MALIPIERO, Girolamo
Paolo Zaja
Nacque a Venezia, probabilmente intorno al 1480, da Andrea e da una figlia di Zaccaria Calbo, entrambi appartenenti a famiglie patrizie. Ebbe tre fratelli, Gianfrancesco, [...] particolare fortuna, ma fu eseguita una traduzione in polacco da un anonimo frate del convento di S. Bernardino di Cracovia, pubblicata nel 1594 (cfr. Sbaraglia).
Nel 1535 il M. era già impegnato nella composizione del Petrarca spirituale, l'opera ...
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Movimento letterario, artistico e politico, fondato nel 1909 da F.T. Marinetti. Il f., attraverso tutta una serie di ‘manifesti’ e di clamorose polemiche, propugnò un’arte e un costume che avrebbero dovuto [...] , cercando di interpretarne lo spirito. In Polonia il f. si sviluppò in modo particolare tra il 1917 e il 1922 a Cracovia e a Varsavia, dove furono pubblicati i Manifesty futuryzmu polskiego («Manifesti del f. polacco», 1921) dei poeti A. Stern e B ...
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ŻEROMSKI, Stefan
Giovanni Maver
Scrittore polacco, nato il 10 novembre 1864 a Strawczyn presso Kielce, morto a Varsavia il 20 novembre 1925. Trascorse l'infanzia, lieta e serena, in mezzo al suggestivo [...] ), Poznań 1930; Wł. Jampolski, St. Ż. duchowy wódz pokolenia (St. Ż., guida spirituale della generazione), 2ª ed., Cracovia 1930; St. Baley, Osobowość twórcza Żeromskiego (La personalità creatrice di Ż.), Varsavia 1936; St. Piołun-Noyszewski, Zarys ...
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Erasmo da Rotterdam
Margherita Zizi
Un grande umanista europeo contro il dogmatismo e l'intolleranza
Grande umanista e filologo, Erasmo visse nella prima metà del Cinquecento, in un periodo segnato [...] 1522 raggiunse le 24.000 copie. Il libro si vendeva e si leggeva a Londra, Parigi, Vienna, Francoforte, Anversa, Cracovia, Lipsia, Magonza. Nonostante questo successo, l'opera fu attaccata con veemenza sia da Lutero, che definì Erasmo un ateo nemico ...
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APOLLONIO RODIO (᾿Απολλώνιος ὁ ῾Ρόδιος)
A. Pertusi
Poeta ed erudito nato ad Alessandria o a Naucrati verso il 295 a. C., scolaro di Calimaco, dimorò lungamente a Rodi, di cui divenne cittadino ed ove [...] , Bari 1912, pp. 106-129; W. Christ-W. Schmid-O. Staehlin, Gsch. der griech. Litt., Monaco 1920, II, i, pp. 140-146; T. Sinko, Literatura Grecka, II, i, Cracovia 1947, pp. 264-280; A. Ardizzoni, A. R., Catania 1930; F. Stoessl, A. R., Zurigo 1941. ...
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YIDDISH
Marino Freschi
. Con la progressiva diaspora dalla Palestina le comunità ebraiche si trasferirono in diversi paesi, esprimendo forme linguistiche e culturali originali, sorte da una complessa [...] 'ebraismo aschenazita, da Amsterdam a Parigi, da Copenaghen a Venezia. Gli empori editoriali più famosi - Amsterdam, Cracovia, Praga, Venezia - diventavano anche centri di attrazione culturale; fra essi emergeva sempre più nettamente la supremazia di ...
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FASANINI, Filippo (Fasianino, Philippus Phasaninus)
Floriana Calitti
Figlio di Bernardino, apparteneva ad una nobile famiglia bolognese. Non sappiamo con esattezza la sua data di nascita ma sappiamo [...] della Biblioteca Palatina di Parma; versi del F. sono segnalati dal Kristeller nel cod. 2194 fasc. 12 della Biblioteka Jagiellonska di Cracovia.
La stima di cui il F. godeva a Bologna presso i letterati del tempo era molto alta. Ce lo testimoniano i ...
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Resoconto di fatti collegati alla vita di un personaggio illustre, con l’analisi e l’interpretazione della sua attività.
Cenni storici
Il concetto di b. si sviluppò prima nel mondo greco-ellenistico, [...] , Biografisch woordenboek van Nederland, dir. da J. Charité, l’Aia dal 1979. Per la Polonia, Polski slownik biograficzn, Cracovia 1935 seg. Per la Russia: Russkij biografičeskij slovar′ («Diz. biogr. della Russia») ed. da A. A. Polovcov′ (Pietroburgo ...
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BALBI, Girolamo
Gerhard Rill
Nato a Venezia nel dicembre di un anno imprecisato verso la metà del sec. XV, appartenne alla oscura famiglia Accellini (Azalini), ma si chiamò sempre Balbi (nome di una [...] . Nell'aprile del 1518 intervenne come rappresentante del "Palatino" ungherese al matrimonio di Sigismondo I di Polonia a Cracovia; in questa occasione sembra essere entrato in possesso della prepositura di Sztonicza. Nell'autunno tenne alla dieta di ...
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FULVIO, Andrea
Massimo Ceresa
Nacque intorno al 1470. Lui stesso si dichiarò nativo di Palestrina, pur essendosi a volte autodefinito "Sabino", così da far pensare che la sua famiglia provenisse da [...] allora in circolazione. Anche se non godette di una particolare fortuna, è degna di nota una sua ristampa a Cracovia nel 1532, inclusa in Isagogicon artis versificatoriae dell'erudito polacco Simon Prossovianus.
A questa operetta e all'Epistolanova ...
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cracoviano
agg. e s. m. (f. -a). – Di Cracovia, importante città della Polonia merid., capoluogo del voivodato omonimo; abitante, originario o nativo di Cracovia. Come s. f., cracoviana (pol. krakowiak s. m.), danza polacca di carattere gaio...
euroreferendum
(euro referendum), s. m. inv. Consultazione popolare sull’adesione di uno Stato all’Unione europea o sul suo ingresso nel sistema monetario europeo. ◆ [tit.] Gran Bretagna / euroreferendum [testo] Il Comitato britannico per...