Giurista (San Benedetto a Settimo, Pisa, 1768 - Pisa 1847). Insegnò diritto criminale (1803-40) e filosofia del diritto (1840-43) all'univ. di Pisa. Criminalista insigne, fu richiesto di pareri per la [...] riforma dei codici penali dal Portogallo, dallo Stato pontificio e dalla Toscana. Di particolare importanza la classificazione dei delitti da lui proposta. Tra le opere: Iuris criminalis elementa (1808, ...
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Giurista napoletano (Napoli 1566 - ivi 1648), giudice civile della Vicaria, poi giudice criminale e avvocato fiscale della medesima; consigliere del re Filippo III (1619), reggente della Gran Croce della [...] Vicaria; infine provicecancelliere del collegio dei dottori di Napoli. Scrisse: Decisionum supremorum tribunalium Regni Neapolitani tom III (1642); Praxis iudiciaria (pubbl. 1733); De munere Regi nostro ...
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Giurista italiano (Piove di Sacco 1847 - Limone sul Garda 1929), prof. di diritto criminale alla Scuola superiore di commercio di Venezia, poi nelle univ. di Siena e di Bologna; deputato al parlamento [...] (1892-1907), senatore (dal 1908). Nel 1893 fu nominato consigliere alla Corte di cassazione di Roma; divenne poi procuratore generale in quella di Firenze. Lavorò alla preparazione del codice penale del ...
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Patriota e magistrato (Montoro Inferiore 1814 - Torre del Greco 1885); giudice della gran corte criminale di Terra di Lavoro, la sua attività patriottica gli costò (1848) l'esonero dalla carica; nel 1849 [...] fu arrestato e processato per aver fondato la setta della "Unità italiana" con L. Settembrini, F. Agresti, ecc. Condannato a morte (1851), ebbe commutata la pena in ventiquattro anni di carcere duro a ...
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Giurista e uomo politico (Napoli 1808 - ivi 1876). Magistrato, procuratore generale della gran corte criminale di Napoli (1848), fu sottosegretario dell'Interno e poi della Giustizia nel ministero Troya; [...] in tale veste redasse la protesta del ministero a Ferdinando II in cui si denunciavano le tristi condizioni del regno. Imprigionato e poi condannato all'esilio (1850), fu richiamato e nominato ministro ...
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Giurista (Morbegno 1757 - Pavia 1813), prof. di istituzioni di diritto civile (1794), poi (1800) di diritto criminale nell'univ. di Pavia; consigliere di stato del Regno Italico. Sue opere principali: [...] De indiciis (1781); De criminum indulgentia et praescriptione (1789); Principii di giurisprudenza criminale (1812). ...
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Giurista (Lilla 1808 - Parigi 1877). Dal 1844 prof. di legislazione penale e di procedura civile e criminale nell'univ. di Parigi. Opere principali: Traité des preuves en droit civil et criminel (1843); [...] Eléments de l'organisation judiciaire (1847-1848); Eléments de procédure civile (1853); Commentaire théorique et pratique du Code civil (1848) ...
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Giurista e magistrato italiano (Cerda, Termini Imerese, 1822 - Palermo 1904). La sua Storia della legislazione civile e criminale in Sicilia dall'epoca antica fino alla conquista normanna (1858-59) è composta [...] ancora col metodo tradizionale; ma la Storia della legislazione civile e criminale di Sicilia comparata con le leggi italiane e straniere (1866-74), che è continuazione della prima e si estende dall'epoca normanna alla codificazione italiana, si ...
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Sociologo (Brescia 1868 - Firenze 1913). Seguace dell'indirizzo di C. Lombroso, scrisse di psicologia collettiva e criminale. Insegnò nelle univ. di Roma e di Pisa e (1899-1902) nell'univ. Nouvelle di [...] Bruxelles. Militante del partito nazionalista, irredentista, operò nel Trentino, subendo dall'autorità austriaca due processi nel 1900 e nel 1908, finché nel 1911 fu espulso. Opere principali: La folla ...
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Poeta e uomo politico (Fontenay-le-Comte 1535 circa - Poitiers 1608), avvocato, sindaco di Fontenay, poi luogotenente criminale a Parigi; dopo il 1589 aderì al partito di Enrico IV, battendosi a Ivry. [...] Fu successivamente prevosto generale dell'esercito e della gendarmeria. Lasciò degli scritti poetici raccolti dagli amici in Oeuvres latines et françoises de Nicolas Rapin (1610) e partecipò alla redazione ...
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criminale
agg. e s. m. e f. [dal lat. tardo criminalis, der. di crimen -mĭnis «delitto»]. – 1. agg. a. Che concerne i delitti; è in genere sinon. di penale (di cui è peraltro meno com. nell’uso giuridico moderno): tribunale, processo, azione...