Siena, insieme al [...] avrebbe veduto "avec assez de plaisir" la Lombardia costituitain repubblica, mentre Mazzini sarebbe stato trovato dallo statista discussione", essendo inconcepibile "voler sostituire il proprio giudizio a quello del supremo pastore". Il 27 giugno ...
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costituzióne (ant. constituzióne) s. f. [dal lat. constitutio -onis, der. di constituĕre «costituire»]. – 1. a. L’atto, il fatto di costituire, d’essere costituito: la c. di una società, di una cooperativa, di uno stato, di un governo, d’un...
giudizio
giudìzio (ant. giudìcio, iudìcio) s. m. [dal lat. iudicium, der. di iudex -dĭcis «giudice»]. – 1. a. L’attività logica del giudice, consistente nell’applicare le norme di legge al fatto da lui accertato: g. di fatto, se le questioni...