Gregorio XIII
Agostino Borromeo
Ugo Boncompagni nacque a Bologna il 1° gennaio 1501, quinto figlio di Cristoforo, ricco mercante della città, e di Angela Marescalchi. Studiò giurisprudenza all'Università [...] ai fini della designazione di un candidato cattolico, come avvenne per la nomina di per la penetrazione del cristianesimo tra le popolazioni , Roma 1985, ad indicem; P. Blastenbrei, Kriminalität in Rom, 1560-1585, Tübingen 1995, pp. 18, 23, 43 ...
Leggi Tutto
Tradizioni ecclesiastiche e letterarie copte ed etiopiche
Paola Buz
Alessandro Bausi
La tradizione copta e quella etiopica rappresentano due momenti della cristianità alessandrina: la prima quello [...] Giuda, che presto si convertirà al cristianesimo, divenendo in seguito arcivescovo di Gerusalemme con partecipe delle vicende del mondo romano e vicino orientale, sulla tradizionale fede etiopica, succeduto al cattolico converso Susneyos (1607-1632), ...
Leggi Tutto
Orizzonti missionari, coloniali, terzomondisti
Massimo De Giuseppe
Impulsi missionari nella stagione liberale: i dilemmi della nazione e il rilancio dell’universalismo cattolico
Un tema per lungo tempo [...] Mazza, Le radici romane del Pime. Il Pontificio Seminario Romano per le Missioni 1871-1926, Bologna 2008.
25 Primo e il nazionalismo, «Rivista di storia del cristianesimo», 17, 1996.
78 E. Vercesi, I cattolici e la Società delle nazioni, «Vita e ...
Leggi Tutto
Santi d'Italia
Tommaso Caliò
Le origini
In un articolo pubblicato sulle pagine de «La Civiltà cattolica» nel gennaio del 1861, Carlo Maria Curci descriveva le asprezze naturali della penisola italiana [...] .
51 Cfr. G. Battelli, La tipologia del prete romano fra tradizione e ‘romanitas’ nell’Otto-Novecento, «Ricerche per cattolica», 4 ottobre 1926, p. 85.
171 Cfr. D. Menozzi, Liturgia e politica: l’introduzione della festa di Cristo Re, in Cristianesimo ...
Leggi Tutto
Spazio e tempo dell’espansione cristiana
La geografia ecclesiastica fra III e IV secolo
Angelo Di Berardino
A partire dall’editto di Milano il cristianesimo conosce indubbiamente un decisivo e per certi [...] nella stessa diocesi si trovano due vescovi rivali, uno cattolico e l’altro donatista.
Cristiani e Chiese fuori dell’Impero romano
Nei primi secoli dell’Impero, la diffusione del cristianesimo oltre la frontiera romana non è molto vasta, anche ...
Leggi Tutto
Comunita e pastori del protestantesimo italiano
Lothar Vogel
In Italia il protestantesimo costituisce una minoranza piccola ma stabile. Ai tempi del censimento del 1911 ben 120.000 persone si dichiararono [...] , non cattolica e al tempo stesso specificamente italiana di cristianesimo. La mentalità J. Woolf, La storia politica e sociale, in Storia d'Italia, a cura di G. Romano, C. Vivanti, III, Dal primo Settecento all'Unità, Torino 1973, pp. 242 segg.
17 ...
Leggi Tutto
Breve storia dell'anticlericalismo
Fulvio Conti
Questioni di lessico
Secondo Guido Verucci, uno dei maggiori studiosi dell’Italia laica prima e dopo l’Unità, per riprendere il titolo di un suo noto [...] una generazione che si stacca dal cristianesimo: non si può essere «colti» giornalista dell’«Osservatore romano» e del « 9 giugno 1929, cit. in P.G. Zunino, La questione cattolica nella sinistra italiana, cit., p. 257.
63 R. Pertici, Chiesa ...
Leggi Tutto
La Democrazia cristiana
Agostino Giovagnoli
La Democrazia cristiana ha occupato un ruolo centrale sia nella storia del cattolicesimo italiano – e, più in generale, dei cristiani d’Italia – sia nella [...] di valori e comportamenti che continuava a ispirarsi al cristianesimo. In questo senso, tale partito non ha Il “partito romano”, Brescia 1984.
5 Su questo aspetto si veda A. Giovagnoli, La cultura democristiana. Tra Chiesa cattolica e identità ...
Leggi Tutto
I cenacoli intellettuali/2: dalla Conciliazione al concilio
Fabio Milana
Marginalità e oltranza
Il mutato clima religioso dell’Italia del primo dopoguerra appariva già ai contemporanei immediatamente [...] , anche nelle forme decadute o essoteriche concesse dagli altri due – apprezzando sì la correzione romano-cattolica di un cristianesimo per sé egualitario e dissolutore, ma proprio per ciò temendone l’inevitabile competizione con l’‘imperialismo ...
Leggi Tutto
L'ETÀ CONTEMPORANEA
La prima metà dell'Ottocento. Orientamenti generali: principi e realtà Il ritorno di Pio VII a Roma, il 24 maggio 1814, fu accompagnato dal sincero entusiasmo dei Romani, tutt'altro [...] al Collegio Romano dal Taparelli, era insegnato a Napoli dal Sanseverino, a Roma dal Liberatore su "La Civiltà Cattolica", in XI si preoccupava di salvare i valori essenziali del cristianesimo e insieme i diritti fondamentali dell'uomo, di liberare ...
Leggi Tutto
vescovo
véscovo s. m. [lat. epĭscŏpus, dal gr. ἐπίσκοπος, propr. «ispettore, sovrintendente»]. – 1. Nel periodo ellenistico, soprintendente a varî uffici di carattere sacro o profano. 2. a. Nel cristianesimo primitivo, e in molte Chiese cristiane...
universale1
universale1 agg. [dal lat. universalis, der. di universus: v. universo1]. – 1. a. Che riguarda tutto l’universo, che si estende o è valido per l’intero universo fisico (nell’accezione scient. di questo termine): legge dell’attrazione...