Libertà personale
Vittorio Grevi
Premessa
Il momento della prima concretizzazione delle moderne garanzie a tutela della libertà personale può essere convenzionalmente individuato nell'epoca in cui le [...] divieti e limitazioni circa la fruibilità dei suddetti benefici da parte dei condannati per i più gravi delitti di criminalità organizzata (v. Presutti, 1994), anche allo scopo di favorirne la collaborazione con la giustizia (artt. 4-bis, 58-ter ...
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Riccardo Pisillo Mazzeschi
Abstract
Viene esaminato il sistema di protezione internazionale dei diritti umani a livello universale ed a livello regionale, sia nell’ottica delle norme sostanziali che [...] . Si possono ricordare anche la Commissione sullo status delle donne e la Commissione sulla prevenzione dei crimini e sulla giustizia criminale.
L’Alto commissario per i diritti umani, creato nel 1993, ha la funzione di promuovere il rispetto dei ...
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La confisca nel processo penale
Kate Tassone
Per la confisca penale era ragionevole e fondata l’attesa, viceversa delusa, della delega al Governo per l’adozione delle norme necessarie a dare concreta [...] tutte orientate a dare massima efficacia, pur nel rispetto del dato formale, a questo prezioso strumento di contrasto della criminalità organizzata e non. E se su alcuni di questi profili si rileva una perdurante divergenza fra la normativa nazionale ...
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Arianna Visconti
Abstract
La tutela penale del patrimonio culturale sta vivendo una fase di tendenziale espansione. Vengono qui analizzate sia la situazione di diritto interno, come consolidatasi a [...] loro limitata efficacia nel contrasto, in particolare, al fenomeno del traffico illecito (cfr. per tutti Manacorda, S., Criminal Law Protection of Cultural Heritage: An International Perspective, in Manacorda, S.-Chappell, D., Crime, cit., 17 ss ...
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Il dolo eventuale nella giurisprudenza recente
Francesco Viganò
Nell’ultimo biennio si sono susseguite in giurisprudenza numerose pronunce – anche della Suprema Corte – che hanno ravvisato una responsabilità [...] attraverso una condotta consapevolmente e gravemente inosservante degli standard di cautela esigibili ai consociati: una condotta che resta criminale, ma che è intrinsecamente diversa da quella che connota la responsabilità a titolo di dolo.
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Il problema della codificazione
Riccardo Ferrante
Il termine codice si presta a una serie molto ampia di applicazioni e di torsioni semantiche. Dal 'codice genetico' in medicina al 'codice a barre' [...] , con ritocchi, a tutto il Regno d’Italia nel 1865, fino al nuovo Codice di commercio del 1882), Codice di procedura criminale (1847; il modello è il Code d’instruction criminelle napoleonico del 1808, e sarà appena rivisitato – con qualche aggiunta ...
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Le novità dell'appello: rinnovazione e concordato sui motivi
Alberto Macchia
Sulla falsariga di una non perspicua e altalenante giurisprudenza della C. eur. dir. uomo, avallata e fatta propria dalle [...] nulla ha a che vedere con la natura e la funzione processuale dell’istituto. Ancora una volta, forse, esigenze di politica criminale e di “immagine” fanno velo alla linearità della novella5.
Note
1 V. Lorenzetto, E., Reformatio in peius in appello e ...
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La magistratura
Antonella Meniconi
Al momento dell’unificazione l’assetto della magistratura del Regno sabaudo era palesemente riconducibile al modello francese, così come scaturito dall’esperienza [...] , coinvolto in prima persona nei moti del 1848 a Salerno, eletto al parlamento napoletano e poi giudice della Gran corte criminale di Santa Maria Capua Vetere, alla reazione dei Borboni preferì opporsi senza andare in esilio, essendo condannato a 24 ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
La teoria dell’ordinamento giuridico: Santi Romano
Eugenio Ripepe
Al di là del giudizio che se ne può dare, è innegabile che a nessuna opera di un giurista italiano contemporaneo la comunità degli studiosi [...] assoluto, ma solo in relazione a una determinata altra istituzione/ordinamento.
La repulsione di fronte a un’organizzazione criminale è perciò moralmente comprensibile, ma non può certo tradursi in un disconoscimento del suo carattere di istituzione ...
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filosofia
Dal gr. φιλοσοφία «desiderio di sapere». Il termine indica un ambito disciplinare assai variegato e uno sviluppo storico tutt’altro che lineare. La definizione della f. occidentale è parte [...] l’appiattimento in senso positivistico di discipline «umanistiche» tradizionali come l’antropologia, la psicologia, il diritto civile e criminale, la sociologia, la filologia, l’estetica. La f. del socialismo ambì a diventare a sua volta «scientifica ...
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criminale
agg. e s. m. e f. [dal lat. tardo criminalis, der. di crimen -mĭnis «delitto»]. – 1. agg. a. Che concerne i delitti; è in genere sinon. di penale (di cui è peraltro meno com. nell’uso giuridico moderno): tribunale, processo, azione...