xenia In botanica, fenomeno per il quale l’avvenuta ibridazione di due varietà di una specie si rende manifesta già nel seme che matura sulla pianta madre (che ha fornito gli ovuli) e precisamente nell’albume [...] fecondazione deriva l’albume, che nei casi citati sarà ibrido, come l’embrione. Nei semi a cotiledoni molto sviluppati, la x. può manifestarsi nei cotiledoni stessi; così se una razza di pisello a semi angolosi (carattere dato dai cotili) viene ...
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germinazione
Laura Costanzo
Dal seme alla nuova pianta
Solo quando acqua, ossigeno, luce e temperatura sono favorevoli al suo sviluppo il seme comincia a germinare. Dapprima emerge la radichetta che [...] subito diventa verde perché, esposto alla luce, le sue cellule cominciano a produrre clorofilla. Alla sua sommità, tra i cotiledoni spunta la gemma apicale da cui dipenderà la crescita della plantula e lo sviluppo di nuove foglioline verdi capaci di ...
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Precocità riproduttiva, anche detta pedogenesi, neocarpia, neotenia, pedanzia, per la quale la pianta, pur conservando i caratteri giovanili, forma gli organi riproduttivi. Per es., parecchi alberi (come [...] dopo 10 o più anni dalla germinazione, possono produrre fiori, spesso in dipendenza del cambiamento dei fattori edafici, entro 2-3 anni. Alcune piante che crescono in luoghi molto salati producono fiori dopo aver formato talora soltanto i cotiledoni. ...
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Biologia
Modificazione strutturale o funzionale di un organismo vivente.
In botanica, il termine si riferisce a ogni evidente modificazione nella conformazione esterna e nella struttura interna di uno [...] del caule (un solo internodo in Colchicum, un intero ramo nella patata, un sistema di rami nel gigaro), della foglia (cotiledoni in generale, bulbi nelle Liliacee ecc., bulbilli in Dentaria), della radice (Dahlia, Drosera), del caule e della radice ...
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Fotoperiodismo
Gaspare Mazzolani
di Gaspare Mazzolani
Fotoperiodismo
sommario: 1. Introduzione. 2. Cenno storico. 3. La scoperta del fotoperiodismo. 4. Definizioni. 5. Sviluppo e risultati delle ricerche [...] fotoperiodico; la sensibilità percettiva è tale che in alcune brevidiurne [Ipomoea (Pharbitis) nil] possono bastare i soli cotiledoni a permettere la fioritura (O. Kujirai e Sh. Imamura, 1958).
Esperimenti di ovvio interesse pratico, miranti a ...
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cotiledonare
agg. [der. di cotiledone]. – Del cotiledone, che ha rapporto col cotiledone (nei due sign. del termine): foglia c.; placenta c., quella caratteristica dei ruminanti.
cotiledone
cotilèdone s. m. [dal lat. cotyledon -ŏnis, gr. κοτυληδών «cavità» e «cotiledone» (foglia), der. di κοτύλη «cavità, ciotola, coppa»]. – 1. In botanica, la foglia (una nelle monocotiledoni, due nelle dicotiledoni) inserita al primo...