DEINOS, Pittore del
E. Paribeni
Ceramografo attico, operante entro l'ultimo quarto del V sec. a. C.
Un primo nucleo delle sue opere venne isolato da E. Pfuhl e assegnato a un Pittore di Atalanta, partendo [...] acampana. Tra le più significative accessioni alle 33 opere a lui assegnate da J. D. Beazley è da ricordare quella di una hydrìa con figurazione delle Peliadi di Atene proposta da S. Papaspiridi Karouzou, e quella, più rassicurante, di un cratere ...
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OINANTHE (Οἰνάνϑη)
S. de Marinis
Nome di una baccante, su un craterea figure rosse di Vienna attribuito al Pittore del dèinos di Berlino (dove è rappresentato Dioniso seduto, circondato dal suo thìasos), [...] di lettere prive di sensi), a sostituire e suggerire la usuale 1936, c. 2188, s. v., nn. 2, 3, 4. Cratere di Vienna: H. Heydemann, Satyr- und Bakchennamen, Halle 1880, p. , Red-fig., p. 790, 8. Stàmnos, Campana: E. Gerhard, in Arch. Zeit., 1846, ...
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TYDEUS, Pittore di
L. Banti
Ceramografo corinzio, il cui nome deriva dall'anfora del Louvre E 640, con la raffigurazione di Tideo (v.) e Ismene.
La sua produzione appartiene in gran parte al secondo [...] già nel mercato antiquario, erroneamente dato al Pittore di Ippolito. D. A. Amyx gli attribuisce un'anfora del Louvre (Campana 10482) e, forse un craterea Firenze (Museo Archeologico, n. 3768). È uno dei migliori pittori del Corinzio Tardo: ha ...
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DARIO, Pittore di (o Pittore dei Persiani)
A. Stenico
Il ceramografo più importante del gruppo àpulo dell'inizio dell'ultimo venticinquennio del IV sec. a. C. che produsse vasi di grandi dimensioni (caratteristici [...] elaborato.
Il Pittore di D. prende il nome dal grande craterea volute di Napoli (Furtwängler-Reichhold, tav. 88) con Dario anche nella coeva ceramografia campana (ad es. nella produzione del Gruppo A. P. Z., v.).
Bibl.: A. D. Trendall, Handbook ...
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KOMARIS, Pittore di
E. Paribeni
Ceramografo attico, della tecnica a figure rosse, operante entro il terzo venticinquennio del V sec. a. C. Da J. D. Beazley è ricollegato al Gruppo di Polygnotos e gli [...] sono assegnati sei vasi, tutti crateri acampana, decorati con scene mitiche e d'ogni giorno, tracciate con notevole rapidità ed evidente così come per sostanziale chiarezza formale, il cratere 526 di Oxford che rappresenta operai di una fabbrica di ...
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KASSEL, Pittore di
E. Paribeni
Ceramografo attico operante entro il terzo venticinquennio del V sec. a. C. Il Beazley lo ricollega alla tradizione del Pittore di Clio e gli attribuisce 23 grandi vasi, [...] varî di forma, ma con la consueta predominanza dei crateri acampana di cui in tale epoca si inizia la voga. Il cratere di K., che ha dato il nome al pittore, riassume bene le qualità di questi cui non manca, pur nella quiete raccolta del linguaggio, ...
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KEKROPS, Pittore di
G. Riccioni
Ceramografo attico, nella tecnica a figure rosse di stile tardoclassico. Così denominato dal craterea calice di Kassel con la rappresentazione di Atena e Cecrope (v.). [...] a calice (Kassel, collezione del Principe Filippo di Assia) e uno acampana (San Simeon, Hearst; proveniente da Spina), databili agli ultimi decennî del V sec. a . Lo stile di questo pittore è affine a quello delle tarde opere del Pittore di Kadmos ...
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SACRIFICIO, Pittore del
P. Bocci
2°. - Ceramografo etrusco che usa la tecnica a colori sovrapposti, e specialmente il rosso. È chiamato così dalla scena di sacrificio rappresentata sul craterea volute [...] per lo stile e per l'effetto dei colori al Gruppo Caivano, ma la loro forma non si ritrova nella ceramica campanaa figure rosse, ma solo in quella etrusca. Per ciò sembrerebbero piuttosto affini al Gruppo Campanizzante e sarebbero databili verso la ...
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POTHOS, Pittore di
E. Paribeni
Ceramografo attico operante circa gli ultimi anni del V sec. a. C.
Gli vengono assegnati da J. D. Beazley 23 crateri acampana che lo stesso autore considera collegati [...] . Pothos viene chiamato dall'iscrizione apposta un piccolo Eros volante che soffia nel doppio flauto in un cratere un tempo Hope, ora a Providence: e la suggestione che l'acuto, torturante zufolare sia alla base del delirio orgiastico della menade ...
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PHILIA (Φιλία)
A. Gallina
Figura di baccante, rappresentata con tirso e lyra, insieme ad un satiro e ad una menade (?) sul cratere attico acampana del Pittore di Eupolis, da Orvieto, conservato a Vienna. [...] Il nome è ricordato da Diodoro (v, 52, 2), come quello di una ninfa di Nasso, che era una delle tre nutrici di Dioniso.
Bibl.: H. Heydemann, in Hall. Winckelmannspr., XII, Halle 1887, pp. 83, 43; Arch. ...
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