Teologo e riformatore polacco (Cracovia 1345 circa - Heidelberg 1410). Studiò a Praga; dal 1395 lesse teologia a Heidelberg. Nel 1397 consigliò la creazione dell'univ. di Cracovia. Vescovo di Worms (1404) [...] combatté la simonia, sostenne il primato del concilio sul papa, fu uno dei maggiori artefici del Concilio di Basilea. In filosofia fu di tendenza nominalistica (Rationale operum divinorum, pubbl. 1930) ...
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Religioso polacco (Kęty, presso Cracovia, 1389 o 1390 - Cracovia 1473); insegnò Sacre Scritture all'Accademia di Cracovia. Tutore dei figli del re Casimiro IV, contribuì all'educazione del principe s. [...] Casimiro. Si recò in pellegrinaggio a Gerusalemme e quattro volte, a piedi, a Roma. Proclamato santo nel 1767. Festa, 20 ottobre ...
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Rettore dell'univ. di Cracovia (Brudzen sullo Skrwa 1370 circa - Cracovia 1435). Al Concilio di Costanza col trattato De Potestate papae et imperatoris respectu infidelium, condannò, in opposizione all'Ordine [...] teutonico, l'uso della forza nella diffusione del cristianesimo, anticipando l'idea della tolleranza religiosa ...
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Ecclesiastico (Wojutyn, Volinia, 1822 - Cracovia 1895). Arcivescovo di Varsavia, dopo la rivoluzione del 1863 fu esiliato per 20 anni a Jaroslavl´, sul Volga, dall'imperatore Alessandro II per la sua opera [...] della Polonia. Liberato, in seguito agli accordi (24 dic. 1882) tra la Santa Sede e la Russia, fu nominato arcivescovo titolare di Tarso, e visse a Czernowitz, poi a Cracovia. Ha lasciato scritti teologici e due volumi di memorie (Pamiętniki, 1897). ...
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Predicatore (Grójec, Varsavia, 1536 - Cracovia 1612); a Roma entrò nella Compagnia di Gesù; tornato in Polonia, fu il primo rettore dell'univ. di Vilnius (1579); passato a Cracovia, fu predicatore alla [...] corte di Sigismondo III Vasa, come cappellano di corte, e divenne uno dei più validi sostenitori della Controriforma. Sua opera principale sono le Kazania Sejmowe ("Prediche alla Dieta", 1597), in cui ...
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Gesuita (Wągrowiec, Posnania, 1541 - Cracovia 1597), uno dei rappresentanti maggiori della Controriforma in Polonia. Oltre che di varî trattati teologici e di prediche, è autore della migliore traduzione [...] polacca della Bibbia (post., 1599) ...
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Talmudista e giurista ebreo (Cracovia 1520 circa - ivi 1572). Fu rabbino e capo di una scuola talmudica. Con lo scritto Darkē Mosheh ("Le vie di Mosè"), e quindi con le note e le correzioni al codice giuridico [...] di Yōsēf Caro, ebbe parte notevole nella fissazione della legge ebraica secondo la tradizione ashkenazita. Scrisse inoltre opere di filosofia religiosa, di ritualistica, responsi, glosse e commenti varî ...
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Teologo e cardinale (Cracovia 1504 - Capranica 1579). Del ramo polacco degli O., nobili di Como, sacerdote nel 1540, nel 1549 vescovo di Chelmno (Kulm) per volontà del re Sigismondo II Augusto, di cui [...] fu ambasciatore a Praga, Bruxelles e Gand. Principe-vescovo di Warmia nel 1551, fu chiamato (1557) dal papa Paolo IV a Roma, e prese parte come legato pontificio alla direzione del Concilio di Trento, ...
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Domenicano (Gross Stein, Slesia, 1185 - Cracovia 1257); canonico, ancor giovane, della cattedrale di Cracovia, completò poi i suoi studî forse a Bologna; quindi, tornato in patria, andò a svolgere la sua [...] opera d'evangelizzazione in Polonia e iniziò la missione domenicana in Rutenia. Fu canonizzato nel 1594; festa, 17 agosto ...
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Giovanni Paolo II
Raffaele Savigni
Il papa che amava i giovani
Karol Wojtyla, papa dal 1978 al 2005 con il nome di Giovanni Paolo II, è stato il primo papa non italiano dopo quattro secoli. Grazie al [...] recitò come attore. Fu ordinato sacerdote nel 1946 e insegnò per alcuni anni filosofia morale. Nominato arcivescovo di Cracovia (1964) e poi creato cardinale (1967), partecipò al Concilio Vaticano II, interessandosi soprattutto al tema della libertà ...
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cracoviano
agg. e s. m. (f. -a). – Di Cracovia, importante città della Polonia merid., capoluogo del voivodato omonimo; abitante, originario o nativo di Cracovia. Come s. f., cracoviana (pol. krakowiak s. m.), danza polacca di carattere gaio...
euroreferendum
(euro referendum), s. m. inv. Consultazione popolare sull’adesione di uno Stato all’Unione europea o sul suo ingresso nel sistema monetario europeo. ◆ [tit.] Gran Bretagna / euroreferendum [testo] Il Comitato britannico per...