Croce: Rinascimento, Riforma, Controriforma
Salvatore Carannante
L’elaborazione e la determinazione reciproca delle categorie di Rinascimento, Riforma e Controriforma impegnano Benedetto Croce in diversi [...] «quella storiografia dei valori spirituali che il cristianesimo aveva in certo modo creata e il il cielo e l’uomo senza Dio (p. 6).
Nel Rinascimento e nella Riforma, quindi, «si traducono in concreti atteggiamenti d’individui, di gruppi sociali, di ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Fausto Socini e i sociniani
Mario Biagioni
Nel corso del Cinquecento le controversie teologiche costituirono spesso il terreno di incontro tra le idee: un caso emblematico è quello di Fausto Socini, [...] Cristo ha presieduto alla creazione dell’universo, ma che ha riformato l’umanità parlando ai poveri, consolando gli infermi, mostrando Antico Testamento e, forse, la verità dello stesso cristianesimo. Il De Sacrae Scripturae auctoritate non servì a ...
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I fondamentalismi nel mondo contemporaneo
Enzo Pace
L’anno terribile
L’attentato dell’11 settembre 2001 alle Twin Towers di New York può essere considerato, a tutti gli effetti, un evento cerniera [...] dall’invasione musulmana, successivamente dalla penetrazione del cristianesimo all’epoca del colonialismo nonché dai modelli parte di gruppi che appartengono all’area dell’ebraismo riformato di riconoscere anche alla donna la possibilità di diventare ...
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Etica e religione in Gentile
Davide Spanio
Etica e libertà
Sulla scia kantiana, Gentile evidenzia il legame che stringe indissolubilmente la dimensione etica e l’esistenza della libertà. Per questo [...] pura», poiché «vive nel [e del] suo stesso processo» (La riforma della dialettica hegeliana, cit., p. 248). Per l’attualismo, con l enfatizzava l’ingrandimento dell’uomo, inverando il cristianesimo che Gentile vedeva correre sulla linea dell’idealismo ...
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Croce, Gentile e la ‘scoperta’ di Hegel
Giovanni Bonacina
La cornice della ‘scoperta’ crociana e gentiliana di Hegel
Con il termine risurrezione, Gentile volle segnalare nel 1904 – sulla rivista allora [...] ), non fece cenno al giovane Hegel critico del cristianesimo positivo nella propria discussione del modernismo (così anche italiana della dialettica di Hegel, 1948, 2, pp. 275-89; La riforma logica dell’hegelismo nel pensiero di B. Croce, 1950, 1, pp ...
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Gentile, Heidegger, la tecnica
Gennaro Imbriano
Le filosofie di Giovanni Gentile e di Martin Heidegger riposano, apparentemente, su presupposti persino incomparabili. Laddove Gentile recupera l’istanza [...] «autoctisi» (L’atto del pensare come atto puro, 1912, in Id., La riforma della dialettica hegeliana, 1913, 19543, d’ora in poi: RDH, pp. 194- e in questo senso profondamente cristiano», avendo il cristianesimo scoperto «la realtà che non è, ma crea ...
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ANTONINO Pierozzi, santo
Arnaldo D'Addario
Figlio di ser Niccolò e della seconda moglie di lui Tommasa di Cenni di Nuccio, nacque a Firenze, nel 1389. Il Morçay (S. Antonin..., Paris 1914, p. 13, n. [...] conobbe il beato Pietro Cappucci, altra figura di zelante frate riformato. Il noviziato ebbe termine prima del 12 febbr. 1406, IX, sono narrate le persecuzioni anticristiane ed il trionfo del cristianesimo; dal X al XVI, le vicende dell'alto Medioevo ...
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Festeggiare
Vinicio Ongini
La nascita del nuovo anno
In tutte le epoche ogni popolo ha avuto e ha le sue feste. Gli uomini hanno trovato nella natura, nel ritmo delle stagioni, nella raccolta dei frutti [...] Giulio Cesare, che il calendario, fino ad allora molto confuso, fu riformato: l'inizio dell'anno fu anticipato in inverno, al 1° compleanno dei primi cristiani
Con la diffusione del cristianesimo si perse la tradizione di celebrare il compleanno ...
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Gentile e Spaventa
Jonathan Salina
Nell’operazione, culturale e teorica, messa a punto da Giovanni Gentile a partire dal secondo decennio del Novecento, l’importanza rivestita dalla dottrina di Bertrando [...] : dalle impenetrabili concezioni dell’essere divino delle filosofie orientali sino all’oggettivismo greco, riformato in senso spiritualistico dall’avvento del cristianesimo, e tuttavia non abbandonato dal pensiero scolastico; infine, la scoperta del ...
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L'Europa tardoantica e medievale. L'Europa del Nord e i territori non romanizzati. L'Ungheria
Ernő Marosi
L’ungheria
Stato dell’Europa centrale, definito nei documenti medievali Hungaria, Magerország [...] regione a sud, a spese dell’antica area di influenza del cristianesimo orientale. La cattedrale di Kalocsa I, la cui pianta è seguono una tipologia architettonica legata al monachesimo benedettino riformato, con coppie di torri orientali, come quelle ...
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riforma
rifórma s. f. [der. di riformare]. – 1. Modificazione sostanziale, ma attuata con metodo non violento, di uno stato di cose, un’istituzione, un ordinamento, ecc., rispondente a varie necessità ma soprattutto a esigenze di rinnovamento...
millenarismo
s. m. [der. di millenario]. – 1. a. Nella storia del cristianesimo, la credenza e l’attesa (detta anche chiliasmo) del regno di Cristo in terra, prima del giudizio finale, riservato ai soli giusti e, secondo la maggior parte dei...