Vedi PHTHONOS dell'anno: 1965 - 1973
PHTHONOS (Φϑόνος)
E. Paribeni
È la personificazione dell'invidia e del rancore. Ha caratteri vagamente demoniaci e in tempi più tardi viene onorato per scongiurare [...] P. viene descritto come un uomo dal volto consunto e livido di pallore accanto ad Apate, Agnoia, Diabolè. In un grande cratere a volute tarantino del museo di Napoli, accanto a una figurazione della morte di Meleagro figura come spettatore un Eros a ...
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DANAE, Pittore di
E. Paribeni
Ceramografo attico, attivo entro il terzo venticinquennio del V sec. a. C. Rientra in senso lato nel gruppo di Polygnotos, e dipinge grandi vasi, per lo più stàmnoi e crateri [...] gruppi corali intorno ai protagonisti: si vedano le accompagnatrici di Danae e le ragazze estatiche in ascolto nella scena di musica del cratere di New York 23. 16o. 8o che è pure dubitativainente assegnato al Pittore di D. da I. D. Beazley.
Bibl.: J ...
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C. A, Gruppo
A. Stenico
Sotto la sigla C. A (= Cuma A) sono raggruppati i vasi della prima produzione ceramica del gruppo di Cuma. Di questa officina, a cui sono attribuiti più di trecento vasi, le [...] di C. A (v.), il Pittore di Ready (v.) e il Pittore di New York 1000 (v.). Le forme prevalenti sono il cratere a campana e l'anfora: i soggetti predominanti sono scene con donne e guerrieri caratterizzati dalla tipica armatura osca con καρδιοϕύλαξ a ...
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AGRIGENTO, Pittore di
E. Paribeni
Ceramografo attico, operante circa il quinto decennio del V sec. a. C. Si tratta di un artista "prolifico", ineguale e trascuratissimo che rientra negli ultimi sviluppi [...] due artisti, gran parte delle opere del Pittore di A. deve rientrare nella piena classicità. Il nome viene da un cratere a calice del museo di Agrigento, unico esempio di questa forma, di consueto solenne ed elaborata, nell'opera del nostro pittore ...
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IFIGENIA
G. Ambrosetti
(᾿Ιºιγεᾒνεια, Iphigenīa). − Con le varianti del nome Ifianassa ed Ifigone è, secondo la versione più corrente del mito, figlia di Agamennone e Clitennestra.
Appare nell'Iliade [...] Museo Naz. di Napoli, in cui si allude anche al primo annuncio della cattura portato da un pastore a Ifigenia. In un cratere di Pavia è rappresentato lo scioglimento di un prigioniero. Nell'anfora da Ruvo (Napoli, Museo Naz.) Oreste si è già offerto ...
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KOMODIA (Κωμῳδία, Comoedia)
G. Gualandi
Personificazione della Commedia, quasi sempre unita nelle raffigurazioni con quella della Tragedia. Oltre che nel dipinto di Aetion (v.), K. appare nel piano inferiore [...] dalla Villa Adriana di Tivoli.
Come menade, con tirso fiorito e un kàntharos nelle mani, precede Dioniso nel ritorno di Efesto sul cratere a figure rosse G 421 del Louvre nella maniera del Pittore di Ettore.
Bibl.: W. H. Roscher, in Roscher, II, i ...
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PAIS (Παῖς)
C. Gonnelli
Personaggio della cerchia cabirica (v. cabirici, vasi).
Su un frammento di vaso proveniente dal Kabirion di Tebe, ora al Museo Nazionale di Atene (Collignon-Couve, n. 1142), l'iscrizione [...] su una klìne, accanto a cui è l'iscrizione Κάβιρος. Il fanciullo attinge con una oinochòe ad un grosso cratere. Il Παῖς è ricordato anche in molte iscrizioni trovate nello stesso luogo, tutte appartenenti alla cerchia orfica, talvolta accanto ...
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MENELAO, Pittore di (Menelaos Painter)
E. Paribeni
Ceramografo attico, operante circa il 450-440 a. C. Gli vengono assegnati solo quattro vasi abbastanza diversi per qualità e importanza di pitture. [...] dello stàmnos 06.1021.178 del Metropolitan Museum. Opera meno impegnativa ma di maggiore scioltezza e rapidità si ha invece nel cratere a campana del Louvre con figurazione dell'incontro di Elena e Menelao da cui venne preso il nome.
Bibl.: J. D ...
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KEPHALOS, Pittore di
E. Paribeni
Ceramografo attico, attivo intorno alla metà del V sec. a. C. Rientra nella cerchia del Pittore di Borea, da cui si distingue per un fare più sciolto e meno pesantemente [...] a imprimere un fuggevole alito di grazia nervosa alle sue figure anche quando s'impegna in grandi vasi di forma elaborata quale il cratere a calice Bologna 283 con storie di Cefalo, da cui è stato tratto il nome.
Bibl.: J. D. Beazley, Vasenm. rotfig ...
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Vedi ARGENTO dell'anno: 1958 - 1994
ARGENTO (argentum, ἄργυρος)
M. Cagiano de Azevedo
Furono i Fenici che diffusero l'uso dell'a. nel bacino del Mediterraneo. Essi lo ricavavano forse dalle miniere spagnole. [...] fin dalla XVIII dinastia. Nell'epos omerico l'a. appare per armi e suppellettili varie; Ulisse, ad esempio (Il., xxiii, 743), vince un cratere argenteo; un vaso simile dona Menelao a Telamone (Od., iv, 615); d'a. è il trono di Penelope (Od., xix, 57 ...
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cratere
cratère s. m. (ant. cratèra f., nei sign. 1 e 2) [dal lat. crater -eris (o cratera -ae), gr. κρατήρ -ῆρος, affine a κεράω, κεράννυμι «mescolare»]. – 1. Grande vaso a larga imboccatura, di terracotta decorata, argento, bronzo e anche...
-crate
[dal gr. -κράτης, tratto da -κρατία «-crazìa»]. – Secondo elemento (atono) di sostantivi composti formati modernamente, in correlazione con gli astratti e collettivi in -crazìa (come burocrate, plutocrate, ecc.), che significa in genere...