La Rivoluzione scientifica: modelli di conoscenza. La diffusione della scienza europea
Florence C. Hsia
La diffusione della scienza europea
Verso la fine del XVI sec., il pittore fiammingo Jan van der [...] a una dinamica autonoma che rifletteva la complessità di una società coloniale composta da indigeni amerindi, immigrati europei e creoli, coloro cioè che erano nati nel nuovo mondo da genitori spagnoli. Nel suo Discurso etheorológico del nuevo cometa ...
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Decolonizzazione
Adolfo Miaja de la Muela
di Adolfo Miaja de la Muela
Decolonizzazione
Sommario: 1. Delimitazione storica del concetto; comparazione fra la decolonizzazione odierna e la conquista dell'indipendenza [...] le Americhe, i movimenti di emancipazione furono diretti da uomini di razza bianca e di formazione europea e cristiana (i creoli, come venivano chiamati nei paesi di lingua spagnola e francese per distinguerli dagli aborigeni). Se un qualche ruolo fu ...
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Stato dell’Europa occidentale, confinante a NE con la Francia e Andorra e a O con il Portogallo. La S., bagnata a NO e a SO dall’Atlantico, a S e a E dal Mediterraneo, comprende la maggior parte (85%) [...] il cabildo (o ayuntamiento), sorta di consiglio cittadino, unico istituto coloniale del quale potevano far parte i Creoli (Spagnoli nati in America), essendo le principali cariche politiche, militari ed ecclesiastiche riservate agli Spagnoli.
Nel 18 ...
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Nazione
Giuseppe Galasso
sommario: 1. Stato e nazione. 2. Le realtà nazionali nel mondo extraeuropeo: a) le Americhe e gli ex dominions britannici; b) l'area asiatica; c) l'Africa subsahariana; d) il [...] caratteristico della terza o quarta generazione della più recente immigrazione europea, né i problemi posti a suo tempo dai rapporti fra creoli e altri gruppi bianchi, né i vari e disparati richiami al più o meno rilevante passato indio dei paesi che ...
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«América, no invoco tu nombre en vano»
(Pablo Neruda, Canto general)
Il nuovo corso latinoamericano
di Gianni Minà e Gennaro Carotenuto
3 gennaio
Il governo argentino dà mandato alla Banca centrale [...] si sentivano danneggiati dal predominante sistema vincolistico. Si aggiungeva a ciò il costituirsi di una nuova popolazione mista (creoli, meticci, mulatti), che non aveva più alcun legame con l'Europa e che vedeva sempre più nella dominazione ...
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Ignacio Ramonet
Cuba
In una fortezza assediata, ogni dissidenza è tradimento
(S. Ignazio di Loyola)
Tempo di cambiamenti a Cuba
di
24 febbraio
All’Avana, l’Assemblea nazionale cubana, ratificando formalmente [...] soprattutto di Spagnoli e si opponeva all’indipendenza, e il partito riformista, specialmente reclutato tra i creoli. Per di più l’oligarchia creola avversava le istanze di liberazione degli schiavi, temendo l’avvento di una repubblica di neri, come ...
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STATI UNITI
Costantino Caldo
Giorgio Gomel
Tiziano Bonazzi
Hermann W. Haller
Biancamaria Tedeschini Lalli-Valerio Massimo De Angelis
Marcia E. Vetrocq
Franca Bossalino
Nicola Balata
Gian Luigi [...] più spiccata e più studiata. Tale varietà (il cosiddetto Black vernacular English) tende oggi a essere spiegata come un creolo la cui base sarebbe un pidgin parlato sulla costa dell'Africa occidentale e sviluppato ulteriormente negli Stati Uniti. Fra ...
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creolo
crèolo agg. e s. m. [dal fr. créole, e questo dallo spagn. criollo, port. crioulo «meticcio, servo nato in casa», e prima «pollo nato in casa», der. di criar, lat. creare «allevare, nutrire» ]. – 1. agg. e s. m. (f. -a) Nome con cui,...
quarterone2
quarteróne2 s. m. (f. -a). – Adattamento ital. dello spagn. cuarterón (der. di cuarto «quarto»), nome dato nell’America latina ai meticci figli di un genitore bianco e di un tercerón (cioè di un meticcio o di una meticcia nati...