Poeta, narratore, drammaturgo tedesco (Francoforte sul Meno 1749 - Weimar 1832). Genio fra i più poderosi e poliedrici della storia moderna, si manifestò in un'epoca in cui ormai risultava operante la [...] umanesimo ormai pienamente maturato, fusione perfetta di grecità e cristianesimo. Fu terminato invece a Weimar il Torquato Tasso, nel 1819 il Westöstlicher Divan ("Divano occidentale orientale"), dettato anzitutto dall'amore, tanto forte quanto ...
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Re di Macedonia (Pella 356 - Babilonia 323 a.C.), figlio di Filippo II, fondatore della potenza macedone, e di Olimpiade, figlia di Neottolemo re d'Epiro. Una delle maggiori figure della storia, dominò [...] e di Nicea. Poi si spinse oltre per raggiungere il mare orientale, ma l'opposizione dell'esercito ormai stanco lo costrinse a un euroasiatica sulla quale doveva poi svolgersi e fruttificare il cristianesimo.
La figura di A. si prestava mirabilmente ...
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Teologo, filosofo e scienziato (Cues, Treviri, 1400 o 1401 - Todi 1464). N. è la più compiuta personalità filosofica del sec. 15º. Egli aveva assimilato tutto il sapere del suo tempo e nel corso della [...] sultano, attraverso l'analisi del Corano, della superiorità del cristianesimo. Verso la fine della sua vita egli abbozza nella in sostanza col metodo degli isoperimetri. A N. si deve anche la prima carta geografica dell'Europa media e orientale. ...
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Imperatore romano (Leptis Magna 146 d. C. - Eboraco 211). Africano d'origine, e di famiglia appartenente all'ordine equestre, aveva percorso la carriera senatoria quale questore (170-71), legato proconsolare [...] illiriche la grande riserva di soldati e nelle province orientali il patrimonio culturale. S. S. stesso aveva sposato ricorda d'altra parte un suo divieto di conversione al cristianesimo e al giudaismo, con conseguenti atti di persecuzione specie in ...
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Filosofo (Figline Valdarno 1433 - Careggi 1499). Autore di un ampio lavoro di traduzione e di commento dell'opera di Platone, di Plotino e degli scritti ermetici, fece conoscere alla cultura europea un [...] del pensiero platonico e ne mostrò l'affinità con il cristianesimo.
Vita
Si ritiene che facesse i suoi primi studi a divinamente ispirata in cui si riassume tutta la tradizione speculativa orientale e greca, si viene a inserire in una più ampia ...
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Apologeta e scrittore cristiano (sec. 2º-3º d. C.). Considerato il padre della teologia latino-occidentale, che già allora si differenziava dalla grande speculazione teologica greco-orientale, fu uno dei [...] cui si hanno frammenti nel Digesto. T. fu anche probabilmente a Roma (ma si ignora quando e quante volte). La conversione al cristianesimo fu rapida e definitiva; da allora T. fu il più duro e pugnace combattente per la nuova fede, a vantaggio della ...
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Filosofo nativo di Tiro (n. 234 d. C. - m. forse Roma inizio sec. 4º). Scolaro di Plotino, di cui pubblicò le Enneadi e scrisse una biografia, P. cercò nei suoi scritti di attenuare il contrasto tra Platone [...] l'introduzione di elementi magici e misterici di derivazione orientale. Scritti principali: Isagoge (Εἰσαγωγή) o Le cinque omerica; Contro i Cristiani (Κατὰ Χριστιανῶν), polemica contro il cristianesimo e specialmente contro l'uomo-dio, che fu arsa in ...
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(lat. L. Domitius Aurelianus). - Imperatore romano (214 o 215 - 275 d.C.). Proclamato imperatore, A. si dedicò con ammirevole energia e capacità a restituire ordine e sicurezza alla compagine imperiale, [...] propria persona carattere divino e assumendo, secondo la moda orientale, il diadema. Fu il primo imperatore chiamato a il vescovo riconosciuto dai vescovi d'Italia e di Roma. Al cristianesimo non fu però favorevole. Fu ucciso da alcuni suoi ufficiali ...
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Gnostico siro (Edessa 154 circa - ivi 222 circa), vissuto alla corte di Abgar IX; di origine orientale, assorbì la cultura dell'Occidente e cercò di fondere le due tradizioni in un sincretismo, conforme [...] all'ambiente, e che dominò anche la sua concezione del cristianesimo, cui si convertì presto, aderendo poi alle teorie gnosticizzanti di Valentino. Fu tra i fondatori della letteratura in lingua siriaca. Restano di lui un dialogo intitolato Libro ...
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CLEMENTE XIV, papa
Mario Rosa
Giovan Vincenzo Antonio Ganganelli nacque il 31 ott. 1705 a Sant'Arcangelo di Romagna (Forlì) nella legazione di Romagna da Lorenzo e da Angela Serafina Macci (o Mazzi) [...] particolarmente viva nei rapporti con le confessioni cristiane orientali: durante il suo pontificato riconobbe l'autorità Gesù, che "contiene in germe l'idea fondamentale del Cristianesimo civile accomodato all'età moderna", diviene "l'autore che ...
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oriente
oriènte s. m. [dal lat. oriens -entis, part. pres. di oriri «nascere, sorgere» (sottint. sol «sole»)]. – 1. Uno dei quattro punti cardinali, quello dove il sole sorge (sinon. quindi di levante e di est): il cammino apparente del sole...
occidentale
agg. [dal lat. occidentalis]. – Di occidente, posto a occidente (contrapp. a orientale): le regioni o. della Francia; le province più o.; i confini o. dell’Impero romano; la Spagna o.; le Alpi O.; il Mediterraneo o.; venti o.,...