incostro
Dal senso proprio, documentato in Pd XIX 8 quel che mi convien ritrar testeso, / non portò voce mai, né scrisse incostro, il termine passa a indicare, per estensione, lo " scritto " (cfr. penne, [...] l'alternanza inchiostro-incostri; v. anche B. Latini: " Io scritto ch'io vi mostro / il lettere d'incostro " (Tesoretto 82, in Monaci, Crestomazia 271; ma " illettere d'inchiostro " in Contini, Poeti II 178), poi in Petrarca, Sacchetti e altri. ...
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Storico russo del diritto (1838 - 1916), prof. a Kiev (dal 1875); si dedicò a studî di diritto slavo comparato, studiando in particolare la recezione del diritto di Magdeburgo in Polonia e Lituania (Nemeckoe [...] in particolare la Russia meridionale e gli Slavi occidentali. Opere: Obzor istorii russkogo prava ("Compendio di storia del diritto russo", 1866); Chrestomatija po istorii russkogo prava ("Crestomazia di storia del diritto russo", 1871-75). ...
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gastigare
Bruno Basile
Il verbo, variante di ‛ castigare ' (forma che sembra non attestata nelle opere dantesche), ricorre in Rime CVI 95 Colpa è de la ragion che nol gastiga, e lf V 51 Maestro, chi [...] forme castigare, chastigare e gastigare), la parola appare assai comune nella lingua dei primi secoli, da Rugieri Apugliese (v. Monaci, Crestomazia 249 v. 22 " io mi disdico di tute l'altre esere amico, / e cortese, ch'io gastico ") a Brunetto Latini ...
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Filologo, nato a Padova il 10 agosto 1857: Dal 1883 è professore di filologia neolatina nell'università di Padova. La sua opera ha portato svariati e solidi contributi in ogni campo della filologia romanza [...] Biancifiore, Bologna 1889-99) e per gli studî provenzali (Manuale per l'avviamento agli studi provenzali. Introduzione grammaticale, crestomazia e glossario, 3ª ed., Milano 1926). Molti dei suoi saggi (sull'etimologia di Goliardo, su Nicolò da Verona ...
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KOSEGARTEN, Johannes Gottfried
Ambrogio Ballini
Teologo e orientalista tedesco, nato ad Altenkirchen, nell'isola di Rügen, il 10 settembre 1792. Fu professore di lingue orientali a Jena (1817) e, più [...] fondò la propria traduzione e i proprî studî comparativi Th. Benfey (v.). Nell'ambito degli studî arabi gli si debbono: una crestomazia araba (Lipsia 1828); l'ed. della Mu‛allaqah di ‛Amr ibn Kulthūm (Jena 1810); ed. e trad. latina di un frammento ...
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SAKELLARIOS, Atanasio (Σακελλάριος 'Αϑανάσιος)
Letterato, tipografo ed editore, nato a Cinuria (Cipro) nel 1826, morto nel 1901. Fu direttore scolastico a Larnaca dal 1850 al 1855; indi si recò in Atene [...] alla topografia, alle arti, al commercio, ai costumi dell'isola natale, e il secondo ad argomenti linguistici e lessicali. Scrisse inoltre opere scolastiche: grammatica, geografia, crestomazia e un grande dizionario della lingua greca in tre volumi. ...
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Kannegiesser, Karl Friedrich Ludwig
W. Theodor Elwert
Letterato tedesco (Wendemark [Altmark] 1781 - Berlino 1864); studiò teologia e filosofia ad Halle, insegnò a Berlino, a Prenzlau, nel 1822 divenne [...] la Francesca da Rimini del Pellico, e i Canti del Leopardi nel 1837); pubblicò anche una grammatica italiana con crestomazia (Breslavia 1836). La sua maggiore opera rimane la traduzione della Commedia, la prima traduzione integrale in lingua tedesca ...
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tavola
Bruno Bernabei
Ricorre due sole volte, nella Vita Nuova e nel Fiore, secondo valori semantici del tutto diversi.
Nel significato di " tavoletta " di legno su cui il pittore esegue il proprio [...] rivolta dal giovane D. alle arti figurative (v.).
In Fiore LXIII 1 S'a scacchi, o vero a tavole giocassi / colla tua donna, designa il tavoliere su cui si disputava, con dadi e pedine, un antico gioco di società (cfr. Monaci, Crestomazia 172, 425). ...
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Filologo (Soriano nel Cimino 1844 - Roma 1918), dal 1876 maestro insigne di lingue e letterature neolatine nell'univ. di Roma. Nel 1872 iniziò la Rivista di filologia romanza (poi Giornale di filologia [...] Vaticana; fu autore di molti studî e pubblicazioni di letteratura italiana dei primordî e di dialettologia, tra cui la ben nota Crestomazia italiana dei primi secoli, ancora oggi fondamentale (1a ed. 1889-1912; 2a ed. a cura di F. Arese, post., 1955 ...
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maggio [sost.; plur. mai, in rima]
Antonio Lanci
Ricorre in Pg XXIV 146 l'aura di maggio movesi e olezza; Fiore III 1 Del mese di gennaio, e non di maggio; CLXXVIII 10 Kalendi Maggio, giorno di festa.
In [...] la mattina di calende maggio per ponere alla finestra o inanti all'uscio " (Buti), vale " alberi e rami fioriti "; cfr. G. Faba Parlamenti 84 (Monaci, Crestomazia 63): " l'arbore in lo mese d'aprile, che mostra lo bello maio e la fresca verdura ". ...
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crestomazia
crestomazìa s. f. [dal gr. χρηστομάϑεια, comp. di χρηστός «utile» e tema μαϑ- di μανϑάνω «imparare»]. – Raccolta di brani scelti di autori; è sinon. più letter. e solenne di antologia.